Con una dotazione finanziaria pari a 3,3 milioni di euro, è partito il secondo bando del Competence Center CIM4.0, per i progetti di innovazione nell’ambito della manifattura sostenibile e digitale. Dopo il primo lancio di luglio, con chiusura al 4 agosto 2023, agli inizi di ottobre è stata aperta una seconda finestra, per accedere all’agevolazione.
CIM4.0 è uno degli otto Competence Center promossi dal MIMIT per favorire la trasformazione tecnologica delle imprese, con la diffusione di tecnologie e competenze in ambito Industria 4.0. Il Competence Center gestisce l’agevolazione, finanziata con risorse a valere sul PNRR, per sostenere un avanzamento di processi, prodotti e servizi. L'impatto è diretto in termini di sostenibilità sociale, economica o ambientale.
Tutte le imprese interessate a sviluppare un progetto innovativo, utilizzando le tecnologie, i servizi e le infrastrutture del CIM4.0, potranno procedere con la presentazione della proposta. Ma bisogna essere veloci. Mancano solo due settimane alla chiusura dello sportello, prevista per il 31 ottobre 2023.
Progetti innovativi: chi può partecipare al secondo bando CIM4.0?
Attraverso l’apertura del secondo sportello verranno selezionate nuove proposte progettuali con soluzioni innovative. Sarà richiesto un livello medio alto di maturità tecnologica. Tant’è che saranno ammessi solo i progetti che verteranno su tematiche di sviluppo e innovazione dal TRL 5 in poi. Possono presentare i propri progetti, in forma singola o in gruppo, sia le grandi imprese (GI) che le micro, piccole e medie. Allo stesso modo, sono ammesse anche le startup innovative, per mettere a punto prodotti, processi e servizi ad alto livello di innovazione.
Al momento della presentazione della domanda, ogni impresa partecipante dovrà risultare regolarmente costituita e iscritta nel Registro delle Imprese da almeno due anni. Dovrà avere due bilanci presentati e approvati. Tutti ad eccezione delle startup innovative. Possono partecipare anche i soggetti non residenti nel territorio italiano. A condizione che abbiano una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza, e una sede secondaria in Italia. È tuttavia necessario non essere identificate come “imprese in difficoltà”, secondo la definizione normativa europea.
Non saranno ammesse le imprese che non hanno restituito eventuali aiuti di Stato, o debitrici nei confronti della Commissione Europea e del MIMIT. Non dovranno verificarsi conflitti d’interesse tra i partecipanti e il Competence Center. Inoltre, è richiesto il rispetto di ogni altra condizione prevista dalla normativa nazionale ed europea, con riferimento a fattispecie specifiche. Sono infine escluse le imprese che svolgono attività in settori vietati (tra cui fossili, emissioni di gas, smaltimento di rifiuti) e che non rispettino il principio DNSH.
Le risorse e le agevolazioni del secondo bando CIM4.0
Le risorse, pari a 3,3 milioni di euro, provengono da Next Generation EU, per realizzare l’Investimento 2.3 nell’ambito della Missione 4 Componente 2. Per raggiungere gli obiettivi dell’I2.3 sono stati indicati una serie di Target e Milestone. Tra questi, c'è la costituzione di 42 nuovi centri, tra Competence Center e Poli di Innovazione, che possano fornire servizi di investimento, formazione e sostegno per progetti innovativi con TRL superiore a 5.
Pertanto, i fondi disponibili, saranno equamente divisi fra i tre diversi ambiti di intervento. Ovvero 1,1 milioni rispettivamente per Industria 4.0, per manifattura sostenibile automotive e per manifattura sostenibile aerospace. I fondi saranno gestiti dal CIM4.0 e andranno ai progetti di innovazione imprenditoriale. Nel caso in cui le risorse destinate al singolo ambito non venissero totalmente impiegate, potranno essere destinate agli altri, per la copertura dei fabbisogni. Ma, su questo punto, deciderà CIM4.0, successivamente.
Ogni partecipante ammesso (o ogni gruppo) potrà ricevere fino a 400mila euro, in contributi a fondo perduto, per progetto finanziato, a copertura di costi ritenuti ammissibili. Fermo restando tale limite, le risorse potranno coprire diverse quote delle spese, con percentuali variabili. Per la ricerca industriale e per gli studi di fattibilità, l’intensità dell’aiuto è pari al 50% per le GI, al 60 per le medie e al 70 per micro e piccole. Per lo sviluppo sperimentale la percentuale è del 25 per le grandi, del 35 per le medie imprese e del 45 per le micro e piccole.
Ecco tra i costi ammissibili ricompresi.
- Personale (comprese missioni e trasferte).
- Spese generali (non oltre il 15% del costo del personale).
- Strumentazione, attrezzature, impianti e macchinari.
- Componenti hardware e software.
- Consulenza specialistica e tecnologica.
- Materiali.
- Licenze e diritti di proprietà intellettuale.
- Locazione degli immobili.
Le caratteristiche della proposta innovativa: tecnologie, competenze e TRL
Oltre al supporto economico, CIM4.0 fornirà ai beneficiari la propria collaborazione, per le attività tecniche e per l’accesso alle tecnologie. Tuttavia ci sono dei requisiti specifici anche per le proposte progettuali. In primis, non sarà possibile presentare la domanda qualora il medesimo progetto sia già finanziato da altre misure. I progetti dovranno rientrare in uno dei tre ambiti di intervento (Industria 4.0, manifattura sostenibile automotive e manifattura sostenibile aerospace). Resta comunque possibile candidare la proposta anche su più di uno.
Dovranno essere utilizzate una o più tecnologie o competenze del CIM4.0, coinvolgendo lo stesso per la fornitura di servizi e per le attività di supporto del progetto. Al Competence Center andrà affidata una collaborazione pari ad almeno il 25% delle spese totali. Il progetto dovrà avere un impatto sulla sostenibilità sociale, economica o ambientale. Dovrà avere un elevato livello di innovatività, per l’ottimizzazione dei processi produttivi. E dovrà migliorare e innovare il prodotto e il modello di business. Infine, favorire il passaggio dalla fase di prototipazione a quella di produzione e lancio sul mercato.
Il TRL di partenza non potrà essere inferiore a 5. A fine progetto, dovrà aver raggiunto e superato il 6 (arrivando fino al 9, eventualmente). Le attività riportate nella proposta progettuale dovranno essere compiute entro 12 mesi dall’avvio. Prevista anche una possibile estensione fino a 18, previa accettazione del CIM4.0, e compatibilmente con le tempistiche di rendicontazione. È infine necessario redigere le proposte progettuali sull’apposita modulistica disponibile on-line.
Procedura e tempistiche nel secondo bando CIM4.0
La domanda va presentata esclusivamente per via telematica, attraverso la Piattaforma PICA, entro il prossimo 31 ottobre 2023, allegando i documenti richiesti dalla normativa apposita (articolo 11). Il bando potrebbe essere riaperto, qualora dovessero risultare risorse ancora disponibili, su tutti e tre gli ambiti o anche su uno solo. Ma questo si saprà solo successivamente alle valutazioni effettuate dal CIM4.0.
Dopo la verifica della ricevibilità e del possesso dei requisiti amministrativi-finanziari, saranno valutate la coerenza della proposta, la qualità, l'idoneità e l'appropriatezza dei partner coinvolti. Si valuteranno anche la validità tecnico-scientifica e il livello di innovatività, la congruità e la pertinenza di costi e tempi. Infine, le eventuali ricadute e gli impatti attesi. Entro 90 giorni dalla chiusura del bando saranno pubblicati gli esiti delle valutazioni sul sito del CIM4.0. I vincitori saranno avvisati via PEC.
A stretto giro, poi, si provvederà a sottoscrivere l’accordo tra il Competence Center e l’impresa (o il raggruppamento di imprese) per la concessione dell’agevolazione, dando così avvio al progetto. Ogni sei mesi l’impresa dovrà presentare al CIM4.0 una relazione sui costi, con i giustificativi dei pagamenti e delle spese. Le spese andranno sostenute ed effettivamente pagate solo dopo aver dato avvio al progetto e non oltre la deadline del cronoprogramma. Ricevuti questi, CIM4.0 provvederà al pagamento del contributo, in una o due soluzioni.
Qui è possibile consultare la presentazione ufficiale del Bando.