È un mercato florido quello dei progetti di Industria 4.0, che nel 2018 è cresciuto del 35% per un valore di 3,2 miliardi di euro. “Un valore importante, lontano dai trend di crescita media del tradizionale comparto Ict”, afferma Giovanni Miragliotta, direttore dell'Osservatorio Industria 4.0, che lo definisce un mercato sontuoso.
A trainare questo mercato sono i frutti degli investimenti effettuati nel 2017 (e fatturati nel 2018) sulla spinta del Piano Nazionale Industria 4.0, a cui va aggiunto un indotto di circa 700 milioni di euro in progetti “tradizionali” di innovazione. Per il 2019, in base ai risultati del primo trimestre, si stima un rallentamento della crescita un po’ fisiologico, che si dovrebbe attestare attorno al +20-25%.
È questa la sintesi dei risultati della ricerca dell'Osservatorio Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano , giunto alla quinta edizione, presentata in occasione del convegno “Industria 4.0: la rivoluzione si fa con le persone!” ,che si è tenuto lo scorso 20 giugno presso l'Auditorium di Assolombarda.
Industria 4.0 è anche un mercato che corre veloce e che per continuare a crescere e consolidarsi necessita di coinvolgere i lavoratori nella progettazione e nello sviluppo delle soluzioni. “Industria 4.0 è la capacità di combinare tante tecnologie diverse e gli integratori sono proprio le persone. Ecco perché sono fondamentali le competenze, i ruoli, le mansioni e l’organizzazione aziendale,”, afferma Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell'Osservatorio Industria 4.0, insieme a Andrea Sianesi e Marco Taisch.
IIoT, lo zoccolo duro
Il mercato dei progetti di Industria 4.0 considera soluzioni IT, componenti tecnologiche abilitanti su asset produttivi tradizionali e servizi collegati.
Le tecnologie 4.0 più diffuse sono IT, in particolare l’Industrial IoT (la componentistica per connettere i macchinari alla rete) che con un valore di 1,9 miliardi di euro rappresenta il 60% del mercato e registra la crescita più marcata (+40%), seguito da Industrial Analytics, con 530 milioni di euro (17% del mercato, +30%), e Cloud Manufacturing con 270 milioni di euro (8%, +35%).
Fra le OT (Operational Technologies), l’Advanced Automation conquista la maggiore quota di mercato con 160 milioni e una crescita del 10%, seguito dall’Additive Manufacturing con 70 milioni di euro, mentre l’Advanced Human Machine Interface segna la crescita più robusta (+50%, 45 milioni di euro). L’ultima fetta del mercato è costituita da attività di consulenza e formazione legate a progetti Industria 4.0: 220 milioni di euro (+10%), un dato inferiore alle aspettative che evidenzia come ci sia ancora molto da fare sul fronte delle competenze
Le persone al centro
I lavoratori sono gli utilizzatori finali delle tecnologie, ma soltanto nel 7,8% delle aziende sono stati coinvolti attivamente in tutte le fasi dei progetti e in oltre un caso su quattro (26,6%) non sono stati nemmeno informati della presenza di una strategia 4.0, mentre in appena il 6,8% delle imprese la funzione HR ha partecipato a queste iniziative.
“La consapevolezza e la conoscenza delle tecnologie 4.0 sono ormai diffuse in tutte le realtà produttive del Paese, ma per cogliere tutte le opportunità offerte da questa rivoluzione è necessario definire con chiarezza un ruolo che guidi il cambiamento digitale e affiancare alle nuove tecnologie un modello organizzativo capace di coinvolgere i lavoratori, gli utilizzatori finali delle tecnologie, in tutte le fasi dei progetti 4.0”, commentano Alessandro Perego, Andrea Sianesi e Marco Taisch.
Considerazioni che trovano conferma nell’esperienza di una media azienda manifatturiera italiana che produce impianti per il beverage e componentistica, Zoppas Industries, che sta portando avanti un progetto interno di sviluppo di una piattaforma IoT in seguito trasformatosi in un progetto Industry 4.0. “Oltre a sperimentare lo sviluppo di una piattaforma software che è fondante per i processi di un’industria digitale, è stato un modo per attirare skill e andare a selezionare professionalità che non erano presenti in azienda”, spiega Alvise Fontana, IT & Innovation Advisor di Zoppas. “Ora, La competenza digitale si sta trasferendo nelle funzioni e ciascuna funzione cercherà di esprimere il valore della tecnologia”.
Molte imprese italiane hanno iniziato il percorso di evoluzione digitale e la grande maggioranza ha consapevolezza della discontinuità rappresentata dalla trasformazione 4.0. Sulla base della survey dell’Osservatorio Industria 4.0 su 192 imprese (153 grandi aziende e 39 pmi), l’80% ritiene che Industria 4.0 sia una rivoluzione che porterà cambiamenti radicali con grandi potenzialità ancora da esprimere, solo il 20% la considera soltanto un’evoluzione di quanto già avviato negli anni precedenti.