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I sette punti fondamentali della Circolare Operativa Transizione 5.0

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Alessandro Garnero

La circolare operativa "Transizione 5.0" , SCARICABILE A QUESTO LINK, fornisce una utile guida tecnica per l'applicazione corretta delle agevolazioni previste dal piano Transizione 5.0, che mira a favorire la transizione digitale ed energetica delle imprese italiane tramite concessione di crediti d’imposta.

Si tratta di un documento che dettaglia le modalità attuative del decreto ministeriale che disciplina il Piano Transizione 5.0, una delle principali misure previste dal governo italiano per sostenere la transizione digitale ed energetica delle imprese nell'ambito della Missione 7 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in linea con le azioni del piano REPowerEU e gli obiettivi del Green Deal europeo. La circolare si propone di fornire chiarimenti tecnici e operativi in relazione a specifici aspetti della normativa, con l'obiettivo di supportare le imprese nell'accesso e nella fruizione dei benefici previsti dal piano.

Riprendiamo alcuni commenti fatti dal nostro consulente Marco Belardi in merito alla circolare operativa. Commenti che si possono ritrovare anche nel suo profilo Linkedin.

Analizzati sette punti

1. Ambito Soggettivo e Oggettivo e Intensità del Beneficio

Ambito Soggettivo
La circolare chiarisce che tutte le imprese residenti nel territorio italiano, nonché le stabili organizzazioni di imprese estere con sede in Italia, possono beneficiare delle agevolazioni previste dal Piano Transizione 5.0. Non ci sono limitazioni in termini di forma giuridica, settore economico, dimensione dell'impresa o regime fiscale adottato per la determinazione del reddito.
Esclusioni:
Imprese in difficoltà: Sono escluse dal beneficio le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, o sottoposte ad altre procedure concorsuali.
Imprese sanzionate: Sono escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001 e del Codice Antimafia (D.Lgs. n. 159/2011).
Non conformità normativa: Le imprese che non rispettano le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro o che risultano inadempienti rispetto agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali non possono accedere ai benefici.
Progetti di Innovazione Ammissibili
Sono agevolabili i progetti di innovazione che soddisfano i seguenti criteri:
Temporali: I progetti devono essere avviati a partire dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025.
Tipologia di investimenti: I progetti possono riguardare: Beni materiali e immateriali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, inclusi negli allegati A e B della legge n. 232/2016. Beni materiali nuovi destinati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per autoconsumo, purché non siano alimentati da biomasse. Attività di formazione per acquisire o consolidare competenze nelle tecnologie digitali ed energetiche.
Condizioni di ammissibilità
I progetti devono comportare una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3% o del processo produttivo interessato non inferiore al 5%.
Gli investimenti in formazione sono agevolabili solo se collegati a progetti che prevedono una riduzione dei consumi energetici e se rientrano nei limiti di spesa stabiliti (10% degli investimenti in beni strumentali e un massimo di 300.000 euro).
Intensità del Beneficio
L'intensità del beneficio, ovvero la misura del credito d’imposta, è calcolata in funzione della riduzione dei consumi energetici conseguita dai progetti di innovazione. La circolare specifica che il credito d’imposta è suddiviso in scaglioni, con aliquote che aumentano all’aumentare del risparmio energetico ottenuto:

Riduzione dei consumi energetici Quota di investimento fino a 2,5 milioni di € Quota di investimento fra 2,5 e 10 milioni di € Quota di investimento fra 10 e 50 milioni di €
Struttura produttiva: 3-6%
Processo interessato: 5-10%
35% 15% 5%
Struttura produttiva: 6-10%
Processo interessato: 10-15%
40% 20% 10%
Struttura produttiva: oltre 10%
Processo interessato: oltre 15%
45% 25% 15%
Aliquote intensità di aiuto

Oltre al credito d'imposta, sono previsti incrementi del beneficio per le PMI e per le imprese che devono sostenere costi di certificazione del risparmio energetico o contabile.

2. Criteri per la Determinazione dei Risparmi Energetici

Situazione Ex Ante e Ex Post
La determinazione dei risparmi energetici rappresenta uno degli aspetti cruciali per l’accesso al credito d’imposta. La circolare stabilisce che la riduzione dei consumi energetici deve essere calcolata confrontando i consumi energetici prima (ex ante) e dopo (ex post) l’implementazione dei progetti di innovazione.
Ex Ante:
Ex Post:

Normalizzazione e Indicatori di Prestazione Energetica
La circolare introduce l'importanza della normalizzazione dei dati per assicurare che il confronto tra i consumi energetici ex ante e ex post sia preciso e significativo. La normalizzazione permette di correggere le variazioni dovute a fattori esterni, come condizioni climatiche o variazioni della produzione, utilizzando indicatori di prestazione energetica specifici.
Esempi di indicatori di prestazione energetica:
Settore ceramico: Consumo di energia per tonnellata di prodotto lavorato (tep/t).
Settore del vetro: Consumo di energia per tonnellata di vetro lavorato (tep/t).
Settore della plastica: Consumo di energia per chilogrammo di PET prodotto (tep/kg).
Settore della carta: Consumo di energia per tonnellata di carta prodotta (tep/t).
Servizio di acquedotto: Consumo di energia per volume d’acqua trattato (tep/m³).
Ogni impresa deve individuare gli indicatori più appropriati per il proprio settore e progetto specifico, e riportare i valori di questi indicatori prima e dopo l’attuazione del progetto di innovazione.
Scenario Controfattuale
Lo scenario controfattuale è utilizzato per stimare i consumi energetici che si sarebbero verificati in assenza degli investimenti agevolati. Questo scenario deve rappresentare una situazione comparabile in termini di dimensioni e attività economica, utilizzando beni alternativi disponibili sul mercato negli ultimi cinque anni.
Esempi:
Nuovo processo interessato: Se un progetto di innovazione introduce un nuovo processo produttivo, il risparmio energetico deve essere calcolato rispetto a uno scenario controfattuale che utilizza beni alternativi, confrontando i consumi stimati di questi beni con quelli del nuovo processo agevolato.
Nuova struttura produttiva: Analogamente, per una nuova struttura produttiva, il risparmio viene calcolato confrontando i consumi della struttura innovativa con quelli di una struttura equivalente che utilizza tecnologie non agevolate.

3. Requisiti degli Impianti per l’Autoproduzione di Energia da Fonti Rinnovabili

Investimenti Ammissibili
Gli investimenti in impianti destinati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per autoconsumo sono agevolabili, purché soddisfino i seguenti criteri:
Localizzazione: Gli impianti devono essere localizzati sulle stesse particelle catastali della struttura produttiva, o su particelle contigue. In alcuni casi, è ammesso che gli impianti siano situati in zone diverse, purché l’energia prodotta sia trasportata alla struttura produttiva tramite punti di prelievo (POD) esistenti e riconducibili alla medesima struttura produttiva.
Tipologie di impianti: Sono ammissibili impianti fotovoltaici (FTV), impianti FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) e impianti di produzione di energia termica. Ogni tipologia di impianto deve rispettare i requisiti tecnici e le specifiche di dimensionamento indicate nella circolare.
Dimensionamento degli Impianti e Fabbisogno Energetico
La circolare fornisce indicazioni dettagliate su come dimensionare gli impianti in base al fabbisogno energetico della struttura produttiva. È fondamentale che il dimensionamento sia proporzionato al consumo energetico previsto, evitando sovradimensionamenti che potrebbero non essere giustificati.
Parametri per il dimensionamento:
Fotovoltaico (FTV): La dimensione degli impianti fotovoltaici deve essere calcolata utilizzando simulazioni precise (es. PVGIS), che tengano conto delle condizioni ambientali specifiche e della producibilità energetica dell’impianto.
Eolico: Per gli impianti eolici, è necessario utilizzare l’Atlante Eolico RSE per stimare la producibilità energetica in base alla localizzazione specifica.
Spese Ammissibili
Le spese ammissibili per gli impianti di autoproduzione includono l’acquisto e l’installazione dei moduli fotovoltaici, delle turbine eoliche, e dei sistemi di accumulo dell'energia prodotta. Vengono inoltre dettagliati i limiti di spesa ammissibili per diverse tipologie di impianti, espressi in euro/kW installato.

4. Indicazioni sul Principio "Do No Significant Harm" (DNSH)

Rispetto del Principio DNSH
Uno degli obiettivi chiave del Piano Transizione 5.0 è garantire che gli investimenti non arrechino danno significativo agli obiettivi ambientali, in linea con il principio DNSH stabilito dal regolamento UE 2020/852. La circolare fornisce linee guida per assicurare che i progetti rispettino questo principio.
Criteri ambientali da rispettare:
Non danneggiare la biodiversità: Gli impianti e gli interventi non devono avere un impatto negativo significativo sugli ecosistemi e sulla biodiversità.
Efficienza energetica: Gli investimenti devono contribuire alla riduzione dei consumi energetici e all'uso efficiente delle risorse, promuovendo tecnologie pulite.
Inquinamento: Gli impianti non devono contribuire all’aumento dell’inquinamento atmosferico, idrico o del suolo, e devono rispettare le normative ambientali vigenti.
Documentazione necessaria
Le imprese devono predisporre una documentazione adeguata che dimostri la conformità al principio DNSH, incluso un’analisi degli impatti ambientali previsti dal progetto e le misure adottate per mitigare eventuali effetti negativi.

5. Procedura di Invio e Gestione delle Comunicazioni

Comunicazioni Preventive
Prima di poter beneficiare del credito d’imposta, le imprese devono inviare una comunicazione preventiva, la cosiddetta "Comunicazione Preventiva", che contiene tutte le informazioni rilevanti sui progetti di innovazione, inclusi:
Descrizione dettagliata del progetto: Comprende i beni oggetto dell’investimento, gli obiettivi di risparmio energetico e le tecnologie utilizzate.
Documentazione allegata: È necessario allegare i piani di progetto, le stime dei consumi energetici ex ante ed ex post, e altre certificazioni pertinenti.
Modalità di trasmissione
• La comunicazione deve essere trasmessa tramite la piattaforma del GSE, seguendo le istruzioni specificate nella circolare. La piattaforma richiede l’autenticazione tramite firma digitale e l’invio di documenti in formato PDF/A.
Comunicazioni di Avanzamento
Durante lo svolgimento dei progetti, le imprese devono inviare comunicazioni di avanzamento per aggiornare le autorità competenti sullo stato di attuazione. Queste comunicazioni devono includere:
Relazioni tecniche: Aggiornamenti sui progressi fatti, eventuali modifiche al progetto e risultati intermedi in termini di risparmio energetico.
Certificazioni intermedie: Se previste, devono essere inviate le certificazioni rilasciate dai valutatori indipendenti che confermano il raggiungimento degli obiettivi intermedi.
Comunicazioni di Completamento
Alla conclusione del progetto, le imprese devono inviare una "Comunicazione di Completamento" che attesti il completamento degli investimenti e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Documentazione finale: Include una relazione finale dettagliata, le certificazioni ex post, e la dichiarazione del rispetto dei requisiti previsti dalla normativa.
Modalità di invio: La comunicazione deve essere inviata tramite la stessa piattaforma utilizzata per la comunicazione preventiva, con tutti i documenti richiesti.

6. Attività di Vigilanza e Controlli

Attività di Vigilanza
La circolare dettaglia le modalità con cui verranno condotte le attività di vigilanza per verificare il corretto utilizzo dei benefici concessi e il rispetto delle condizioni stabilite.
Controlli documentali: Le autorità competenti potranno richiedere in qualsiasi momento la documentazione relativa al progetto, inclusi i dati sui consumi energetici e le relazioni tecniche.
Sopralluoghi: Potranno essere effettuati sopralluoghi presso le strutture produttive per verificare l’effettiva implementazione degli investimenti e il rispetto delle condizioni per l’accesso al credito d’imposta.
Modalità di Svolgimento delle Attività di Controllo
Le attività di controllo si articolano in più fasi:
Verifica preliminare: Viene effettuata una verifica iniziale della documentazione inviata dalle imprese per accertare la conformità formale con i requisiti della normativa.
Controlli approfonditi: Se necessario, vengono svolti controlli più approfonditi, che possono includere ispezioni sul campo, l'analisi dei flussi energetici e il confronto tra i dati dichiarati e quelli effettivi.

7. Esempi di Calcolo del Credito d’Imposta

Calcolo del Risparmio Energetico
La circolare fornisce esempi pratici di come calcolare i risparmi energetici ottenibili dai progetti di innovazione. Questi esempi illustrano diverse metodologie di calcolo, adattabili a vari settori produttivi.
Esempio 1: Processo Produttivo con un Unico Bene Materiale
Scenario: Un’impresa decide di sostituire un macchinario in un processo produttivo che utilizza solo energia elettrica.
Metodo di calcolo: Viene calcolato il consumo energetico per unità di prodotto prima e dopo l’intervento, utilizzando un indicatore di prestazione energetica definito come il rapporto tra energia consumata e prodotto finito (tep/kg).
Esempio 2: Processo Produttivo con Beni Multipli
Scenario: L'impresa sostituisce due macchinari in un processo produttivo complesso, dove i consumi energetici sono distribuiti tra diverse linee produttive.
Metodo di calcolo: Si considera il consumo energetico totale del processo, suddiviso tra i vari componenti, e si calcola il risparmio complessivo, considerando le interazioni tra i diversi macchinari.
Calcolo del Credito d’Imposta
Gli esempi mostrano come applicare le aliquote incrementali al risparmio energetico ottenuto, in funzione delle soglie di investimento e delle percentuali di riduzione dei consumi energetici.
Esempio:
• Investimento totale: 10 milioni di euro.
• Risparmio energetico: 8% sulla struttura produttiva.
• Credito d’imposta: Applicando le aliquote incrementali (15% per investimenti fino a 10 milioni di euro con risparmio tra il 6% e il 10%), l'impresa ottiene un credito d’imposta pari a 1,5 milioni di euro.

Allegati e Modelli: La circolare include diversi allegati, contenenti modelli standardizzati per le comunicazioni e le certificazioni richieste.

I sette punti fondamentali della Circolare Operativa Transizione 5.0 - Ultima modifica: 2024-08-26T17:02:52+02:00 da Alessandro Garnero