Il Mise, Ministero dello Sviluppo Economico, ha reso nota la classifica dei Competence Center ammessi al finanziamento previsto dal bando chiuso poco più di un mese fa: il podio è andato alla cordata piemontese composta da Politecnico di Torino e Università di Torino unitamente a 24 aziende private. La proposta è centrata sull’Advanced Manufacturing nei settori automotive e aerospazio.
Seconda posizione per il Politecnico di Milano, seguito da Università di Bologna, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Università di Padova, Federico II di Napoli, CNR e La Sapienza di Roma.
Otto centri di competenza distribuiti su tutta la Penisola
In totale sono otto i Competence Center ad alta specializzazione che lavoreranno su tematiche Industria 4.0, nella forma del partenariato pubblico-privato.
Questi hub dovranno svolgere attività di orientamento e formazione alle imprese nonché di supporto nell'attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione, da parte delle imprese fruitrici, in particolare delle Pmi, di nuovi prodotti, processi o servizi (o al loro miglioramento) tramite tecnologie avanzate in ambito Industria 4.0
Maggiori stanziamenti
Una buona notizia arriva dal Mise, che ha comunicato che allo stanziamento iniziale di 40 milioni di euro ha aggiunto altri 33 milioni – di cui 13 destinati ai progetti del Sud Italia.
Nelle prossime settimane ogni singolo paternariato dovrà affrontare la negoziazione con il Ministero per la stesura definitiva dei progetti dettagliando impegni economici, obiettivi e tempi di realizzazione per consentire l’emanazione del decreto di concessione.
Così lavorerà il Competence Center piemontese
Il Centro di Competenza metterà a disposizione delle aziende “linee pilota” innovative per diverse tecnologie manifatturiere e costituirà un punto di riferimento in tutti gli ambiti ad esse collegati (per esempio Big Data, Internet of Things, robotica, fotonica, cybersecurity, nuovi materiali, efficientamento energetico dei processi), inclusa l’organizzazione del lavoro e della produzione.
Una delle novità su cui questa nuova infrastruttura votata all’innovazione di prodotto verrà misurata è legata alla vocazione a svolgere attività di sviluppo che, partendo dai risultati della ricerca di base svolta nelle Università, siano rivolte alla produzione e alla certificazione della stessa.
In maniera sinergica rispetto alla più ampia iniziativa europea della Knowledge and Innovation Community sull’Advanced Manufacturing, il Centro di Competenza si prefigge fin d’ora lo scopo di portare lo sviluppo di nuovi prodotti ad un livello di maturazione tecnologica prossimo al mercato, rendendo più rapida per le imprese la transizione verso i nuovi paradigmi produttivi.
Il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco ha dichiarato: "Si tratta di un ottimo risultato per il sistema universitario e socio-economico del nostro territorio. Da qui il nostro sistema manifatturiero può ripartire mirando ad essere sempre più competitivo grazie alla sinergia tra università, centri di ricerca, sistema delle aziende e piccole medie imprese. Torino si fonda sul manifatturiero e dalla manifattura avanzata potrà ripartire"
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato”, ha detto il Rettore dell’Università di Torno, prof. Gianmaria Ajani, “che pone gli Atenei torinesi come motore dell’innovazione del tessuto industriale italiano. L’azione congiunta di Università e Politecnico offre un panorama di competenze che ci colloca ai vertici nazionali”.
Hanno aderito al progetto piemontese: 4D Engineering, Agilent Technologies, aizoOn Consulting, Altran Italia, Cemas Elettra, Consoft Sistemi, Eni, Fca Italy, Fev Italia, GE Avio, GM Global Propulsion Systems-Torino, Illogic, Iren, ItaldesignGiugiaro, Leonardo, Merlo, Prima Industria, Reply , Siemens, Skf Industrie, SPA Michelin Italiana, STMicroelectronics, Thales Alenia Space Italia, Tim.