Opportunità per confrontarsi, crescere e realizzarsi nella scienza e nelle sue applicazioni, per capire e risolvere problemi. Le propone Fast (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche) per avvicinare i giovani e giovanissimi alle scienze e alla tecnica con progetti, attività, sfide, premi, soggiorni all’estero e soprattutto incontri ed esperienze che motivano, arricchiscono e permettono di selezionare eccellenze.
Perché siano pronti per il lavoro proprio come il settore produttivo chiede da tempo, se ogni anno le imprese cercano 20mila diplomati provenienti dagli Istituti Tecnici Superiori, ma ne trovano, come relaziona Confindustria, solo 5mila.
Fast lo fa dal 1897 (sì, XIX secolo). È un’istituzione indipendente nata a Milano, senza fini di lucro, che opera a livello nazionale ed internazionale per avvicinare i giovani alla scienza e alla ricerca, offrire servizi qualificati alle imprese, favorire la partecipazione ai programmi europei, progettare e realizzare iniziative di formazione avanzata e aggiornamento professionale, approfondire le conoscenze nei campi della politica della ricerca e dello sviluppo tecnologico, promuovere il dibattito culturale, l’informazione e la divulgazione scientifica.
Valorizzare i giovani: lo suggerisce anche il PNRR
La Federazione agisce come portale e come agenzia di valorizzazione dei giovani anche nella spinta verso il mondo del lavoro. E, in collaborazione con enti, università e aziende, realizza occasioni di crescita e sostegno del sapere e della formazione scientifici e tecnici.
Tutte le iniziative vanno nella stessa direzione delle linee guida del Recovery Fund, che indicano tra i primi driver proprio la formazione (e l’occupazione) giovanile e del PNRR che ha destinato 1,5 miliardi in 5 anni agli Istituti Tecnici Superiori come leva per creare occupazione e rispondere al fabbisogno delle imprese.
Secondo un monitoraggio Indire 2020, peraltro, l’80% dei diplomati Its ha trovato lavoro a un anno dal diploma. Gli Its sono scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post-diploma che coprono il segmento di formazione terziaria non universitaria che risponde alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche per promuovere i processi di innovazione.
I giovani sono uno degli obiettivi privilegiati dalla Federazione: intende avvicinarli alla scienza e alla ricerca, individuare e incoraggiare i talentuosi con attività specifiche, promuovere le carriere scientifiche e la parità di genere in tale ambito, offrire opportunità di confronto con scienziate, scienziati, ricercatrici e ricercatori italiani e internazionali.
Come partecipare alle iniziative per avvicinare i giovani alle scienze
Su incarico della Direzione generale Ricerca della Commissione europea, organizza “I giovani e le scienze” dal 1989 ed è stata scelta in Italia con il compito di selezionare i migliori talenti italiani da inviare a Eucys (European Union Contest for Young Scientist), finale del concorso europeo dei giovani scienziati.
Fast inoltre sceglie o accredita le giovani e i giovani più meritevoli per rappresentare l’Italia nei più prestigiosi eventi internazionali degli studenti eccellenti e, a partire dal 2008, “I giovani e le scienze” è inserito nel programma di individuazione e valorizzazione delle eccellenze “Io merito” del MIUR nell’ambito scientifico e tecnologico.
Come partecipare? Attualmente è aperta la candidatura per la 33ma edizione (entro il 31 gennaio 2022). I giovani interessati che frequentano le scuole secondarie di secondo grado possono candidarsi presentando studi e progetti originali e innovativi in qualsiasi campo della scienza, della ricerca, della tecnologia e delle loro applicazioni.
L’iniziativa è riservata agli studenti italiani (singoli o in gruppo di non più di 3) con più di 14 anni al 1° settembre e meno di 21 anni al 30 settembre 2022, che frequentano le scuole secondarie di secondo grado.
“Fast può segnalare alle giovani brillanti menti occasioni per confrontarsi con i coetanei - introduce il presidente della Federazione, Roberto Buccianti - ma l’obiettivo è riuscire a valorizzare gli studenti anche a livello internazionale, aprire i loro orizzonti, spingerli a costruirsi il futuro”.
Ecco alcune delle iniziative che mette in campo, o cui aderisce, e che promuove. C’è ancora tempo fino al 30 settembre 2021 per proporre la foto da immortalare sul calendario 2022 di Fast e Cei Group con il concorso sulla transizione energetica (efficienza, mobilità sostenibile, valorizzazione del patrimonio edilizio, recupero del territorio, sistema di accumulo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, ecc..).
"L’energia fa parte della nostra vita", spiega ancora Buccianti. "Il rispetto per l’ambiente passa anche attraverso le nostre scelte di utilizzo di questa preziosa risorsa. Si possono catturare con una fotografia energie alternative, sostenibilità, riqualificazione del territorio, risparmio. L’iniziativa vuole dare voce, anzi immagine, alle nuove generazioni, giovani dai 14 ai 25 anni, che possono esprimere tutta la loro inventiva in scatti che raccontino l’attenzione all’ambiente focalizzato sul mondo dell’energia".
I primi tre classificati vincono rispettivamente 350, 250, 150 euro, e le 13 foto più interessanti formano il calendario 2022 di CEI Group.
A settembre c’è anche la Gara di programmazione della macchina di Turing, con l’edizione nazionale che si tiene nei giorni 13 e 14. Si rivolge agli studenti delle scuole superiori di secondo grado nati tra il 13 settembre 2002 e il 13 settembre 2007.
"Lo scopo è stimolare l’interesse dei giovani verso l’attività professionale e tecnologica a vantaggio dello studio e del lavoro”, commenta Rosaria Gandolfi, responsabile del progetto in Fast. È la scuola che deve presentare domanda via mail all’indirizzo tic@fast.mi.it.
I candidati ricevono le credenziali per compilare la Registration Form online. Possono competere gli studenti in squadre da 2, supervisionati da un tutor. I riconoscimenti prevedono: per le prime tre coppie l’attestato di merito e premi in denaro rispettivamente di 500, 300 e 200 euro; per i membri dei primi cinque gruppi la possibilità di immatricolarsi gratuitamente a qualsiasi facoltà dell’Università di Pisa; per i primi due team (con un limite di uno per istituto) l’iscrizione automatica all’edizione internazionale e per i cinque gruppi seguenti in classifica la possibilità di partecipare fuori concorso allo stesso evento.
"La gara internazionale del 15-17 settembre è il primo appuntamento organizzato in Italia sul pensiero computazionale basato sulla simulazione della Macchina di Turing", spiegano in Fast, "è cofinanziata dal Ministero dell’Istruzione con la partecipazione del Dipartimento di informatica dell’Università di Pisa e dell’Istituto Giua di Cagliari. L’obiettivo è formare ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni dei cinque continenti che vogliono comprendere come le persone possano trasferire i problemi intuitivi al mondo dei computer e ottenere le istruzioni con cui una macchina può risolverli”.
È previsto un programma formativo tramite video e risposte on line riservato solo a quanti si registrano in coppia e con un supervisore. La manifestazione on-line prevede per mercoledì 15 settembre la simulazione della competizione; giovedì 16 si svolge la gara; il 17 c’è la conferenza scientifica e la premiazione con riconoscimenti di 4mila euro alla prima coppia, 2mila alla seconda e mille alla terza.
"Come Paese, formiamo il 20% dei laureati, mentre nel mondo, le nazioni nostre competitor raggiungono il 50, 60%", conclude Alberto Pieri, segretario generale Fast. "Se guardiamo ai dati sui diplomi, siamo al 50-60% mentre gli altri Paesi arrivano al 100%. Non solo abbiamo meno laureati, ma quelli in discipline tecniche sono veramente pochi, sempre contrariamente a quanto avviene all’estero. Per questo insistiamo sugli apprendimenti Steam.
Il concorso "I giovani e le scienze" è un fattore di forte motivazione: di quelli che aderiscono, almeno la metà cambia orientamento universitario decidendo di occuparsi di ingegneria, agraria ecc. Se poi guardiamo coloro che arrivano in finale, la maggior parte sceglie ingegneria. Grazie ai contatti avuti durante le nostre iniziative, c’è chi è andato a Chicago o Pechino a insegnare, uno lavora al laboratorio combustibili Nasa a Cupertino, un altro in una compagnia aeronautica in Germania, una ragazza di Udine al Weizmann Institute of Science in Israele. Questo dimostra che la strada è quella giusta, e che c’è ancora molto da fare, fare, fare"