Sarà Gianluigi Viscardi a guidare il Cluster Fabbrica Intelligente nel biennio 2022-2024 nel ruolo di presidente. Il fondatore e presidente di Cosberg, azienda attiva nella meccatronica e nell'automazione, è già stato presidente del Cluster Fabbrica Intelligente dal 2015 al 2019. Viscardi è anche Presidente del Digital Innovation Hub (Dih) Lombardia, coordinatore presso Confindustria della rete nazionale dei Dih e Presidente del Consorzio Intellimech.
Proprio per questo motivo nel corso del suo mandato, Viscardi intende "riservare particolare attenzione al coordinamento dell'ecosistema italiano del trasferimento tecnologico. Cluster tecnologici, Competence Center e Digital Innovation Hub stanno facendo un lavoro di grande impatto sul manifatturiero italiano, aumentandone la competitività e l'antifragilità. Ma bisogna che facciano sistema fra di loro, per essere ancora più efficaci e capillari nella loro azione, anche a livello europeo".
Gli obiettivi del nuovo presidente CFI Gianluigi Viscardi
Nei prossimi anni, Viscardi vuole "rendere il Cluster Fabbrica Intelligente un interlocutore ancora più autorevole e ascoltato dalle istituzioni, grazie alla qualità della sua produzione scientifica, in particolare la Roadmap, che è uno strumento fondamentale per capire quali saranno le tecnologie importanti nei prossimi anni e come adeguare di conseguenza le strategie di impresa".
Il nuovo Presidente vuole "rafforzare la presenza del Cluster nel mondo imprenditoriale, aumentando il numero dei soci. Ma anche accompagnando nuovi impianti produttivi d'avanguardia a diventare LigthousePlant del Cluster Fabbrica Intelligente, come già hanno fatto Abb, Hitachi-Rail, Ansaldo Energia, Tenova-Ori Martin, Wartsila Italia e Hsd. Senza dimenticare il ruolo vitale dei Pathfinder, che già contano nomi come Sap, Deloitte, Cisco, Siemens e EY".
L'Associazione ha anche nominato Tullio Tolio (Politecnico di Milano) Presidente del Comitato Tecnico Scientifico, di cui fanno parte anche Marco Taisch (Made), Flavio Tonelli (Univ. Genova) Alberto Longobardi (Adige) e Giuseppe Saragò (Wartisila).