Sono ancora disponibili oltre 320 milioni di euro per gli investimenti in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali. L'annuncio è stato dato da Ministero dello Sviluppo Economico, che ha spiegato come siano così disponibili ancora il 25% delle risorse stanziate dalla "Nuova Sabatini", il provvedimento ideato per facilitare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese.
La misura Beni strumentali ("Nuova Sabatini") è infatti un'agevolazione a sostegno degli investimenti per acquistare macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali impiegati in tutti i settori produttivi.
È importante ricordare che i beni agevolabili devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. Non sono invece ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”. Gli investimenti, inoltre, devono soddisfare i requisiti di autonomia funzionale dei beni, chiamati anche ad essere effettivamente correlati all’attività produttiva svolta dall’impresa.
Nuova Sabatini: i chiarimenti del Mise
Le agevolazioni consistono nella concessione, da parte di banche e intermediari finanziari, di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.
Il Ministero ha inoltre chiarito che l’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing). Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:
- di durata non superiore a 5 anni;
- di importo compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro;
- interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.
Il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
- 2,75% per gli investimenti ordinari;
- 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”).
I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti del Piano Industria 4.0. che possono beneficiare del contributo maggiorato del 30% previsto dalla legge 232 dell’11 dicembre 2016 (Legge di Bilancio 2017), sono individuati all’interno degli allegati 6/A e 6/B alla circolare 15 febbraio 2017 n. 14.036 e s.s.mm.ii.