Il Politecnico di Milano ha conferito il Dottorato di Ricerca ad honorem in Information Technology a Rudolf Kalman, universalmente riconosciuto come “padre fondatore” dell’automatica moderna. Il riconoscimento è stato ritirato dalla vedova del prof. Kalman, Constantina Stavrou.
Questa la motivazione alla base del conferimento: “Per i suoi contributi fondamentali alla teoria del controllo, che ha fornito strumenti matematici rigorosi per l'ingegneria moderna. In particolare, l'invenzione del filtro di Kalman ha enormemente contribuito all'avanzamento tecnologico e ha consentito l'utilizzo di computer nel controllo e nelle tecnologie della comunicazione”.
Il filtro di Kalman è un sensore virtuale che, elaborando dati sperimentali, consente di identificare grandezze non misurabili. Il filtro è oggi utilizzato ampiamente in svariati settori, ad esempio da miliardi di utenti a scopi di localizzazione e navigazione.
Nato a Budapest nel 1930 e deceduto il 2 luglio 2016 a Gainesville in Florida, Kalman compì i suoi studi universitari in Ingegneria Elettronica negli Stati Uniti al Massachussets Institute of Technology (Mit) e poi alla Columbia University, dove conseguì il dottorato nel 1957. Dal 1971 al 1992 è stato Professore e Direttore del Mathematical System Theory Center all’Università della Florida a Gainesville e, dal 1973, ha presieduto l’omonima cattedra all’Istituto Federale di Tecnologia (Eth) di Zurigo.
Ha avuto numerosi premi e riconoscimenti fra i cui la medaglia d’onore Ieee nel 1974; la medaglia Ieee del centenario nel 1984; il Premio Kyoto in Tecnologia Avanzata nel 1985; il Premio Steele della Società Matematica Americana nel 1987; il Bellman Control Heritage Award dell’American Automatic Control Council nel 1997; il Premio Draper dell’Accademia Nazionale di Ingegneria degli Stati Uniti nel 1997; la Medaglia Nazionale della Scienza 2008, conferitagli direttamente dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama il 7 ottobre 2009.
Hanno partecipato alla cerimonia Donatella Sciuto, prorettrice del Politecnico di Milano e il direttore della Scuola di Dottorato di Ricerca dell’Ateneo Paolo Biscari. La Laudatio è stata affidata a Sergio Bittanti del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria.