Nella nuova generazione di macchinari 'P2lean', Salvagnini, produttore mondiale di piegatrici, semplifica la progettazione di macchinari per la piegatura della lamiera grazie alle soluzioni di azionamento firmate Kollmorgen in grado di ottenere un risparmio di spazio, energia e costi per il partner-cliente e quindi per l’end-user.
Il processo di lavorazione nella piegatrice per lamiera inizia con un operatore che deposita i pannelli di lamiera sul piano di lavoro orizzontale. Gli assi di posizionamento garantiscono l’allineamento automatico del pezzo sull’unità di piegatura al di sotto del cosiddetto 'pressino'. Quest’ultimo serra la lamiera, mentre l’unità di piegatura effettua rapidamente, con la bordatrice oscillante, il numero di piegature desiderato verso l’alto o verso il basso. La posizione di riferimento precisa è quindi decisiva per la qualità della produzione successiva, poiché viene determinata una volta sola durante la lavorazione del pezzo. Per l’azionamento delle unità di posizionamento integrate, Salvagnini utilizza i servoregolatori decentralizzati della serie AKD-N di Kollmorgen, grazie ai quali risulta più semplice montare i regolatori direttamente in sede, nelle immediate vicinanze dei motori. L’architettura decentralizzata con servoamplificatori AKD-N di Kollmorgen permette di raggiungere una maggiore efficienza in quanto a ingombri, installazione, produttività, risparmio energetico e di costi.
Finora, in una struttura centralizzata con azionamenti per armadio elettrico, i cavi schermati tra il motore e il regolatore e il cavo per il sistema di retroazione erano spesso posati su una distanza che può arrivare fino a 10 m. Moltiplicati per il numero di assi del macchinario specificato si sarebbe arrivati così a una lunghezza complessiva di 140 m. Con l’attuale soluzione, costituita da un modulo di alimentazione centralizzato AKD-C nell’armadio elettrico e sette servoregolatori decentralizzati in due gruppi con tre e quattro assi, sono necessari solo 40 m. Nel complesso l’utilizzo dei servoregolatori decentralizzati AKD-N, in combinazione con i sistemi di azionamento a cavo singolo (necessari per l’alimentazione dei motori), determina, nella sola fase di installazione, un risparmio di 140 m che corrisponde a circa il 71%.
Per quanto riguarda l'installazione e il montaggio, utilizzando un minor numero di connettori si risparmia ulteriore tempo in fase di collegamento e di posa, il che determina una riduzione delle spese pari al 30%. Si è ottenuta anche una riduzione dei costi per l’hardware che varia dal 3,5% sui macchinari più piccoli di Salvagnini fino al 10% negli impianti con prestazioni più elevate e un maggior numero di assi. La regolazione precisa degli assi di azionamento di Kollmorgen aumenta inoltre la qualità della produzione, perché le forze di formatura richieste possono essere richiamate con maggior rapidità e ripetibilità.
L’impianto idraulico centralizzato, costituito da una pompa principale e un motore asincrono di adeguata potenza, è stato sostituito da tre attuatori altamente efficienti, azionati dai servomotori AKM di Kollmorgen e regolati dai servoamplificatori della serie S700 in grado di erogare la forza solo quando il processo lo richiede. Ne risulta un aumento dell’efficienza energetica, perché l’impianto controlla unicamente i processi di formatura già attivi, senza dover mantenere operativo un intero sistema.
Poiché le perdite termiche dei regolatori non si diffondono in una struttura chiusa, si ottiene una riduzione delle spese per la climatizzazione dell’armadio elettrico. Ne consegue una configurazione più piccola e quindi più conveniente del sistema di climatizzazione e una maggiore efficienza energetica in seguito al consumo ridotto dell’armadio elettrico. Per l’applicazione di Salvagnini Kollmorgen ha calcolato un risparmio del 30%.