ABB svela in anteprima l’ultimo nato della famiglia YuMi, il primo robot industriale a due bracci realmente collaborativo. Il nuovo modello, a un braccio, unisce funzionalità industriali avanzate a un ingombro estremamente ridotto.
Il piccolo YuMi viene presentato in anteprima alla International Robotics Exhibition (iREX) di Tokio, dal 29 novembre al 2 dicembre 2017 e verrà lanciato ufficialmente nel 2018. I robot collaborativi sono progettati per lavorare fianco a fianco con gli esseri umani, aumentando la produttività e favorendo la transizione alla personalizzazione di massa.
Come il predecessore YuMi, introdotto nel 2015 per l’assemblaggio e manipolazione di piccoli pezzi, il nuovo robot ha una portata di 500 grammi e, grazie alla sua compattezza, può essere facilmente integrato in linee di montaggio esistenti, aumentandone la produttività. Il nuovo robot può essere programmato con la metodologia “lead-through”, cioè mostrandogli direttamente i movimenti che deve compiere, senza quindi richiedere competenze specifiche da parte degli operatori.
“Il successo di YuMi è andato oltre le aspettative. Originariamente è stato progettato per l’assemblaggio di piccoli pezzi, ma si è dimostrato incredibilmente versatile: può preparare il sushi, risolvere il cubo di Rubik, impacchettare regali e dirigere un’orchestra. Sull’onda di questo enorme successo ci aspettiamo un’accoglienza altrettanto entusiastica per il nuovo modello a un braccio, soprattutto perché è stato sviluppato su richiesta dei clienti," ha dichiarato Sami Atiya, presidente della divisione Robotics and Motion di ABB.
“Stiamo ampliando costantemente la nostra famiglia di robot collaborativi,” dice Per VegardNerseth, Managing Director, ABB Robotics. “L’ultimo modello è molto atteso dalla fabbrica del futuro, che consentirà ai nostri clienti di crescere e prosperare nell’era della personalizzazione di massa. Grazie alla combinazione di questo robot con le nostre soluzioni digitali ABB Ability, i nostri clienti potranno raggiungere nuovi livelli di efficienza e affidabilità nelle loro fabbriche.”