In un mondo in cui gli ambienti di lavoro sono sempre più automatizzati, i robot più diffusi e la sfida della produttività e della qualità più urgente, il Mes non è più soltanto un software ma una vera e propria filosofia di lavoro. Operare con il Mes, infatti, non significa soltanto lavorare in modo organizzato (in effetti, questo dovrebbe essere un elemento acquisito per un'azienda competitiva), ma essere capaci di governare il cambiamento. Oggi, è noto, il mercato è più volatile del passato, diventa perciò fondamentale adeguare tempestivamente i processi produttivi alle esigenze che di volta in volta affiorano e sono segnalate dai clienti.
Nell'aspra sfida della competitività le possibilità di vittoria passano dall'alleggerimento delle scorte di magazzino al miglioramento dei tempi di consegna, dalla produzione just-in-time alla capacità di misura dell'efficienza delle macchine, dalla gestione della tracciabilità al monitoraggio degli indicatori delle performance Kpi (Key Performance Indicator). Sono, queste, tutte strade che incrociano con lo stesso asse, ovvero l'ottimizzazione del governo dei flussi di lavoro. Da questo punto di vista, il Mes si propone come quella freccia a disposizione degli imprenditori per ridurre i costi senza diminuire la qualità.
Inoltre, non dimentichiamo che l'esplosione dei dati sarà accompagnata dall'evoluzione digitale dell'industria manifatturiera e di processo. I concetti di fabbrica digitale e di Industria 4.0, con l'incredibile mole di dati e informazioni da gestire, aprono uno scenario futuro in cui, sulla piattaforma digitale d’impresa dialogheranno, in modo integrato, il mondo reale dell’hardware, della meccatronica, dell’elettronica con il mondo virtuale della simulazione, della progettazione e dell’ottimizzazione dei processi.
Leggi lo speciale dedicato al Mes su Automazione Industriale di settembre