Gli incidenti nucleari sono un gioco da ragazzi: lo scenario di Fukushima diventa un esercizio su cui si sfidano 18 squadre di robot tutti impegnati per limitare al massimo i danni. La sfida di euRathlon ‘15, un progetto europeo per sviluppare la robotica. La sfida è il momento conclusivo del progetto euRathol che ispirato all’incidente di Fukushima punta a sviluppare le migliori idee nella cosiddetta robotica di servizio, in particolare per trovare nuovi strumenti capaci di intervenire in situazioni di emergenza dove la presenza umana è praticamente impossibile. Alla 9 giorni di sfide organizzata dal Centro per la Ricerca Marittima e la Sperimentazione della Nato stanno partecipando più di 40 robot e oltre 150 partecipanti provenienti da 21 paesi. Ogni squadra si trova ad affrontare uno scenario simile a quello del disastro giapponese e gli obiettivi sono quelli di cercare lavoratori dispersi in terra e in mare, ispezionare l’area e gli edifici colpiti, trovare una soluzione per fermare lo sversamento di materiale radioattivo (simulato con coloranti) in mare e chiudere le valvole di alcune tubature. Tra le ‘star’ robotiche della manifestazione ci sono anche il robot umanoide Walk-Man dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e il Centro E. Piaggio di Pisa e il robot per l’assistenza alle persone, Robot-Era della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.