Partirà in autunno la quarta edizione di GSUP, Global Start Up Program, il percorso integrato di sviluppo all’estero destinato alle startup innovative. Fino al 12 luglio 2023 sarà possibile presentare domanda di partecipazione al programma, per essere una delle 70 startup innovative italiane selezionate per un percorso di accelerazione all’estero, operative in 8 settori prioritari, tra cui Industria 4.0, robotica, ICT e circular economy.
Il programma GSUP si svolgerà in uno dei sei Paesi individuati dal Bando, con il supporto di una delle sette sedi ICE nel mondo, ovvero Corea del Sud (ICE Seoul), Germania (ICE Berlino), Giappone (ICE Tokyo), Regno Unito (ICE Londra), ICE Singapore, Stati Uniti d’America (ICE New York e Los Angeles).
I progetti di internazionalizzazione delle startup italiane partiranno nell’autunno del 2023, presumibilmente nel mese di ottobre, per terminare a marzo 2024 – salvo emergenze imprevedibili. Gli acceleratori esteri ospiteranno le imprese selezionate, per un periodo di circa 8 settimane, incrementando ulteriormente lo sviluppo dei prodotti e dei servizi innovativi, favorendo quindi il potenziale di crescita internazionale.
Global Start Up Program: quale sostegno finanziario?
La partecipazione al programma è gratuita. Non è prevista una erogazione diretta di contributi finanziari da parte dell’Agenzia ICE: questa coprirà le spese di partecipazione esclusivamente connesse al soggetto individuato dalla startup. Il partecipante dovrà essere un rappresentante aziendale, un founder, un dirigente o un manager, e dovrà frequentare l’intero percorso.
L’Agenzia, quindi, offrirà alle imprese selezionate un supporto economico indiretto, coprendo il costo dell’accelerazione per il periodo previsto, assieme ad altre spese indicate nel bando, tra cui il biglietto aereo A/R per il Paese di destinazione, il trasferimento da e per l’aeroporto, l’alloggio (un residence o un appartamento) per il periodo indicato. Saranno coperti anche i costi per l’assicurazione contro infortuni.
Non è possibile assumere una persona appositamente per farle seguire la fase di accelerazione all’estero, e il partecipante designato dovrà risultare già assunto prima di maggio 2023 (data di pubblicazione del bando). È altresì possibile indicare una seconda persona, interscambiabile con la prima, che potrà seguire il progetto, in assenza del designato principale – sebbene in questo caso non sia prevista la copertura delle spese di trasferimento
In tutti i casi, il partecipante selezionato dovrà mostrare una conoscenza della lingua inglese di livello C1 (minimo), considerando che il programma si svolgerà all’estero per l’intera durata.
Le startup innovative e i requisiti di ammissione
La partecipazione al programma è riservata alle startup innovative che non abbiano già preso parte a una delle precedenti edizioni del programma. Tra i requisiti è richiesta l’iscrizione nell’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese presso la CCIAA di appartenenza, con le caratteristiche tipiche richieste dalla normativa.
Formalmente la startup dovrà avere una sede legale ed operativa in Italia ed essere titolare di un progetto o un servizio innovativo (in termini di prodotto e/o tecnologia e/o processo e/o business model), con obiettivi misurabili e scalabili a livello internazionale. Dovrà presentare regolarità contributiva – con riferimento agli obblighi fiscali, assistenziali e previdenziali – e non versare in stato di fallimento e altra simile procedura concorsuale, o risultare morosa nei confronti dell’Agenzia ICE.
Un dettaglio rilevante riguarda lo status economico finanziario della startup: per poter accedere al programma, l’impresa dovrà aver già ricevuto un primo round di finanziamento o seed capital (pubblico o privato) pari ad almeno 100mila euro. È quindi necessario che la startup abbia già un prodotto o un servizio commercializzato o commercializzabile, in modo da potersi presentare sul mercato globale con una idea facilmente realizzabile.
A tal proposito, è richiesto un sito internet in lingua inglese o anche una pagina informativa su Linkedin in lingua inglese, in modo da poter essere conoscibili a livello globale. Seppur non obbligatorio, è valutata in maniera positiva la partecipazione, in passato, a programmi di accelerazione, in Italia o all’estero, così come la presenza di founder o soci di sesso femminile.
Gli obblighi del Global Start Up Program
Una volta terminato il programma di accelerazione, l’impresa dovrà comunque rispettare una serie di obblighi derivanti dall’accordo.
La proprietà intellettuale, frutto del programma, dovrà essere registrata in Italia. La startup si obbliga a non trasferire all’estero i diritti (nei successivi 24 mesi dal termine del programma) e a mantenere in Italia la sede principale delle proprie attività (nei successivi 36). Questo perché il progetto è frutto di fondi italiani, finalizzati a supportare e migliorare l’ambiente innovativo nazionale, evitando la cosiddetta fuga di cervelli e, in questo caso, di idee.
La partecipazione al Global Start Up Program risulta poi incompatibile con altri programmi, in contemporanea, relativi ad incubazione o accelerazione, anche in digitale. Non c’è invece sovrapposizione con “Accelerate in Israel”, il programma promosso dall’Ambasciata d’Italia in Israele per facilitare alle start-up italiane un periodo di accelerazione nel Paese mediorientale.
L’Agenzia ICE richiede, poi, periodicamente, relazioni sull’andamento del progetto, e un elaborato finale e complessivo sul lavoro svolto all’estero: a fronte di tutto ciò, sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Global Start Up Program: come partecipare
Per partecipare al GSUP sarà necessario presentare domanda on-line, utilizzando l’apposito google form entro le ore 24 del 12 luglio 2023. L’istanza andrà compilata, firmata e inviata via PEC (pena la nullità) agli indirizzi indicati. Non sarà possibile scegliere il Paese di destinazione, ma potranno essere indicate due preferenze, seppur non vincolanti.
Alla domanda di partecipazione dovranno essere allegate diverse documentazioni, tra cui la visura camerale dell’impresa, il curriculum della persona individuata, la scheda aziendale, gli obiettivi del progetto e il pitch deck. Quest’ultimo, ovvero la presentazione del progetto che aiuta i potenziali investitori a saperne di più sull’attività proposta, è di fondamentale importanza e, qualora fosse in lingua inglese – non obbligatoriamente richiesta – risulterebbe utile per la commissione giudicante.
Entro la fine di settembre 2023 le startup ammesse riceveranno una comunicazione, che riporterà l’indicazione dell’acceleratore host e tutti i dettagli dell’accordo, con una bozza di programma. Ai non ammessi, invece, non saranno inviati avvisi, e tutte le informazioni potranno essere richieste all’Ufficio Tecnologia Industriale, Energia e Ambiente (global.startup@ice.it) dell’Agenzia ICE.
È sempre possibile rinunciare alla partecipazione, attraverso una comunicazione formale (via PEC), ma entro e non oltre 5 giorni lavorativi dalla notizia ufficiale di ammissione.
Qui un video realizzato per la prima edizione di Global Start Up Program del 2019.