Un consorzio di menti eccezionali, appassionate alle intersezioni tra ricerca e innovazione. Con questa descrizione Ifab lancia la sua terza Call, per la realizzazione di progetti innovativi, nell'ambito Big Data e intelligenza artificiale. La call è partita proprio ieri, 4 settembre 2023.
La Call for Projects 2023-2024, il nuovo bando dell’International Foundation Big Data e Artificial Intelligence for Human Development – per brevità Ifab – supporta le proposte di ricerca, nell’ambito di Big Data e IA, con un finanziamento complessivo pari a 500mila euro. Punta alla realizzazione di un hub europeo di elevato livello, ma caratterizzato da aspetti di inclusività e sostenibilità.
I progetti innovativi dovranno riguardare specifiche aree tematiche, con lo sviluppo contestuale – o lo sfruttamento – dei metodi di calcolo HPC, l’analisi di Big Data o intelligenza artificiale, la realizzazione di flussi di lavoro di Cloud ed Edge Computing, e l’attuazione di programmi basati su metodi di calcolo quantistico.
Ifab, progetti innovativi per la vita di tutti i giorni
L’Ifab nasce a Bologna nel 2019, e si inserisce nel Big Data Technopole della Regione, il nuovo hub europeo di ricerca in ambito HPC. Con l’intento di connettere le tecnologie e i servizi legati al mondo del supercalcolo con i bisogni delle imprese e della società, Ifab finanzia le idee innovative. Lo fa attraverso le Call for project o grazie alle iniziative sviluppate attraverso il Centro Nazionale HPC e il Competence Centre EuroCC Italy, di cui la Fondazione fa parte.
Nel mese di luglio è stata presentata la terza Call, partita il 4 settembre 2023, con l’intento di favorire una proficua collaborazione tra l’ambito aziendale e quello della ricerca. Tra gli intenti, ci sono la valorizzazione degli aspetti scientifici sui Big Data e sull’Intelligenza Artificiale e l'aumento della consapevolezza sulle nuove tecnologie e sull’impatto che queste possono avere nella vita di tutti i giorni.
L’Istituto sosterrà così i progetti innovativi presentati dal mondo imprenditoriale (e non), provando a integrare le competenze tecnico-scientifiche con le modalità operative tipiche delle aziende. Incorporando una prospettiva responsabile e sostenibile, a tutela dell’ambiente e della società, Ifab finanzierà i progetti che riusciranno ad allineare i progressi della ricerca con le esigenze del comparto industriale e della società odierna.
Con l’obiettivo di andare oltre i “confini” della ricerca e dell’innovazione, Ifab vuole utilizzare le tecnologie per affrontare le grandi sfide sociali, soprattutto in quattro settori considerati prioritari. Si tratta di terra e clima, nuovi materiali, assistenza sanitaria e medicina, sistemi sociali complessi.
I settori prioritari di Ifab nelle quattro aree tematiche
Il primo settore è “terra e clima”. In questo ambito saranno presi in considerazioni i progetti concentrati sul cambiamento climatico e sui suoi impatti, ma anche sulle strategie di mitigazione. Saranno necessarie idee innovative in tema di energia da fonti rinnovabili e fonti alternative. Allo stesso tempo, saranno incoraggiati i progetti capaci di ridurre o rimuovere le emissioni di gas serra, nonché quelli promotori di efficienza energetica nelle industrie e nei processi produttivi.
L’area tematica dei “nuovi materiali”, invece, prevede la presentazione di programmi afferenti a metodi innovativi per lo sviluppo e la progettazione di elementi. Questi dovranno collocarsi in un ambito di sostenibilità ambientale, riuscendo a ridurre l’inquinamento. Pertanto, sono accolti i progetti per lo stoccaggio di energia, per la realizzazione di un processo di economia circolare nonché tutte quelle applicazioni biotecniche che riescano a riutilizzare i rifiuti di produzione.
Il terzo settore rientra nel perimetro operativo dell’assistenza sanitaria e della medicina. Qui entrano in gioco idee in grado di facilitare lo sviluppo di piattaforme IT e di semplificare l’assistenza medica grazie a una progettazione assistita al computer. L’obiettivo è quello di migliorare la gestione del comparto. Sono accolte anche nuove idee per metodologie di medicina personalizzata, elaborazione di dati di genomica e genetica e medicina in silico (computazionale).
Infine, si tocca l’ambito dei sistemi sociali complessi. Qui sono favoriti i progetti concentrati sullo sviluppo di digital twin, per la gestione urbana, la mobilità e il trasporto di merci e persone. Sono altresì interessanti eventuali interventi a favore della value chain e delle più importanti filiere. Si va dall'agroalimentare alla logistica/trasporto, alla manifattura, alle finanze e assicurazioni. Non si disdegna tutto ciò che ruota attorno alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, all’interno di sistemi complessi.
Budget e partecipanti della Call for Project 2023-2024
Il budget complessivo, stanziato da Ifab per la nuova Call, ammonta a 500mila euro. Il finanziamento massimo previsto a progetto non supera i 120mila euro. Considerando la promozione della ricerca collaborativa, l’Istituto supporterà economicamente le proposte che prevedano una partnership diversificata. Includerà quindi almeno un’azienda privata o un’industria, più un partner di ricerca.
Ogni progetto dovrà prevedere una durata non superiore ai 12 mesi, a far data dalla stipula dell’accordo. In casi eccezionali potranno essere concessi ulteriori sei mesi, senza però un aumento finanziario. È fondamentale che venga indicato un capofila, ma questi non potrà assumere il ruolo di Principal Investigator (PI) anche in altri gruppi proponenti, finanziati da Ifab. Potrà invece partecipare come semplice membro in altre partnership.
Alle aziende private, non membri della Fondazione, sarà rimborsato il 50% dei costi ammissibili, che però sale al 100% per gli appartenenti a Ifab, per gli enti pubblici, per gli operatori senza scopo di lucro e per le organizzazioni di ricerca riconosciute formalmente da un ente pubblico.
Bando Ifab: presentazione della domanda e valutazione
Per sottoporre a Ifab le idee innovative si potrà utilizzare la forma del proof of concept, dell’applicazione e della soluzione industriale, o dei progetti di ricerca e sviluppo. Dal giorno 4 settembre 2023 è infatti possibile presentare le proposte progettuali, esclusivamente attraverso l’apposito link reso disponibile dalla Fondazione. La scadenza per le adesione è fissata alle 16:00 del prossimo 16 ottobre 2023.
Per ogni area tematica verrà finanziata almeno una proposta, tra quelle presentate e approvate: la scelta avverrà attraverso una valutazione nel merito, con riferimento agli aspetti tecnici e scientifici. I progetti, infatti, verranno esaminati da due (o più) soggetti indipendenti (revisori) che dovranno garantire un’analisi degli aspetti accademici e industriali/aziendali.
Nella valutazione verranno presi in considerazione tre aspetti fondamentali: (1) rilevanza e innovazione, (2) implementazione e fattibilità, (3) impatto. Si analizzerà quindi il potenziale innovativo del progetto, nonché la qualità e la complementarietà dei soggetti, con riferimento anche alla partnership siglata. Si valuterà la maturità della proposta, con riferimento anche alla capacità – da parte dei soggetti – di realizzare l’idea. Infine, si terrà conto della tempistica del progetto, alla luce delle tendenze del mercato e delle esigenze sociali.