Quale è stata la chiave vincente della vostra rinnovata strategia?
Stiamo vivendo un rapido cambiamento tecnologico e i costruttori di macchine cercano sempre più spesso partner di sistema, in grado di fornire loro soluzioni complete, su misura, nelle diverse tecnologie. Bosch Rexroth rappresenta questi cambiamenti nella nuova organizzazione. Riuniamo tutte le tecnologie necessarie per le applicazioni mobili e industriali e per le energie rinnovabili in segmenti di mercato indipendenti. Diamo forma al cambiamento tecnologico attraverso le innovazioni e aumentiamo il nostro valore aggiunto in Asia e America, le sole regioni che continuano a offrire le maggiori possibilità di crescita.
L'anno scorso si era detto cautamente ottimista sull'andamento del mercato nel 2012. Che risultati avete ottenuto e quali sono le sue previsioni sul 2013?
La prudenza era giustificata. Nel 2012 abbiamo avuto in diversi mercati oscillazioni molto forti verso l'alto e verso il basso. In America la produzione di macchine è notevolmente aumentata mentre in Cina, ad esempio, il mercato delle draghe è crollato del 40 %. Tuttavia, nonostante lo scenario difficile, siamo riusciti ad aumentare il fatturato 2012 dell'1,5 %, arrivando a 6,5 miliardi di euro. Nel secondo semestre gli ordini sono drasticamente diminuiti e ciò si ripercuoterà fino al 2013. Per l'anno in questione, ci aspettiamo una stagnazione, ma siamo convinti che nel 2014 continueremo a crescere.
Il mercato italiano ha contribuito alla vostra crescita? I costruttori di macchine italiani sono sempre una parte importante della vostra clientela?
In Italia siamo riusciti a far crescere il nostro fatturato in maniera superiore alla media. Dopo la Germania, l'Italia è, per Bosch Rexroth, il secondo maggior mercato in Europa e il quarto a livello mondiale. Collaboriamo con numerosi costruttori italiani di macchine in tutti i settori industriali: beni alimentari, imballaggi, automazione, macchine operatrici mobili, deformazione e macchine utensili.
Pensando invece globalmente, quali sono i principali mercati in crescita dal vostro punto di vista e come li state seguendo?
A livello regionale, l'Asia, l'America del Nord e quella del Sud offrono i maggiori potenziali di crescita a lungo termine. Da anni stiamo potenziando in tali aree le nostre capacità produttive e investiamo localmente in ricerca e sviluppo. Sulla base della nostra piattaforma mondiale di prodotti, sviluppiamo e produciamo in loco soluzioni adatte per le esigenze locali. In questo modo prendiamo piede in mercati che dall'Europa non avremmo mai raggiunto. Ciò vale particolarmente per la Cina: là il segmento di mercato medio, molto sensibile al prezzo, cresce in maniera particolarmente forte.
L'intervista integrale sarà pubblicata sul numero di giugno di Automazione Industriale
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