In uno scenario industriale sempre più competitivo e sostenibile, la ricerca di soluzioni innovative che aiutino le aziende a ridurre i costi, gli sprechi e l'impatto ambientale diventa di fondamentale importanza. È qui che entra in gioco Qsee, una startup di origine israeliana che mira a rivoluzionare il modo in cui le aziende affrontano queste sfide.
Per farlo, il team di Qsee ha sviluppato un software all’avanguardia di analisi prescrittiva che supporta le aziende nel loro percorso verso la sostenibilità e l'efficienza produttiva. Grazie a questa soluzione, le aziende possono analizzare i loro processi e identificare opportunità per migliorare le prestazioni e la qualità della produzione.
Qsee ha fatto parte della prima edizione di Forward Factory, e il valore aggiunto dell’esperienza, per la startup, è stato quello di iniziare a inserirsi nel mercato italiano entrando in contatto con partner di alto livello del settore manifatturiero. Un primo passo, raccontano Danny Berko e Rami Refaeli, i due founder della startup, per espandersi a livello prima europeo e poi globale.
In quest’ intervista, approfondiamo insieme da dove nasce l’idea, la loro visione e le sfide affrontate durante l’acceleratore.
Di cosa si occupa la startup e perché avete deciso di lanciare questo progetto?
Qsee è una società tecnologica di software per l’analisi prescrittiva nata in Israele e ora anche con sede in Italia. L’obiettivo di Qsee è aumentare la produttività, la sostenibilità e la qualità dei processi manufatturieri in tutto il mondo e risparmiare sulle perdite della supply chain attraverso una tecnologia software only.
Abbiamo creato Qsee dopo un confronto con alcune aziende manufatturiere che avevano iniziato il loro percorso di digitalizzazione ma che stavano avendo delle difficoltà nel far emergere valore dai dati di processo raccolti. Con la tecnologia di Qsee, i produttori risparmiano sui costi operativi legati a sprechi eccessivi, rilavorazioni, consumo eccessivo di energia, inquinamento e altre inefficienze della catena di approvvigionamento.
Cosa rende la vostra soluzione innovativa rispetto a ciò che il mercato già propone in termini di tecnologie simili?
Qsee è leader nel settore dell'analisi prescrittiva dei processi manifatturieri. Le aziende che applicano lo smart manufacturing utilizzano tecnologie basate su AI/ML che aiutano in attività specifiche come la manutenzione predittiva, l'ottimizzazione dei processi o i sistemi IIoT. Qsee fa qualcosa di diverso, con un'esclusiva tecnologia di analisi prescrittiva a livello di supply chain.
L’elemento distintivo della nostra tecnologia è la capacità di fornire in anticipo al team operativo l'esatta prescrizione del processo per correggere le deviazioni di qualità del prodotto e del processo.
Perché avete deciso di candidarvi alla selezione di Forward Factory?
Il programma di Forward Factory ha apportato un valore molto rilevante a Qsee. L’Italia è tra i più importanti paesi industriali, con importanti aziende e un patrimonio industriale che possono aiutarci a portare Qsee al livello successivo. Inoltre, come parte rilevante dell’Europa e dell’Unione Europea, l’Italia può essere un ponte per arrivare ad altre geografie con importanti patrimoni industriali, come Francia, Germania e altri paesi europei.
Quali erano le vostre aspettative quando hai deciso di intraprendere questo percorso?
Il programma ci sembrava un’ottima opportunità per espandere la nostra portata di clienti e consolidare la nostra tecnologia. GELLIFY e Forward Factory ci hanno permesso di delineare la nostra identità italiana ed europea, preparando così il terreno per espanderci in una compagnia globale.
Quali sono state le difficoltà riscontrate (sia ad un punto di vista tecnico/tecnologico che organizzativo) durante lo sviluppo dei PoC?
Abbiamo riscontrato alcune difficoltà lungo il percorso. Alcune delle corporate che abbiamo incontrato avevano appena iniziato il loro percorso di digitalizzazione, e dunque non avevano ancora pronte le infrastrutture necessarie, come i dati di processo, la connettività e i data lake. In altri casi, la sfida è stata di portare industrie più tradizionali a proseguire nel processo di digitalizzazione, seguendo un percorso innovativo e dunque non familiare. A valle di questa esperienza, potrebbe essere d’aiuto fornire un pacchetto di tecnologie che possano colmare i gap delle aziende e aiutarle a fare il primo passo nell’era delle smart factory.
DIETRO LE QUINTE DEL PROGETTO
“Forward Factory Backstage” racconta “dall’”interno” l’esperienza degli attori rilevanti del programma dell’acceleratore digital manufacturing della Rete Nazionale Acceleratori CDP, dando voce alle corporate e alle startup che hanno intrapreso il percorso del primo batch nel 2022.
Siete curiosi di saperne di più? Seguite l’editoriale Forward Factory Backstage!