Gli algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI) introducono capacità di analisi complesse su elevate quantità di dati mai viste prima.
Permettono alle aziende di sfruttare queste analisi per adattare il business ai cambiamenti del mercato, ottimizzare l'utilizzo delle risorse interne ed esterne, migliorare costantemente l'efficienza operativa complessiva, in fabbrica e lungo la supply chain, e semplificare i processi decisionali, rendendoli più intelligenti ed efficaci.
L’AI si nutre di dati
Nei contesti produttivi e lungo la supply chain, l’AI si nutre di dati per creare informazioni e insight utili al business. In che modo?
L’AI supporta la raccolta in tempo reale dei dati provenienti dai sensori integrati negli asset (componenti, macchine, linee, processi) presenti in produzione e lungo la supply chain, aiutando a confrontarli con i dati storici, patrimonio di ogni azienda produttiva.
Permette di integrare tutti i dati, provenienti da diverse fonti, in un unico ambiente, favorendo analisi anche complesse per individuare trend, anomalie e aree di possibile ottimizzazione.
L'AI genera anche insight per migliorare i parametri di produzione, la pianificazione delle attività produttive, logistiche e dei trasporti, la gestione degli inventari, l'allocazione delle risorse e la selezione dei fornitori.
Identifica rischi e suggerisce alternative strategiche per contenerli. Infine, automatizza le decisioni e supporta nell’adozione di sistemi automatici di feedback.
Come gli algoritmi di AI rendono le filiere produttive più agili e resilienti
Se opportunamente integrati, gli algoritmi di AI possano rendere l’intera filiera produttiva più resiliente e agile. Aiutano le aziende a perseguire l’obiettivo di una schedulazione della produzione dinamica, in grado cioè di adattarsi alle oscillazioni di mercato e alle richieste dei clienti.
L’AI crea i presupposti di una supply chain altrettanto reattiva, capace di affrontare in modo rapido i cambiamenti nelle condizioni di fornitura e di stabilire relazioni più strette e collaborative con i fornitori.
L’impatto (positivo) dell’AI sulla sostenibilità nelle filiere produttive
Grazie all’AI, le filiere produttive possono risultare allo stesso tempo anche più sostenibili. Le aziende che scommettono sull’intelligenza artificiale introducono nei loro asset delle azioni orientate a:
- Manutenzione predittiva, quindi alla riduzione dei tempi di fermo-macchina non pianificati e malfunzionamenti non previsti;
- Riduzione degli scarti di produzione e degli sprechi energetici (energia, risorse idriche);
- Monitoraggio dell’impatto ambientale di un processo produttivo o logistico;
- Progettazione di processi e prodotti con un ridotto impatto ambientale.
L’AI si conferma dunque uno strumento indispensabile per restare competitivi sul mercato. Oggi le aziende non possono mancare l’opportunità di esplorare tutte le declinazioni più recenti dell’AI (Machine Learning, Elaborazione del linguaggio naturale, tecniche predittive avanzate, reti neurali, Explainable AI e GenAI) e di utilizzarla al meglio per adottare un approccio olistico e collaborativo nelle loro filiere produttive e, contemporaneamente, ottimizzare e gestire in modo efficiente i loro processi.
Il 22 maggio, al SAP Innovation Day for Supply Chain, si parla di AI nelle filiere produttive
Il 22 maggio 2024, alle 10.00, in Dallara Academy, a Parma, in occasione del SAP Innovation Day for Supply Chain, si discuterà di questi temi. Sarà possibile condividere esperienze, insieme a esperti di mercato e business leader, per prendere spunti concreti su come integrare la tecnologia AI nelle catene logistiche e produttive.
Tra i relatori, interverranno: Nathalie Tocci, Direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, Pamela Bosin, Group Chief IT & Projects Officer, F.I.L.A, Giacomo Coppi, Head of Supply Chain and Manufacturing, SAP Italia, Alessandro Casartelli, Supply Chain Management Consultant, Derga Consulting. L’incontro sarà moderato da Alessandro Garnero, Direttore editoriale Manufacturing, Tecniche Nuove.