L'applicazione
Attualmente il funzionamento dei tre motori avviene a una frequenza massima di 45 Hz: questo dato, individuato sperimentalmente in modo da garantire le medesime prestazioni dell’impianto, consente già di ottenere dei benefici in termini di consumo nell’ordine del 25%.
Questo accade in virtù della legge cubica, che regola i consumi di macchine fluidodinamiche quali ventole, compressori e pompe: tale legge, detta di affinità, stabilisce infatti una relazione con esponente 3 tra la riduzione di velocità (che corrisponde per un motore asincrono alla riduzione di frequenza) e la corrispondente riduzione di potenza: se si abbassa la velocità a 2/3 (pari al 66%) la potenza impegnata sarà di 8/27 (30%).
Inoltre, grazie agli inverter, i ventilatori possono ora essere spenti o accesi senza problemi durante la giornata, in base alle esigenze di lavorazione, cosa che in precedenza non avveniva per evitare stress elettrici e meccanici dovuti a picchi di corrente all’avviamento.
I vantaggi
Il misuratore di consumi installato sul quadro mostra per gli scorsi dodici mesi un consumo complessivo di circa 100.000 kWh, per un costo di 12.000 euro. Nell’ultimo anno Emmebi ha risparmiato, solo sull’impianto di aspirazione, 18.000 euro, ripagandosi il retrofit del quadro in circa nove mesi. L'energy saving ottenuto è calcolabile in 159 MWh annui, pari a 85 t di CO2. Oltre alla sensibile riduzione dei consumi, altri vantaggi sono riconducibili all’impiego dell’inverter per pilotare i motori elettrici: in pirmo luogo, abbassando la frequenza di lavoro e quindi la velocità degli aspiratori, la rumorosità è scesa notevolmente, garantendo un buon confort all’interno dello stabilimento; in secondo luogo si registra una riduzione a zero degli interventi manutentivi, grazie sia alla sostituzione del quadro elettrico, sia al fatto che i motori sono ora sottoposti a stress ridotti in partenza e funzionano con correnti ridotte.