Il 2016 è stato un buon anno per il Gruppo Bosch, a livello globale e in Italia. Nel mondo, il Gruppo ha registrato un fatturato di 73,1 miliardi di euro nel 2016, con una crescita del +3,6% rispetto all'anno precedente. La miglior performance arriva dalla divisione Mobility Solutions, cresciuta del 5,5%, mentre la divisione Industrial Technology (Bosch Rexroth) ha percepito una flessione del 5,2%, passando da 6,6 a 6,3 miliardi di euro nel 2016. In merito alle country, resta prevalente la quota di mercato Europeo (38,6 miliardi di euro), seguita dal mercato Asiatico (20,8 miliardi di euro). Tornano a crescere gli investimenti in R&D, che il Gruppo Bosch ha innalzato al 9,5% del fatturato complessivo nel corso del 2016.
Per quanto riguarda l'Italia, che continua a essere uno dei mercati più importanti a livello mondiale per la multinazionale tedesca, il fatturato 2016 è stato di 2,4 miliardi di euro, con una variazione percentuale positiva di circa il 6% rispetto all’anno precedente. Tra i progetti più significativi, nel 2016, dopo Dresda, Monaco, Palo Alto e Shanghai, Bosch Sensortec ha aperto la sua nuova sede in Italia per lo sviluppo di sensori Mems per smartphone, tablet, indossabili e IoT. Attualmente, a Milano, un team di 12 persone lavora alla progettazione degli Asic: il cervello dei sensori, ovvero la chiave per il futuro della connettività.
Guardando al futuro, il 15 giugno nel corso della presentazione dei dati di bilancio a Milano, Gerhard Dambach, AD di Gruppo Bosch in Italia, ha dichiarato che "nel Gruppo per il 2017 è attesa una crescita del 3-5%", e che "il 2017 è iniziato bene, nel primo trimestre, nonostante una prospettiva economica non favorevole: si stanno confermando i livelli di fatturato con una performance particolarmente positiva dei settori Mobility Solutions ed Energy and Building Technology".
In futuro, non saranno solo gli oggetti a essere connessi, Nel corso del 2016 Bosch Italia ha investito ulteriormente in progetti 4.0 creando centri di eccellenza nelle sedi produttive di Offanengo (manutenzione predittiva), Bari (logistica) e Udine (macchinari connessi). "Connettività, industria 4.0 e IoT a tutti i livelli sono le leve principali di crescita e di sviluppo per il futuro", ha aggiunto Dambach. Gruppo Bosch sta guidando la trasformazione digitale in corso, soprattutto nella mobilità e nella connettività IoT. Entro il 2020 tutti i nuovi dispositivi elettronici di Bosch saranno connessi. La chiave è l’intelligenza artificiale (AI). Nei prossimi cinque anni, Bosch investirà 300 milioni di euro nel proprio centro per l'intelligenza artificiale.
Infine, forte è il focus del Gruppo sulla formazione. "Non dimentichiamo che automazione spinta e intelligenza artificiale cambieranno il mondo del lavoro, alcune figure spariranno dal mercato, ne serviranno altre, con formazione specialistica", ha commentato Dambach. Nel 2016 Bosch Italia con il progetto Allenarsi per il Futuro è entrata a far parte della rosa delle 16 aziende che il Miur (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) ha voluto includere nel progetto “Campioni dell'Alternanza” per la diffusione in Italia dell’alternanza scuola-lavoro attraverso progetti di qualità.
Allenarsi per il Futuro, che ha preso il via a gennaio 2015, è dedicato all’orientamento e alla formazione professionale dei giovani e si concretizza attraverso diverse iniziative Bosch sviluppate sul territorio italiano insieme a enti, istituzioni e scuole. Nel 2016 si sono svolte oltre 300 visite presso le scuole italiane, coinvolgendo 60mila studenti e offrendo oltre mille tirocini formativi. Per il 2017 gli obiettivi sono ancora più sfidanti per diffondere sempre più l’iniziativa di orientamento e alternanza scuola e lavoro coinvolgendo 100mila studenti; una buona opportunità per rafforzare la sinergia e il rapporto tra istruzione e formazione.