Avanti tutta con la contaminazione dei saperi, la chiave di volta per adattarsi a contesti lavorativi sempre più complessi. Oracle e Università di Pavia hanno firmato un accordo quadro per la formazione sui temi chiave della tecnologia. L’obiettivo è integrare temi chiave dell’IT come il cloud, lo sviluppo software, la scienza dei dati nei percorsi di studio di tutte le facoltà, anche di quelle non Stem.
“La tecnologia è infatti uno strumento essenziale anche per i futuri esperti di area umanistica, economica e sociale", ha commentato Pietro Carretta, Delegato al Placement dell’Università di Pavia.
I contenuti che Oracle metterà a disposizione per la formazione saranno strutturati con le singole facoltà dell’ateneo, in base alle specifiche esigenze. Oracle è pronto a collaborare alle attività di orientamento dell’ateneo e a valutare iniziative di inserimento professionale rivolte a studenti e studentesse. L’accordo ha una durata di due anni.
"Nelle aziende e istituzioni applicativi e piattaforme digitali sono onnipresenti e la trasformazione digitale rende quanto mai importante che gli esperti di dominii diversi da quello informatico dispongano di competenze operative su temi quali il cloud, lo sviluppo di applicazioni, l’AI e la data science: competenze che costituiscono vere e proprie chiavi di accesso per l’innovazione e per le opportunità di carriera nei più diversi ambiti", ha sottolineato Carretta.
Oracle ha un’ampia presenza nel mondo accademico italiano, collaborando però principalmente con le facoltà di area scientifica e tecnologica attraverso i percorsi formativi della Oracle Academy, della Crui o con progetti di ricerca specifici.
“Questa collaborazione è qualcosa di interessante e unico anche per noi”, ha aggiunto Giovanni Ravasio, Cloud Applications VP e Country Leader, Oracle Italia. “Lavoriamo per il futuro, per un mondo in cui la tecnologia sarà ancora più pervasiva e applicata in modo trasversale nelle imprese, in cui nuovi professionisti preparati adeguatamente potranno inserirsi con successo".