Si attendeva per inizio autunno, e così è stato: il 29 settembre 2022 la Commissione Europea ha ufficializzato la terza serie di inviti per la presentazione delle “proposal”, i progetti nell’ambito del programma Digital Europe.
Con risorse per 200 milioni di euro, saranno finanziate le proposte di imprese, pubbliche amministrazioni e altri enti, appartenenti agli Stati membri europei, a quelli dei Paesi EFTA, dello Spazio Economico Europeo e dei Paesi associati.
Vediamo, allora, cos’è e cosa finanzia il programma Digital Europe, focalizzandoci sulle call di nuovo avvio.
Digital Europe, il programma europeo per cittadini e imprese
Digital Europe è un programma che punta a diffondere la ricerca delle tecnologie digitali sul mercato, offrendo un vantaggio per cittadini europei e imprese, e apportando benefici a tutti, ma in particolare alle pmi.
Nel quadro finanziario pluriennale europeo, per il periodo 2021-2027, ben 7,6 miliardi di euro sono stati destinati al programma Digital Europe. Il finanziamento è di cinque specifiche tipologie di progetti: supercomputing, intelligenza artificiale, sicurezza informatica, competenze digitali avanzate e tecnologie digitali applicate all’economia e alla società (attraverso i Digital Innovation Hub).
Digital Europe mira quindi ad accelerare la ripresa economica e dare forma alla trasformazione digitale della società e dell’economia europea, con l’obiettivo di perseguire anche la transizione verde, rafforzando altresì la resilienza e l’autonomia strategica del territorio.
Cinque progetti per il budget di Digital Europe
Sono precisamente 7.588 i milioni di euro per il programma Digital Europe, in cinque diversi ambiti, ognuno con un budget specifico, suddivisi come segue.
- 2,2 miliardi per il supercomputing, per lo sviluppo e il rafforzamento delle capacità di supercalcolo e di elaborazione dati dell’UE, attraverso l’acquisto di dispositivi e strutture apposite, affinché cresca l’accessibilità e l’uso del supercalcolo, sia in ambito pubblico sia privato.
- 2,1 miliardi per l’intelligenza artificiale, favorendone l’utilizzo e creando uno spazio dati europeo che possa facilitare un accesso e un’archiviazione sicuri – con un’infrastruttura Cloud affidabile ed energeticamente efficiente – sostenendo allo stesso tempo le strutture di sperimentazione.
- 1,6 miliardi per la sicurezza informatica, diffondendone le capacità e rafforzando il coordinamento degli strumenti e delle infrastrutture tra gli Stati membri.
- 580 milioni di euro per le competenze digitali avanzate, a supporto della progettazione e dell’erogazione di programmi specializzati, corsi di formazione e tirocini in settori chiave come IA, sicurezza informatica, quantistica e HPC.
- 1,1 miliardi per garantire l’ampio uso di tecnologie digitali applicate all’economia e alla società attraverso i Digital Innovation Hub, con la di loro presenza in ogni Regione, affinché vi sia un supporto diretto alle aziende.
Digital Europe: le nuove call 2022/2023
Dopo i passati due inviti, la Commissione europea ha dato il via alle nuove call. I bandi aperti il 29 settembre 2022 prevedono uno stanziamento superiore a 200 milioni di euro. Di questi, una buona parte sarà impiegata in progetti di data space, sviluppo di una piattaforma per l’accesso agli strumenti di IA (da parte delle imprese e pubbliche amministrazioni), infrastrutture Cloud-to-Edge, nonché per investimenti in specifici programmi di istruzione, nell’ambito delle tecnologie digitali avanzate.
Ben 30 milioni, invece, saranno destinati a un bando per gli European Digital Innovation Hub. Con la loro presenza sul territorio europeo, gli Hub coadiuveranno la trasformazione digitale di imprese pubbliche e private, tra cui pmi e startup.
Per la presentazione della call European Digital Innovation Hub, la scadenza è vicina. Il 16 novembre, infatti, lo sportello chiuderà. Diversamente, per le altre suddette proposte il termine è stabilito al 24 gennaio 2023. Il 15 novembre, poi, partiranno altri sette bandi, finanziati con 184 milioni di euro, e in scadenza il 15 febbraio 2023.
Come individuare la migliore “call for proposal”?
I Bandi sono pubblicati periodicamente sul portale europeo “Funding & Tender portal”, nella sezione specifica dedicata al programma. Al momento sono 15 le call presenti. Di queste, 8 sono già attive e 7 in apertura il prossimo 15 novembre 2022, ma già consultabili in linea sommaria. Le otto call attive, ognuna con una specificità, sono qui elencate.
- Data space for smart community con un budget di 18 milioni.
- Data space for media con un budget di 8 milioni.
- Data space per la produzione manifatturiera con un budget di 16 milioni.
- Specifici programmi (o moduli) di formazione in aree di capacità chiave. Sono incluse Data, Internet of Things (IoT), AI, Blockchain, cybersecurity, HPC, con un budget di 56 milioni.
- Implementazione della piattaforma AI-on-demand con un budget di 28 milioni.
- Data space per la mobilità con un budget di 8 milioni.
- Progetti pilota su larga scala per soluzioni di servizio Cloud-Edge con un budget di 40 milioni.
- Network per gli European Digital Innovation Hub, con scadenza al 16 novembre 2022 e un budget di 30 milioni.
Di particolare interesse il bando per l’implementazione della piattaforma IA-on-demand. La piattaforma ha come obiettivo la raccolta delle risorse di intelligenza artificiale, per renderle fruibili a utenti, imprese e pubblica amministrazione.
La procedura per rispondere alle call di Digital Europe
Considerando che Digital Europe, come gli altri programmi europei, è a gestione diretta, per partecipare sarà necessario inviare la proposta progettuale esclusivamente per via telematica. Bisognerà rispondere alla Call entro il termine stabilito dal bando. Solitamente è fissato per le ore 17:00 del giorno indicato. Nel caso di specie, 16 novembre 2022 e 23 gennaio 2023.
Dopo essersi dotati di un PIC code (Participant Identification Code), sarà possibile rispondere alla call. È possibile presentare una candidatura anche in gruppo. Se necessario, si può identificare un co-proponente utilizzando un apposito sistema, attraverso il quale individuare un partner con specifiche competenze, strutture o esperienze particolari, utili al progetto de quo.
Con la chiusura della call si procede poi alla valutazione delle proposte. Un team specifico, composto da esperti indipendenti, specializzati nei settori pertinenti, analizzerà le domande presentate, verificando il soddisfacimento dei requisiti richiesti.
Quando le valutazioni saranno terminate, tutti i candidati verranno informati sull’esito dell’istruttoria. Entro nove mesi dalla chiusura del bando, i vincitori sottoscriveranno una convenzione di sovvenzione. Saranno tenuti a rispettarla secondo le attività indicate, gli obiettivi, le tariffe e i costi prestabiliti.