A cinquant'anni dalla sua invenzione, l'Rfid si è oramai accreditata come strumento di fondamentale importanza per gli operatori in prima linea. Una nuova conferma arriva dal 2023 Global Warehousing Study di Zebra.
Secondo l'indagine, infatti, il 58% dei responsabili di magazzino prevede di implementare l'Rfid entro il 2028. Questo contribuirà ad aumentare la visibilità dell'inventario e a ridurre l'esaurimento delle scorte. La digitalizzazione accelererà per migliorare la gestione dei resi per il 74% dei responsabili di magazzino europei (73% a livello mondiale).
"La crescita significativa dei resi negli ultimi anni si allinea con l'esplosiva crescita dell'e-fulfillment e rappresenta un fattore destinato a cambiare ogni elemento della supply chain", ha dichiarato Andre Luecht, Global Strategy Lead for Transportation, Logistics and Warehouse di Zebra Technologies. "Ciò significa che i responsabili di magazzino devono modernizzare le loro operazioni con soluzioni tecnologiche che permettano di gestire i resi e aumentare, così, l'agilità, la visibilità delle scorte e la capacità di previsione della domanda, al fine di migliorare l'efficienza e prendere decisioni migliori in tempo reale."
Aumentare la visibilità lungo tutta la supply chain
La maggioranza dei responsabili delle attività di magazzino (76%) ammette di sentirsi sotto pressione per migliorare le prestazioni, dovendosi adattare alle continue richieste dei consumatori che acquistano online. Secondo quasi l'80% degli operatori di magazzino, un inventario impreciso e l'esaurimento delle scorte sono tra i primi fattori che influiscono negativamente sulla produttività.
Ecco perché sia gli operatori (l'82%) che i decisori aziendali (76%) concordano sulla necessità di implementare migliori strumenti di gestione del magazzino per aumentare visibilità e precisione dell’inventario. In particolare, un significativo 94% dei decisori aziendali europei (91% a livello globale) sta affrontando questa necessità confermando l’intenzione di voler investire in tecnologia per aumentare la visibilità lungo tutta la supply-chain entro il 2028.
I responsabili di magazzino stanno inoltre affiancando, agli operatori in prima linea, soluzioni di automazione per ottimizzare le operazioni e aumentare la visibilità delle scorte. Secondo un recente studio di Interact Analysis, nonostante il recente rallentamento della domanda di progetti di automazione (in parte dovuto alla riduzione del numero di nuovi magazzini), si prevede una nuova crescita nel 2024.
L'Rfid migliora il lavoro degli operatori del magazzino
Lo studio di Zebra ha rilevato che il 69% dei decision maker ha già automatizzato o sta pianificando di automatizzare i flussi di lavoro entro il 2024 per supportare gli operatori del magazzino e spostarli verso attività più centrate sul cliente e ad alto valore aggiunto. Ciò permetterebbe di potenziare gli operatori di magazzino, in modo che si possano dedicare a mansioni a maggiore valore aggiunto e concentrarsi sulla soddisfazione del cliente.
Oltre la metà dei responsabili di magazzino ritiene che l'automazione aumenti l'efficienza e la produttività degli addetti, riducendo il picking manuale, le possibilità di errore negli ordini e i cosiddetti “tempi di ciclo”. Inoltre, 8 operatori di magazzino su 10 concordano sul fatto che l'utilizzo di soluzioni tecnologiche e di automazione possa aiutare a raggiungere o superare gli obiettivi di produttività, e si sentono, inoltre, più valorizzati quando possono utilizzare dispostivi tecnologici moderni.
Analogamente, l'88% dei decision maker afferma che l’implementazione di tecnologie di magazzino, tra cui dispositivi e robotica, attrae e fidelizza i dipendenti, dato estremamente importante vista la generale carenza di manodopera. Più della metà dei responsabili decisionali intervistati prevede di implementare soluzioni software di apprendimento automatico (52%) e di analisi predittiva (59%) entro il 2028.
L'obiettivo è costruire operazioni sostenibili
I decision maker di magazzino scelgono le soluzioni - Rfid e altre - sulla base di quanto queste siano efficaci nel contribuire a costruire operazioni sostenibili, in gran parte dettate da normative, costi o carenze energtiche, oltre che dalle aspettative di clienti, addetti e investitori. Ad esempio, il 78% dei responsabili in Europa (77% a livello mondo) si impegna a ridurre emissioni e sprechi, mentre 8 responsabili su 10 affermano che è importante che le soluzioni tecnologiche di magazzino massimizzino la durata delle batterie.
Altri elementi di sostenibilità che i decision maker considerano prioritari sono la garanzia di tempi precisi di sostituzione dei dispositivi mobili, la connessione a software di monitoraggio energetico per massimizzare l'efficienza, l'offerta di programmi di buy-back e di ricondizionamento certificato/economia circolare e l'uso di materiali riutilizzabili e riciclabili.
Al di là delle operazioni interne al proprio magazzino, l'81% dei responsabili ritiene comunque altrettanto importante che i fornitori di tecnologia adottino misure di sostenibilità per la gestione delle loro attività.