All'evento M2M & IoT Forum 2016 di Lainate (Milano), l'11 e il 12 maggio, l'azienda Rfid Global si fa portavoce delle tecnologie di identificazione wireless, in primis Rfid e Bluetooth Smart (Bluetooth Low Energy, Ble), raccontando attraverso l’esposizione delle ultime versioni di device (reader/gateway fissi e mobili, tag/transponder/Beacon e periferiche), demo di live technology e in conferenza la scintilla che dà vita alla filiera del dato, ossia la sua acquisizione.
Una linea di dispositivi Rfid, in banda sia HF che Uhf, ed Nfc trasformano lo stand di Rfid Global in un hub tecnologico sull’auto-ID: dai moduli per soluzioni embedded ai mid e long range reader, dagli hand-held dual-frequency agli apparati desktop e wall-mount, dai mobile computer e periferiche agli add-on device fino alla paletta di tag/transponder e Beacon.
Focus specifico è sulla capacità di “intercettare” il dato (velocità e distanze di lettura e rilevazione massiva degli oggetti, ciascuno con una propria identità elettronica grazie al tag), di memorizzarlo e inviarlo a destinazione (ad esempio, cloud) tramite diverse modalità di trasmissione (ad esempio, Ethernet, Wi-Fi, Gprs e Bluetooth), con una flessibilità d’implementazione potenziata dalle numerose interfacce di Input/Output e la facile predisposizione a connessioni con multiplexer e antenne per la creazione di varchi, armadi intelligenti, tunnel ecc.
Bluetooth Smart è invece la tecnologia wireless pensata, progettata e implementata da Rfid Global, attraverso la famiglia BlueWave Bluetooth Smart Gateway & Tag Beacon, con un approccio che la società definisce "fuori dagli schemi", spiegando il perché: tradizionalmente il Beacon (iBeacon nel linguaggio Apple) è posto come faro segnalatore, mentre lo smartphone di ultima generazione è in movimento e capta il segnale di advertising proveniente dal Beacon, avviando così una app di messaggi informativi o promozionali.
Nell'approccio unconventional di Rfid Global, invece, è la persona o l’oggetto da rilevare ad essere dotato del tag Beacon, mentre nell’area da monitorare è installato il gateway reader Ble per rilevarne il movimento, il tutto ispirato alla logica dell’Rfid attivo (collezionare i dati in anticollisione e in automatico provenienti da un elevato numero di Beacon in campo) e su base standard, quindi aperto all’interoperabilità dell’IoT: un’ibridazione, quindi, tra le doti distintive del Ble (standard, bassi consumi energetici e costi contenuti) e quelle dell’Rfid attiva (rilevazione hand-free e anticollisione).
Molteplici i territori di mercato ricettivi a beneficiare dei vantaggi applicativi di queste tecnologie, tra cui spiccano nell'esperienza di Rfid Global in settori come smart city & smart building, servizi nel turismo, logistica, fabbrica 4.0, vending e sanità, grazie anche alla flessibilità del Dipartimento R&D nel progettare e realizzare architetture tecnologiche custom.