Nell’ambito del Programma di Azione 2022 dell’Accordo per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo, la Regione promuove una misura che agevola le condizioni di accesso al credito, destinata a micro, piccole e medie imprese locali.
Fino alle ore 17:00 del 30 novembre 2022 le MPMI lombarde, che decideranno di acquistare specifici beni di investimento, potranno presentare domanda per una nuova misura agevolativa: il contributo erogato andrà ad abbattere il tasso di interesse applicato sui finanziamenti di Istituti di credito o Confidi. Complessivamente, le risorse stanziate ammontano a 735mila euro, ma l’importo varia a seconda delle singole Camere di Commercio.
Credito Futuro 2022: i beneficiari
Possono accedere alla misura agevolativa le micro e pmi lombarde, secondo la definizione comunitaria, attive e iscritte al Registro delle Imprese, con sede operativa (e non obbligatoriamente legale) in una delle provincie lombarde che finanziano il Bando (Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Milano/Monza Brianza/Lodi).
I beneficiari, in regola con gli obblighi contributivi, non dovranno presentare condizioni di incompatibilità con i Bandi pubblici: non sono ammesse le imprese con uno “stato di salute” precario (fallimento, liquidazione, concordato preventivo et similia) o con soci e management condannati per specifici reati.
È poi fondamentale che i richiedenti non abbiano già beneficiato, in passato, dei Bandi Fai Credito 2020, Credito Ora 2021 e Fai Credito Rilancio 2021; allo stesso modo, è possibile presentare una sola domanda agevolativa a valere sulla misura Credito Futuro 2022.
Gli investimenti previsti da Credito Futuro 2022
Per poter beneficiare del contributo “in conto abbattimento tassi di interesse”, le imprese dovranno aver stipulato, a partire dal 25 maggio 2022, un contratto di finanziamento con un Istituto di credito (banche) e/o con un Confidi.
Il finanziamento dovrà essere utilizzato per investimenti aziendali, cioè per operazioni di acquisto specifiche: macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.
Non è ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari: è infatti necessario che il bene oggetto dell’investimento risulti caratterizzato da autonomia funzionale e, soprattutto, sia correlato all’attività produttiva dell’impresa richiedente.
È poi fondamentale che tali beni risultino nuovi e riferiti a software e tecnologie digitali, immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni strumentali”, ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale. Sono escluse tutte le spese relative a terreni e fabbricati, a beni usati o rigenerati, nonché quelle riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.
Le condizioni per accedere al beneficio
Nel contratto di finanziamento è necessario indicare la motivazione dell’intervento, specificando a cosa serviranno le risorse erogate dall’Istituto di credito o dal Confidi. In sede di richiesta agevolativa, poi, bisognerà presentare fatture, quietanzate, che comprovino l’acquisto specifico corrispondente al finanziamento.
Sono ammissibili esclusivamente i finanziamenti che presentino le seguenti caratteristiche:
- Data di stipula: dal 25 maggio 2022;
- Valore minimo: 10mila euro;
- Valore massimo: 150mila euro;
- Tasso massimo agevolabile: TAEG 3%;
- Tasso massimo applicato dall’intermediario finanziario: TAEG 5%;
- Importo massimo del finanziamento richiesto: 150mila euro;
- Contributo massimo erogabile: 10mila euro (più eventuali 1.000 euro in caso di garanzia Confidi);
- Durata del finanziamento: da 12 a 72 mesi, di cui massimo 24 mesi di preammortamento.
Prima o successivamente all’invio della domanda di contributo – ma comunque prima della liquidazione – le imprese che optano per la CCIAA di Milano, Monza e Brianza o Lodi, dovranno eseguire il test gratuito di autovalutazione della propria situazione economico finanziaria.
Credito Futuro 2022: la procedura per richiedere il contributo
La domanda si presenta esclusivamente on-line, previa registrazione sul portale del Registro Imprese per l’ottenimento delle credenziali.
L’impresa può agire da sola o tramite il Confidi al quale si è rivolta per ottenere la garanzia e il supporto istruttorio, per la pratica di finanziamento bancaria. In questo ultimo caso, è riconosciuta anche una copertura pari al 50% dei costi di garanzia, non superiore a 1.000 euro.
Ogni soggetto può presentare una sola istanza di contributo; qualora procedesse con un nuovo invio, verrà presa in considerazione l’ultima domanda, sempre che la precedente non sia già nella fase istruttoria o di concessione.
Le tempistiche per Credito Futuro 2022
La domanda agevolativa può essere presentata fino alle ore 17:00 del 30 novembre 2022, anche se il Bando potrebbe però essere riaperto. L’assegnazione del contributo avverrà con procedura “a sportello”, quindi in ordine cronologico di presentazione, e funzionalmente alle risorse disponibili per il territorio di appartenenza.
È predisposto un “contatore” della dotazione finanziaria che farà scattare la chiusura del Bando se le richieste dovessero essere superiori alla disponibilità (al limite del +20%). In questo caso, le domande trasmesse saranno comunque protocollate e, qualora si rendessero disponibili ulteriori fondi (tra nuove erogazioni e rinunce), passeranno in istruttoria.
Entro 60 giorni dalla presentazione della domanda – a meno che non sia richiesta una integrazione documentale – il procedimento di approvazione verrà portato a conclusione. Con provvedimenti periodici, sul sito di Unioncamere Lombardia verranno pubblicati gli esiti dell’istruttoria. Sul sito di Unioncamere sarà possibile conoscere i dettagli del Bando.
Riprendiamo qui il video con le istruzioni per la presentazione delle domande.