I dati dell’ultima edizione dello studio PwC Global M&A Industry Trends nell’Industrial Manufacturing & Automotive (IM&A) indicano che nel 2021 in Italia il mercato IM&A è cresciuto del 22% in volume e del 28% in valore, mentre a livello mondiale l’attività di M&A (acquisizioni e fusioni) è cresciuta del 30% in termini di volumi e del 67% in termini di valore, superando anche l’attività precedenti la pandemia. Per il 2022 è attesa un'ulteriore crescita, segno che il settore Industrial Manufacturing & Automotive, nonostante la fase di transiszione tecnologica, gode di buona salute.
Secondo PwC Italy, la ripresa economica e il conseguente aumento della domanda di prodotti e servizi del settore stimolerà l’attività M&A soprattutto nei settori ad alto contenuto tecnologico, quali digitalizzazione e automazione e in quelli collegati alla green economy, grazie agli investimenti delle aziende.
L’effetto delle tecnologie sui processi produttivi
Alcuni cambiamenti disruptive del settore, come ad esempio i veicoli elettrici, determineranno una mutazione duratura della domanda di veicoli e una riconversione dei processi produttivi che porterà beneficio ad alcuni settori collegati, ad esempio quello della produzione di batterie elettriche e della componentistica auto ad alto contenuto tecnologico, mentre altri player, come quelli concentrati sulle propulsioni tradizionali, dovranno percorrere grandi progetti di trasformazione che a loro volta genereranno altre operazioni straordinarie.
I settori più promettenti continueranno ad attirare l’interesse sia dei fondi di Private Equity sia delle aziende con abbondante liquidità, entrambi interessati soprattutto a operazioni capability driven, mentre le pressioni inflazionistiche sulle materie prime, i problemi di approvvigionamento (semiconduttori, chip, ecc.) e le tensioni geopolitiche rappresentano la sfida più complessa da affrontare per le imprese IM&A.
Il manufacturing vince per le transazioni
Il settore con più transazioni è stato il Manufacturing con 131 operazioni tra cui la più significativa è stato l’acquisto di Welbilt da parte di Ali Holding per circa 3,5 miliardi.
Il gruppo Ali è un produttore italiano di apparecchiature per la ristorazione (dalla cottura alla refrigerazione dei cibi, dal lavaggio delle stoviglie alle macchine per il caffè) con 80 marchi, 58 impianti di produzione in 15 paesi diversi. Welbilt è anch’esso un produttore di apparecchiature per la ristorazione quotato al NYSE, con sede in Florida e 19 stabilimenti di produzione in America, Europa e Asia. L’obiettivo di Ali era quello di acquisire un concorrente con marchi altamente complementari per creare un portafoglio di prodotti completo e consolidare la presenza a livello globale.