Anche quest’anno l’imponente macchina dell’Hannover Messe, la più importante fiera mondiale di tecnologia per l’industria, sta per mettersi in moto. Ai box è tutto pronto e i numeri anticipati alla stampa dagli organizzatori preannunciano un nuovo successo: oltre 6.000 espositori registrati, provenienti da oltre 100 Paesi del mondo, e più di 200.000 visitatori attesi, oltre un quarto dei quali stranieri. Costoro saranno accolti in uno spazio espositivo di 400.000 m2, suddiviso in dieci aree tematichededicate a Industrial Automation, Motion, Drive & Automation (Mda), Energy, Wind MobilTec, Digital Factory, ComVac, Industrial Supply, SurfaceTechnology, Research & Technology.
Nutrita la partecipazione italiana, che con oltre 500 espositori si attesta ai livelli dell'edizione 2013, che, come in tutti gli anni dispari, ospitava anche Mda, ossia la fiera del Power Trasmission and Control, settore nel quale il nostro Paese vanta una considerevole tradizione. Per queste ragioni ci si aspetta che dal 13 al 17 aprile i visitatori italiani saranno non meno di due o tremila.
Il segreto di Hannover
In un contesto di grandi cambiamenti, in cui non solo le dinamiche del sistema produttivo globale, ma anche gli assetti della business communication sono in vertiginosa trasformazione, è lecito domandarsi quale sia il segreto per cui l’Hannover Messe mantiene il proprio fascino.
Di fronte a questo interrogativo, la risposta del CdA di Duetsche Messe, è stata che “i tedeschi sanno fare squadra”. Pur apprezzando la modestia, oserei dire che i meriti dell’Hannover Messe vanno oltre le capacità organizzative della gens germanica. Di fatto la fiera di Hannover fa ‘cultura’, offrendo in sé una lettura attenta del mercato e creando un’occasione unica di confronto e condivisione di studi e conoscenze tecniche, consolidate e sperimentali.
Nei padiglioni della fiera, non solo convergono tutti i colossi dell’industria legata al manifatturiero, ma sia il layout espositivo sia le attività collaterali sono definiti da una precisa visione del mondo dell’industria e delle sue realistiche prospettive di sviluppo. Basti vedere l’accorta distribuzione delle aree merceologiche e il programma d’incontri e seminari previsti per questa edizione, o riflettere sulla scelta del Paese Partner ufficiale, l’India, che è oggi un interlocutore politicamente strategico per l’imprenditoria europea. Significativa è, inoltre, la centralità attribuita a quelle che lo stesso Marc Siemering, Senior Vice President di Hannover Messe, ha definito le tre ‘tendenze’ che caratterizzano l’Industria 4.0: la reindustrializzazione, i sistemi di energia globale e la digitalizzazione dell’economia. Il rinnovamento e il rilancio dei vari comparti produttivi passa attraverso queste porte.
Il destino dell’industria è nella rete
Esemplificativo di questa chiara visione lo slogan che la manifestazione ha assunto per l’edizione 2015: Integrated Industry - Join the Network!
La via sembra essere tracciata dalla crescente digitalizzazione che impone dinamismo alle aziende. Come ha dichiarato Jochen Kockler, membro del CdA di Deutsche Messe: “Fabbriche e sistemi energetici funzionano collegati digitalmente in rete, il ciclo di vita dei prodotti si fa più breve, nascono nuovi modelli di business. Chi in questo contesto vuole continuare a puntare solo su di sé e sulle proprie competenze, rimane escluso. In futuro la forza competitiva di un’azienda dipenderà dalla capacità di essere strettamente in rete con tutti gli attori del mercato coinvolti nel processo di produzione, così da poter sviluppare i prodotti a ritmi ancora più veloci”.
Le sfide maggiori della quarta rivoluzione industriale, come l’adozione di standard comuni per la comunicazione da macchina a macchina, il problema della sicurezza dei dati e la ricerca di un modello di business per il futuro, possono essere affrontate solo in rete e per questo occorre una rete solida che abbracci industria meccanica, elettronica e IT.
Un contributo determinante per cogliere i termini della situazione lo offre l’analisi condotta da Vdma (Verband Deutscher Maschinen und Anlagenbau), l’associazione che in Germania riunisce più di 3.000 aziende del settore meccanico. In base a questo studio, che rileva una generale ripresa della capacità produttiva dell’industria meccanica e soprattutto del settore pneumatico, negli ultimi mesi si è verificata una repentina accelerazione degli ordini, che ha in molti casi trovato le aziende impreparate. Come ha spiegato Peter-Michael Synek, vicedirettore dell’Associazione Fluidotecnica interna a Vdma, questo dato è assolutamente rilevante e si spiega proprio con la diffusione e l’applicazione sempre più intelligente e sofisticata degli strumenti di trasmissione e condivisione dati da parte degli utilizzatori finali.
“Se l’industria europea vuole rimanere competitiva rispetto ai colossi cinesi e statunitensi, si deve modernizzare, puntando soprattutto sull’aggiornamento dei processi che riguardano il rapporto con i clienti.”
Il futuro in vetrina
Alla luce di queste considerazioni, Hannover Messe si presenta come uno spiraglio sull’imminente futuro: nei padiglioni saranno esposti impianti di produzione collegati digitalmente in rete, innovativi processi di produzione e robot industriali di nuovo tipo, dotati di sensori evoluti, capaci di collaborare con gli operatori senza fare ricorso a zone di protezione e distanze di sicurezza. Ampio spazio sarà dedicato all’Additive Manufacturing e alla stampa 3D, che promettono di rivoluzionare i protocolli produttivi, già nell’immediato futuro, quando potremo avere aziende che non realizzano componenti, ma forniscono specifiche cartucce e disegni esecutivi digitali che l’acquirente dovrà scaricare sulla propria stampante per realizzare il prodotto da sé. In molti stand dell’area Industrial Supply (pad 4, 5 e 6) saranno installate stampanti che realizzeranno dal vivo prodotti personalizzati.
Nei padiglioni dedicati all’Industrial Automation (pad 8, 9, 11, 14-17) sarà inoltre possibile conoscere nuove soluzioni di automazione supportate da IT, in grado di modificare tutti i processi organizzativi di una fabbrica. La presenza di aziende dell’IT d’altronde è notevolmente aumenta e tra le altre, quest’anno sarà presente anche Microsoft, a dimostrazione del fatto che manufacturing e IT sono ormai due mondi indissolubilmente intrecciati.