È aperto fino al 18 settembre il secondo bando del Competence Center Cyber 4.0 che, capofila l’Università La Sapienza di Roma, si rivolge soprattutto alle Pmi per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in ambito di sicurezza informatica (Cybersecurity).
Dopo il primo bando in primavera con un milione di euro in dotazione, a inizio estate il Competence Center Cyber 4.0 ha lanciato il secondo bando per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in ambito di sicurezza informatica. I progetti sono candidabili fino alle ore 14.00 del 18 settembre 2021.
Questa volta sul piatto ci sono 1.200.000 euro di co-finanziamento del MISE così distribuiti:
• per la cybersecurity in generale (imprese e amministrazioni pubbliche): 600.000 euro;
• per la cybersecurity in ambito spaziale: 200.000 euro;
• per la cybersecurity nell’automotive: 200.000:
• per la cybersecurity nell’e-health: 200.000 euro.
Con un taglio trasversale sulla sicurezza informatica, il bando rientra tra gli obiettivi stabiliti dal MISE per favorire la digitalizzazione del Paese, con il trasferimento di soluzioni tecnologiche e l’innovazione nei processi produttivi e/o nei prodotti e/o nei modelli di business derivanti dallo sviluppo, adozione e diffusione delle tecnologie in ambito 4.0, in coerenza con il quadro degli interventi del Piano Nazionale Impresa 4.0.
Si collabora per la Cybersecurity
Si prevede anche la collaborazione tra imprese e Competence Center per l’elaborazione di progetti che rispondano a esigenze di innovazione e competitività e si favorisce lo scambio di conoscenze e competenze tra imprese e tra imprese e organismi di ricerca per favorire ricadute sul territorio in termini di impatto sociale, economico, ambientale, sul lavoro e sulla competitività del sistema produttivo italiano, aumentando il contenuto tecnico-scientifico di prodotti, processi e/o servizi.
In particolare, sul fronte della cybersecurity il Competence Center con l’Università La Sapienza di Roma come capofila, nonché la presenza delle altre università del Lazio e dell’Abruzzo e primarie realtà industriali, incoraggia lo sviluppo di applicazioni distribuite basate su token decentralizzati, che rappresentano risorse e abilitano la produzione di servizi innovativi per i cittadini, le imprese e le pubbliche amministrazioni. Così come la sperimentazione di strumenti e metodi di machine learning, considerando anche possibili attacchi al sistema stesso, come il Data Poisoning e il Privacy and Confidentiality Hacking.
Cybersecurity, dallo spazio alla telemedicina
In area spaziale si prediligono soluzioni integrate, lo sviluppo prototipale delle componenti critiche e loro dimostrazione per la protezione di elementi critici degli asset spaziali applicati a diversi casi d’uso e tipologie di missioni satellitari. Si prevedono analisi di telemetrie, anche mediante tecniche di machine learning, o analisi di costellazioni QKD basate su reti “trusted node” satellitari, nonché lo sviluppo di un tool model based (eventualmente con supporto hardware-in-the-loop) per l’analisi end-to-end di costellazioni.
Nel settore automotive il focus è sulla sicurezza del veicolo, inclusi architettura di sicurezza (generale e ECU), sensori, attuatori, comunicazioni di bordo e sulle comunicazioni V2X, con raccolta e analisi di dati finalizzati alla identificazione di possibili minacce alla sicurezza.
Nella telemedicina, infine, si darà la priorità a infrastrutture di autenticazione e autorizzazione per l’accesso e la condivisione dei dati e dei servizi di continuità assistenziale e telemedicina al cittadino/paziente, soddisfacendo i requisiti previsti dal GDPR, con la raccolta e analisi dei dati per identificare possibili minacce alla sicurezza.