Un futuro più green per il settore manifatturiero è possibile. Un’ottima notizia per l’ambiente. Basti pensare che il 45% dei consumi elettrici mondiali è imputabile ai motori elettrici utilizzati nell’industria. Ecco perché diventa importante valutarne l’aggiornamento con modelli ad alta efficienza. Un’azione che garantisce un Roi rapido e che migliora l’affidabilità e la sicurezza degli impianti.
Su questi temi ha fatto recentemente luce Abb. L’azienda ha infatti organizzato un evento dedicato alla promozione dell’efficienza e del risparmio energetico nel settore manifatturiero.
I numeri che caratterizzano questo mondo sono impressionanti. Si pensi solo ai dati relativi ai consumi e all’impatto che questi hanno sull’immissione di CO2 in atmosfera. Per questo risulta sempre più chiaro come una azione in questa direzione sia non solo necessaria, ma anche auspicabile.
Un potenziale di efficienza e risparmio ancora da scoprire
Peraltro, recenti stime indicano come il numero dei motori elettrici sia destinato a raddoppiare entro il 2040. Purtroppo questi infaticabili lavoratori sono troppo poco considerati nel percorso di efficientamento di aziende e processi produttivi.
“Secondo i dati emersi da un recente sondaggio, la sostituzione dei motori con modelli più efficienti è percepita tra gli ultimi interventi utili per ridurre i consumi e incrementare l’efficienza in azienda – spiega Michele Giuliano, Sales Area Manager di Abb. – Addirittura all’ultimo posto si posiziona l’installazione di motori con azionamenti a velocità variabile (Vsd); invece si dimostrano tra i più indicati nel seguire in modo puntuale le effettive necessità dei processi”.
Le opportunità legate all’uso dei moderni motori elettrici
Un forte impulso è quello impresso dai moderni motori in classe IE5. Questi strumenti sono in grado di ridurre del 30% le perdite rispetto ai modelli certificati IE3. In abbinamento con i Vsd fino al 60% in applicazioni HVACR quali pompe, ventilatori, compressori ecc.
“In passato un 'danno collaterale' accettato era la tendenza al sovradimensionamento dei motori, con evidenti esborsi in termini di acquisto e consumi energetici, mentre oggi questo non è ammissibile – conferma Michele Giuliano. – Anche un piccolo miglioramento in tal senso può fare una grande differenza”.
I motori elettrici stringono amicizia con l’ambiente
I motori SynRM di Abb rispondono a queste esigenze. Per di più lo fanno riducendo il proprio impatto ambientale grazie all’assenza di terre rare. Grande attenzione è posta anche nell’impronta di carbonio lungo l’intero ciclo di vita, misurata dalla produzione al riciclo.
“Naturalmente ogni considerazione è subordinata a una attenta valutazione da parte di tecnici specializzati. Dopo i necessari sopralluoghi, stilano un Energy Efficiency Appraisal (Valutazione dell’Efficienza Energetica) per indicare le potenzialità legate all’aggiornamento dei motori e calcolare il Roi complessivo” ha aggiunto Andrea Bevilacqua, Digital Technical Specialist presso Abb.
L’esempio di Afv Beltrame Group
Afv Beltrame Group è attiva nel settore siderurgico. “Il nostro gruppo consuma tanta elettricità quanta quella di 190.000 abitazioni e gas equivalente a quello di 23.000 case”, ha osservato Gianmaria Zanni, l’Energy Coo e Decarbonisation Director. Perciò, l’azienda ha sostituito il forno di riscaldo billette, che ha portato un saving pari al 17%. A sua volta l’attività di efficientamento dei bruciatori delle siviere ha ridotto del 63% i consumi.
“Abbiamo inoltre installato 52 nuovi motori ad alta efficienza e numerosi inverter per il controllo della velocità. I costi sono stati recuperati in media nell’arco di 12 mesi. Successivamente abbiamo beneficiato di un taglio netto dei consumi. Di conseguenza, anche dei costi in bolletta”, ha aggiunto Zanni.
Secondo Zanni, poi, maggiore efficienza energetica porta con sé anche altri benefici indiretti; ovvero maggiore sicurezza per i lavoratori, impianti più affidabili e minori fermi non programmati.