La protezione della proprietà intellettuale è ormai un’esigenza, in un’era digitale come quella attuale. Diventa ancora più rilevante quando si tratta di piccole e medie imprese. Questo tessuto reticolare che sottende l’intera Unione europea rappresenta il 99% di tutte le compagini regionali e contribuisce al 67% dell’occupazione complessiva.
Attraverso l’iter giuridico si tutelano idee, prodotti o servizi unici nel loro genere, evitando che gli stessi siano copiati, disperdendo l’expertise degli “autori”. In tal senso opera il Fondo per le pmi di EUIPO (European Union Intellectual Property Office), l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale incaricato di gestire i marchi, i disegni e modelli dell’UE. EUIPO aiuta le imprese nella protezione delle proprie risorse intangibili, tra cui marchi, disegni e modelli, brevetti e varietà vegetali.
E così, dopo le edizioni degli anni passati, anche nel 2024 ripartono gli incentivi destinati alle piccole e medie imprese europee. Attraverso il Fondo verranno elargiti voucher per sostenere le spese di registrazione e le tasse di deposito. Vediamo allora in che modo la nuova edizione del bando, partita il 22 gennaio 2024, favorirà gli investimenti, proteggendo i diritti di privativa industriale.
Ideas Powered for business: il Fondo per le PMI a tutela della proprietà intellettuale
Il Bando Voucher per la proprietà intellettuale rientra nel Fondo per le PMI “Ideas Powered for business”. Questo regime di sovvenzioni è nato nel 2021 come iniziativa pilota per le impresse europee. Visto il buon esito, la Commissione ed EUIPO hanno deciso di strutturare la misura, attraverso un accordo di contributo a copertura di un'iniziativa pluriennale (2022-2024).
Con il supporto dei diversi uffici di proprietà intellettuale degli Stati membri (l’UIBM in Italia, ad esempio), il Fondo opera ufficialmente dal gennaio 2022. Le attività sono indirizzate a rafforzare la competitività delle pmi con sede nei territori dell’Unione, sostenendo allo stesso tempo anche la loro transizione verde e digitale. Dal 2023, poi, anche le imprese ucraine possono beneficiare del regime agevolativo.
Grazie al programma, le pmi potranno proteggere in maniera forte i propri diritti di proprietà intellettuale, in un procedimento che risulterà accessibile in maniera semplificata. Il Fondo fornisce voucher sotto forma di sovvenzioni, quindi a fondo perduto. Per l’anno in corso, il rimborso per le spese risulta più alto per i voucher brevetti e varietà vegetali. Resta invece uguale per le altre tipologie (marchi e i disegni/modelli).
Fondo per le PMI: finalità, obiettivi e benefici
Attraverso il sostegno economico si punta indubbiamente a proteggere la proprietà intellettuale. In maniera indiretta, però, si facilitano anche gli investimenti nelle attività connesse, come la consulenza o lo sviluppo di diritti di privativa. Inoltre, una migliore gestione delle attività immateriali e una più forte tutela della PI contribuiranno a creare un ambiente più competitivo anche extra UE, incoraggiando la ripresa economica dell’intera regione.
I costi ammessi all’agevolazione sono di quattro tipi. Li elenchiamo.
- Spese per servizi di pre-diagnosi della PI (IP Scan) e pre-diagnosi relativi all’applicazione dei diritti di PI (IP Scan Enforcement): voucher 1, per un importo massimo di 1.350 euro a impresa.
- Rimborso per tasse di registrazione di marchi, disegni e modelli mediante sistemi di PI nazionali, regionali, europei o internazionali: voucher 2, per un importo massimo di 1.000 euro a impresa.
- Rimborso per tasse di deposito dei brevetti a livello nazionale o europeo (compresi i servizi di ricerca di anteriorità) e spese di rappresentanza legale per l’elaborazione e il deposito delle domande di brevetto europeo: voucher 3, per un importo massimo di 3.500 (tasse) e 2.000 euro (altre spese) a impresa.
- Rimborso delle tasse di deposito e di esame on-line delle domande di varietà vegetali comunitarie: voucher 4, per un importo massimo di 1.500 euro a impresa.
I voucher si applicheranno solo alla registrazione di nuovi diritti di proprietà intellettuale, e non saranno quindi agevolati i rinnovi dei diritti di PI. È previsto un tempo limite per attivare il voucher, così come un limite per attuare le attività di proprietà intellettuale e presentare le richieste di rimborso. Tra l’altro i voucher non sono retroattivi e, dunque, i costi sostenuti prima della notifica di sovvenzione non potranno essere rimborsati.
La procedura per richiedere i voucher del Fondo PMI
C’è tempo fino al 6 dicembre 2024 per presentare la domanda, attraverso una procedura telematica. Possono presentarla il titolare dell’impresa, un dipendente o un rappresentante esterno autorizzato, con mandato.
Le fasi procedurali sono quattro: durante la prima si fa richiesta per uno o più voucher, ad eccezione del voucher 1. Per questo è possibile chiedere alternativamente o l’IP Scan o l’IP Scan enforcement, non entrambi assieme (sebbene entrambi più di una volta).
Si passa poi alla fase due, durante la quale i richiedenti saranno informati dell’esito. Nella fase tre, invece, i beneficiari dovranno svolgere le attività connesse al voucher. Il voucher andrà attivato entro due mesi dalla notifica di assegnazione, con una possibile proroga di ulteriori due, al termine dei quali il voucher risulterà scaduto, se non “riscattato”. Per il periodo di attuazione, invece, ci sono sei mesi di tempo per i voucher 1 e 2. Ci sono invece 12 mesi per i voucher 3 e 4. Nella fase quattro, infine, sarà possibile richiedere il rimborso, presentando le documentazioni di spesa.
La procedura è a sportello, secondo il principio del “primo arrivato, primo servito”, quindi non bisogna temporeggiare: si rischia che le risorse, pari a 20 milioni di euro, vadano ad esaurirsi. Intanto, dal 22 gennaio 2024, il venerdì sarà considerato “giorno limite” per presentare l’istanza, che verrà poi evasa – di seguito alla valutazione – dal successivo lunedì, ed entro 10 giorni. Il rimborso verrà poi accreditato direttamente sul conto bancario della pmi. Per tutti gli altri dettagli rimandiamo alla pagina on-line del Fondo e al testo del bando.