A fronte di un fatturato aggregato di 92,6 miliardi di euro nel 2022, con un aumento del +20,8% rispetto all’anno precedente, Il volume della produzione industriale è cresciuto su base annua del +2,3%, indicando la centralità delle tecnologie ad alto valore di innovazione rappresentate da Anie.
Il fatturato aggregato riguarda le filiere tecnologiche made in Italy del building, dell’energia, delle infrastrutture e mobilità e dell’industria, che hanno avuto risultati positivi nonostante il contesto di sostenuto aumento dei costi energetici e delle materie prime,
In particolare, il fatturato delle filiere dell’elettrotecnica ed elettronica italiane cresce del +19,3%. Interessante anche il dato relativo all’export, che ha superato quota 26 miliardi di euro, con una crescita annua del +16,9%.
L’orizzonte previsionale
Proprio le filiere dell’elettrotecnica ed elettronica si confermano tra i settori più dinamici nel periodo 2023-2027, in quanto beneficeranno delle progettualità della transizione ecologica e digitale e guideranno la crescita dell’industria italiana non senza criticità.
Sono questi alcuni dei dati rilasciati dal presidente della Federazione Anie Filippo Girardi durante l’Assemblea generale che si è svolta lo scorso martedì 18 luglio.
Nel corso della sua relazione, durante la quale sono stati presentati i dati economici dei settori industriali rappresentati dalla Federazione, il Presidente ha ribadito la centralità del ruolo delle filiere dell’elettrotecnica ed elettronica.
La sostenibilità è il fulcro dell’innovazione
“Innovazione, competitività e sostenibilità – ha ricordato Girardi nel suo discorso – sono valori fondanti del nostro fare impresa, assieme al valore che le persone rappresentano in questa architettura.
Senza persone capaci non c’è innovazione, senza innovazione competitiva non possiamo garantire la sostenibilità.
La sostenibilità, dunque, non è più una scelta, una prospettiva a cui guardare per il futuro, ma un'urgenza che, come tale, va approcciata”.
Le analisi di EY e Cresme
Nel corso dell’Assemblea generale, Anie ha proposto due approfondimenti: uno sugli scenari dei mercati internazionali e il secondo sul mercato delle costruzioni.
Relativamente all’export, Marco Daviddi di EY ha sottolineato che nonostante il mercato stia rapidamente cambiando sulla scorta delle tensioni geopolitiche e dei riposizionamenti delle aree emergenti del mondo, l’Italia continua a essere attrattiva confermando il trend di crescita degli investimenti diretti esteri e crescendo più di altre economie europee.
Mentre, sul mercato interno, Lorenzo Bellicini di Cresme ha segnalato come quello delle costruzioni sia un mercato caratterizzato da un lato da una frenata della domanda di riqualificazione, condizionata dall'esaurirsi degli effetti dei superbonus, da una parte, e da una forte crescita della domanda di opere pubbliche, dall'altra.