I principi dell’economia circolare rappresentano un’opportunità concreta per la creazione di nuovi modelli di impresa, passando dal cosiddetto approccio lineare a quello circolare, anche funzionalmente alle attuali richieste di mercato e alle nuove esigenze sociali.
Anche a livello internazionale si perseguono obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica, e l’Italia si allinea ai principi sovranazionali. Ma per perseguire tali obiettivi sono necessarie iniziative innovative prima nelle fasi produttive e poi nella commercializzazione di prodotti e servizi. Le imprese dovranno quindi modificare il proprio processo operativo, con un investimento economico.
Pertanto, con determinazione dello scorso 13 giugno, Regione Lombardia e il Sistema camerale lombardo hanno attivato una misura economica che rende possibile una simbiosi industriale e favorisce la ripresa economica, per favorire la transizione delle micro e pmi lombarde verso un modello di economia circolare.
Gli obiettivi del Bando Economia Circolare 2022
Sono favoriti i progetti che promuovano il riuso e l’utilizzo di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti o residui, derivanti dai cicli produttivi in alternativa alle materie prime vergini. Sono incoraggiati i progetti che riducono i rifiuti o che tengano conto dell’intero ciclo di vita del prodotto, secondo la metodologia Life Cycle Thinking - Eco-design.
Si punta su idee che forniscano soluzioni riguardanti la prototipazione o lo sviluppo di nuovi materiali o prodotti e/o componenti con un approccio climate e biodiversity positive.
Gli ambiti di azione della misura agevolativa rientrano in tutte le fasi del ciclo di vita, partendo dall’approvvigionamento, passando per il design, e arrivando alla produzione e alla successiva distribuzione – spingendosi poi fino al consumo e al fine vita del prodotto.
Il progetto può riguardare sia la singola impresa che la filiera, con un disegno che coinvolge più realtà ed abilita una preziosa simbiosi industriale tra i diversi attori.
I beneficiari del Bando
Possono accedere alla misura agevolativa le micro e PMI lombarde, sia singolarmente che in gruppo, con almeno 3 imprese rappresentanti la filiera.
Alle tre (o più) potranno aggiungersi anche altri soggetti che, pur non presentando i requisiti specifici richiesti dal Bando (grandi imprese, centri di ricerca, associazioni di categoria, società consortili), fanno parte del progetto. Non saranno beneficiari diretti dei contributi: dunque le loro spese non saranno ritenute ammissibili ai fini agevolativi. Saranno comunque considerate parte del piano di investimento proposto.
Per le domande presentate in forma aggregata, verrà individuato un capofila che diventa l’interlocutore unico di Unioncamere Lombardia. I soggetti aggregati dovranno condividere gli obiettivi del progetto, le tecnologie impiegate, la modalità di erogazione ed accesso ai servizi di consulenza, la creazione di servizi innovativi o di sistemi o strumenti comuni. Dovranno, cioè, portare avanti un progetto comune.
La dotazione finanziaria del Bando Economia Circolare 2022
La dotazione finanziaria ammonta a 4,035 miliardi, di cui 3 stanziati dalla Regione Lombardia e il resto da diversi Organi regionali (1,5 dalla D.G. Sviluppo Economico; 1,5 dalla D.G. Ambiente e Clima e 1,035 dalle Camere di Commercio regionali).
Il beneficio assume la forma di contributo a fondo perduto ed è assegnato in base alle spese presentate. Nel caso di aggregazione, il contributo è assegnato sempre alla singola impresa, funzionalmente agli impegni di spesa dichiarati nella domanda.
L’investimento minimo dovrà essere pari a 40mila euro. L’agevolazione è pari al 40% dei costi ammissibili e, in tutti i casi, il contributo non potrà superare i 100 o 120mila euro, a seconda che si tratti di un’impresa in forma singola o di una aggregazione.
L’agevolazione verrà erogata in ordine di punteggio e funzionalmente alle risorse disponibili per il territorio di appartenenza. Il Bando potrebbe essere riaperto se le risorse non saranno esaurite entro il termine ultimo. Allo stesso modo, la Regione e le CCIAA potrebbero decidere di integrare la dotazione finanziaria.
I progetti e le spese ammissibili
Gli interventi per ricevere l’agevolazione sono numerosi. In linea di massima il progetto esecutivo dovrà prevedere una innovazione del prodotto o del processo, in tema di utilizzo efficiente delle risorse, riduzione della produzione di rifiuti e riutilizzo di beni e materiali o riduzione del consumo di materie prime o di energia.
Le spese ammesse sono molte ma specifiche, sempre afferenti al progetto. Tra le varie, ci sono quelle per la consulenza e la collaborazione con specifici enti, o per servizi esclusivi, sempre nell’ambito energetico e tecnologico. Dovranno essere in misura non superiore al 25% del totale concesso a titolo di contributo.
Sono poi ammesse le spese per gli investimenti in attrezzature tecnologiche (tramite acquisto o leasing). Ci sono anche quelle per i programmi informatici, per le certificazioni tecniche e per la registrazione Reach, per i servizi di ingegnerizzazione software/hardware, per materiali e forniture strumentali. Le spese per il personale sono ammesse solo qualora questo sia dedicato al progetto, e fino al 10% sul totale.
La tempistica per accedere al Bando Economia Circolare
Le domande di partecipazione vanno trasmesse esclusivamente on-line, sul sito apposito. Lo sportello è stato aperto il 20 giugno 2022 e resterà operativo fino alle ore 16.00 del 19 settembre 2022.
Per la concessione dei contributi, verrà effettuata una valutazione tecnica che verifica la completezza dei contenuti, la regolarità formale e sostanziale della documentazione e la sussistenza dei requisiti, con una graduatoria finale.
Entro il 20 dicembre 2022 si concluderà l’istruttoria e verrà pubblicato il provvedimento di concessione; entro il 20 dicembre 2023 il progetto dovrà essere realizzato.
Sul sito di Unioncamere sarà possibile conoscere i dettagli del Bando. Riprendiamo qui il video con le istruzioni per la presentazione delle domande.