Il Consorzio PI Italia arriva a quota 78 aziende del comparto automazione industriale. Nuove frecce in più per sostenere lo sviluppo di soluzioni basate sui protocolli Profibus, Profinet, IO-Link e Omlox attraverso certificazioni e corsi di formazione dedicati al proprio network di consorziati.
I nuovi soci rispondono al nome di Indu-Sol GmbH, azienda che sviluppa e realizza soluzioni hardware e software per l’affidabile e continuo funzionamento dei sistemi di automazione che utilizzano Fieldbus ed Ethernet industriale; Italcond, società che produce e commercializza cavi elettrici speciali con conduttori in rame ed isolamento in materiali termoplastici per diversi campi di applicazione; Nextome, pmi specializzata in soluzioni avanzate di localizzazione, monitoraggio e tracciamento real-time per la sicurezza, la produttività e l’efficientamento di processi produttivi e logistici di aziende ed organizzazioni complesse; Sirius Electronic Systems, che si occupa di automazione realizzando azionamenti per motori brushless, stepper e lineari ad alto contenuto tecnologico pilotando da pionieri i motori stepper con controllo vettoriale.
Oltre ai nuovi soci sono stati annunciati due eventi, promossi e organizzati dal Consorzio: a giugno il Main Event - con seminari e workshop tecnici dedicati ai protocolli di comunicazione industriale - e ad ottobre l’IO-Link Day.
Su tutte queste novità, per fare il punto, abbiamo sentito direttamente Giorgio Santandrea, Presidente Consorzio PI Italia.
Che momento sta vivendo il mercato della connettività industriale?
Noi di Consorzio PI Italia riteniamo che si stia attraversando una fase molto frizzante, che sta generando anche nuovi spunti di discussione e di interesse. Alla base c’è la fortissima spinta data dalla digitalizzazione, che comporta la necessità che tutto all’interno di una fabbrica sia connesso e raggiungibile. Che lo sia tramite collegamenti cablati o wireless poco importa, l’importante è che sia connesso per poter raccogliere e gestire le informazioni che potrebbero scaturire da quel particolare dispositivo. Questo stimola, inoltre, un crescente interesse verso tecnologie nuove, come ad esempio l’IO-Link wireless o IO-Link safety, oppure anche Omlox, lo standard aperto per la localizzazione real time in ambito industriale.
Proprio per far fronte a questi interessi il Consorzio ha ulteriormente arricchito la propria agenda con eventi e webinar, oltre ad un’importante presenza in manifestazioni fieristiche durante tutto il 2023. Vogliamo essere maggiormente presenti per poter supportare al meglio gli utilizzatori delle nostre tecnologie. E per questo, vi invitiamo pertanto fin da ora a seguirci sui nostri canali di comunicazione per non perdere le nostre attività.
Come si sta orientando il Consorzio con i suoi tavoli tecnici?
Dal punto di vista delle evoluzioni tecnologiche, il Consorzio ha ormai cambiato la sua natura. Non ci occupiamo più solo di Fieldbus, bensì di tutto un insieme di tecnologie abilitanti per la trasformazione digitale degli impianti e dei processi. Stiamo lavorando su diversi temi che saranno sicuramente dei trend nel prossimo futuro. Uno di questi, ad esempio, è la specifica di un nuovo standard per l’interfacciamento tra robot e Plc, che consentirà un collegamento tra le parti semplice ed interoperabile, indipendentemente dal produttore di robot e dal produttore del Plc.
Un’altra novità, sulla quale abbiamo iniziato a lavorare, è la definizione di uno standard per la descrizione dei moduli funzionali di un’automazione di processo, chiamata Module Type Package (Mtp). Grazie a tale standard sarà possibile realizzare un software di controllo di processo semplicemente integrando dei moduli pre-confezionati, anche da fornitori differenti, all’interno di un ambiente di engineering. In pratica la scrittura del software Dcs sarà come la costruzione di una casa con dei mattoncini Lego.
Quale contributo portano i nuovi soci Indu-Sol GmbH, Italcond, Nextome e Sirius Electronic Systems?
Per noi ogni socio è importante e sappiamo che tutti hanno un grande potenziale e un grande contributo da dare. Quindi questi nuovi quattro soci sono sicuramente i benvenuti. Nello specifico queste realtà, che si sono unite alla nostra famiglia, sono molto diverse tra loro e sono state spinte da ragioni differenti ad associarsi. Questa rappresenta un po’ una delle caratteristiche del nostro consorzio: la diversità.
I nostri membri sono molto eterogenei tra di loro e rappresentano uno spaccato molto realistico, non solo del mercato della comunicazione industriale, ma di tutto il mercato dell’automazione. Si passa da realtà piccolissime fino a grosse multinazionali, da aziende focalizzate al mondo del processo ad altre orientate alla manifattura. Ci sono aziende esclusivamente focalizzate alla tecnologia IO-Link e altre che invece sono orientate a Profinet o Profibus. Questa diversità ci rende orgogliosi e ci aiuta sicuramente a crescere. Ci obbliga anche ad impegnarci sempre di più per fornire ai nostri soci un insieme di servizi in grado di coprire tutta la gamma di tecnologie promosse dal Consorzio.
In questo contesto mi permetto di citare solo uno dei casi tra i nuovi arrivati, proprio perché evidenzia ancor più marcatamente il tema della diversità: si tratta di Nextome. Una giovane azienda pugliese, nata come start-up e cresciuta poi fino ad attestarsi leader nelle soluzioni di localizzazione real time, ricevendo anche numerosi award internazionali. A differenza di tutti i nostri altri soci, Nextome, non nasce nel mondo dell’automazione industriale classica, ma opera su più ambiti, dagli ospedali alle smart cities. È entrata a far parte del Consorzio per poter comprendere meglio e partecipare alla diffusione dello standard Omlox per la localizzazione real time, ed è stato anche il primo membro che si è associato specificatamente per questa tecnologia. Siamo davvero contenti e ci auguriamo che possano rimanere tra i nostri membri per molto tempo, aiutandoci a diffondere tale tecnologia.