Da tempo le soluzioni dedicate all'Internet of Things (IoT) o più specificamente all'Industrial Internet of Things (IIoT) sono parte integrante della proposta della specialista tedesca dei sistemi di misura di livello e pressione Vega.
In occasione dell'evento di formazione sulla Strumentazione Vega organizzato il 18 e 19 maggio 2022 a Coverciano (Firenze), nel corso del quale la principale attrazione è stata proprio la nuova linea di sensori di livello radar Vegapuls 6X, la casa di Schiltach è tornata sul tema IIoT riproponendo le caratteristiche della gamma Vegapuls Air 23.
Si tratta di una famiglia di prodotti caratterizzata in primo luogo dalla flessibilità, data l’assenza di particolari vincoli di installazione e di trasmissione o comunicazione dei dati, suscettibili di essere inviati a un'architettura Cloud e gestibili liberamente su piattaforma web-based o via smartphone.
Sensori ottimizzati per l’Industrial IoT
In base al tipo di trasmissione necessario, locale o cellulare, i modelli della serie Vegapuls Air 23 si appoggiano efficacemente ai protocolli LoRaWan, oppure a LTE-M e NB-IoT. Tutti sono caratterizzati dalla possibilità di inviare e ricevere dati su un lungo raggio, ma a bassa potenza e banda stretta. Presentano inoltre un’alta capacità di penetrazione a fronte di consumi ridotti e sono ottimizzati per la gestione di piccole moli di informazioni in ambienti di rete tipicamente industriali.
Le batterie del sensore intelligente commercializzato da Vega sono longeve: è stato infatti stimato che utilizzando lo standard LoRa e con un intervallo di misura di 24 ore - ovvero una misurazione al giorno - la loro durata media in vita oltrepassi i 18 anni e mezzo, con picchi pari a quasi 22 anni.
Ubiquo e flessibile, il sensore ideale per l'IoT
Vegapuls Air 23 è considerato un esemplare ideale per le misure di livello presso i serbatoi mobili Ipc e in plastica, poiché effettua le sue rilevazioni attraverso il soffitto chiuso dei container e su una vasta varietà di liquidi e solidi in pezzatura.
È semplice da installare con montaggio adesivo o cinghia di fissaggio ed è ritenuto una soluzione particolarmente economica poiché, come anticipato, non richiede alcuna fonte di alimentazione supplementare. Viene fornito con una custodia dal grado di protezione elevato IP69 con l’obiettivo di permetterne il funzionamento continuo, senza ricorrere alla manutenzione, anche negli spazi esterni, oppure durante le operazioni di pulizia dei serbatoi.
L’azienda ha non a caso sottolineato come gli strumenti Air assicurano la massima precisione delle misurazioni indipendentemente dalle condizioni ambientali e di processo. L’utilizzo delle tecnologie radar contactless a 80 GHz permette loro di funzionare senza alcun bisogno d’assistenza. Gli esempi applicativi e casi di successo riportati da Vega stessa hanno dato testimonianza dell’adattabilità del prodotto ai settori produttivi più svariati, dal trasporto di liquidi al cartario e dalla chimica ai detergenti. Idem anche nel rilevamento dei depositi nelle vasche di sedimentazione.
L’innovazione è versatile con Vegapuls 6X
Come anticipato, stella delle ultime campagne di comunicazione del costruttore del Baden-Württemberg è il nuovo sensore di livello radar Vegapuls 6X. Con questo sensore, Vega propone al mercato una tecnologia versatile e semplice da configurare, altamente personalizzabile e contrassegnata dalla struttura modulare e dalla capacità di rispondere da solo a esigenze molteplici.
Vegapuls 6X può essere adeguato a una vasta varietà di ambienti e tipologie di lavoro, grazie a una custodia esterna disponibile in materiali che vanno dalla resina all’alluminio e agli acciai speciali. Prevista poi la possibilità per l’utente di scegliere fra numerosi attacchi di processo ed esecuzioni d’antenna.
Nel metterlo a punto Vega ha tenuto in grande considerazione gli aspetti della sicurezza informatica e di quella funzionale. 6X ha già ottenuto la certificazione SIL2/3 per la conformità ai requisiti internazionali di sicurezza stabiliti e standardizzati per la tutela della salute degli operatori, dell’ambiente e dei beni.
Anche all'IT security è stata riservata però la giusta attenzione. Per proteggere il sensore da ogni possibile tentativo di intrusione è stata implementata nel 6X la norma IEC 62443-4-2, la più recente e stringente in quest’ambito. Così, l’ultimo nato fra i sensori di casa Vega soddisfa i massimi standard di cybersicurezza oggi in vigore presso l’industria dei processi.
Infine, anche per far fronte al problema della carenza di semiconduttori, il vendor ha deciso di inventare il suo chip perfetto, dotato di funzioni di autodiagnosi e monitoraggio delle prestazioni del sensore. Anch’esso contribuisce agli exploit che Vegapuls 6X - equipaggiato con connessioni igieniche anticontaminazione in vista di opere di sanificazione frequenti - ha registrato dal punto di vista delle performance, con la misurazione a 50 m di distanza di una sfera grande quanto un Chupa-Chups.