Dal MiSE è in arrivo una nuova misura agevolativa per sostenere gli investimenti in ambito green.
di Marianna Capasso
Per la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare, coerenti con gli ambiti di interventi del “Green New Deal italiano”, il MiSE emana un decreto che mette a disposizione della platea imprenditoriale italiana 750 milioni di euro, a valere sul FCS e sul FRI.
La misura sarà gestita da Cassa Depositi e Prestiti, ed è destinata ad iniziative aventi carattere innovativo e con elevata sostenibilità, tenendo però conto degli impatti sociali.
Risorse e beneficiari della misura agevolativa
I 750 milioni messi a disposizione delle imprese sono suddivisi tra finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto: 600 milioni nel primo caso e 150 nel secondo.
Potranno farne richiesta le imprese, di qualsiasi dimensione, operative in attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca. Sarà possibile presentare programmi anche congiuntamente, ricorrendo allo strumento del contratto di rete o ad altre forme di collaborazione, come partenariati o consorzi.
Green Deal: i programmi ammissibili
Le spese, per cui può essere richiesto il finanziamento e il contributo a fondo perduto, devono rientrare in programmi di innovazione sostenibile che prevedano attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e – solo nel caso di pmi – industrializzazione dei risultati di R&S.
Tutti i programmi dovranno essere coerenti con le finalità del Green and Innovation Deal, con riferimento ai seguenti obiettivi:
- decarbonizzazione dell’economia
- economia circolare
- riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
- rigenerazione urbana
- turismo sostenibile
- adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.
Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale dovranno essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al loro notevole miglioramento, se già esistenti. Le attività di industrializzazione, invece, dovranno essere altamente innovative e sostenibili.
Le spese finanziabili
Le agevolazioni saranno concesse a condizione che le spese e i costi risultino compresi tra i 3 e i 40 milioni di euro e, logicamente, avviati dopo la presentazione della domanda – ma non oltre i 3 mesi dal provvedimento di concessione del beneficio.
Sarà necessario distinguere tra attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e attività di industrializzazione.
Nel primo caso sono ammessi:
- i costi per il personale (tecnici, ricercatori ed altro personale, solo se impiegati in attività di R&S afferenti al progetto);
- gli strumenti e le attrezzature (per il periodo di svolgimento del progetto);
- i servizi di consulenza e quelli per l’ottenimento di beni intangibles;
- le spese generali e i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Nel caso delle attività di industrializzazione, l’agevolazione può essere richiesta per l’acquisto di beni materiali, immateriali e servizi di consulenza.
Le misure agevolative per il Green New Deal
Le agevolazioni concedibili sono due, ovvero il finanziamento agevolato e il contributo a fondo perduto. Le due misure sono complementari: ciò significa che non sarà possibile chiedere “solo” un contributo a fondo perduto, o viceversa.
Il finanziamento agevolato, al quale sarà obbligatoriamente associato anche un finanziamento ordinario, dovrà durare tra i 12 e i 36 mesi mentre, per i progetti di industrializzazione, la durata massima sarà di 12 mesi. È però prevista, a seconda dei casi, una proroga da negoziare ad hoc.
Al momento il Decreto è in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e, con un successivo provvedimento ministeriale, verranno resi noti i termini e le modalità di presentazione delle domande.
Riferimenti normativi
Decreto Interministeriale MiSE del 01/12/2021