Paolo Angelucci, presidente di Assinform, presentando il 44° Rapporto Assinform sull'Informatica, le Telecomunicazioni e i Contenuti Multimediali, ha commentato: "Anche in Italia l'economia digitale presenta aspetti di notevole potenzialità e vivacità con trend allineati o superiori a quelli globali, tuttavia, a fronte di un +62% nella vendita di smart phone e di un +22% nell'Internet of things, in Italia l'arretratezza della Pubblica Amministrazione, l'oggettiva difficoltà delle imprese e la mancanza di una strategia sistemica per lo sviluppo dell´innovazione frenano la possibile ripresa e pesano sul ritardo che Paese sta accumulando con le principali economie".
Insomma, smart phone e social network ci danno solo l'illusione di
vivere nell'era del digitale: la realtà italiana è infatti ben lontana
da quella europea in quanto a capacità di cogliere le opportunità di
crescita di un'economia basata sull'Information Technology.
Proprio il Rapporto offre dati sui quali riflettere: gli investimenti in tecnologie digitali sono diminuiti per le grandi aziende dell'1,7%, per le medie del 2,1% e per le piccole del 3%, mentre la percentuale di fatturato attraverso l'e-Commerce si è attestata al 6% a fronte di una media europea del 15%; le abitazioni con accesso a banda larga si fermano al 55% mentre la media UE27 è del 73%; gli individui che non hanno mai usato Internet rappresentano il 37% della popolazione, quelli che acquistano on line si fermano al 15% a fronte di medie europee rispettivamente del 22% e 35%, per l'utilizzo dell'e-banking siamo al 21% e per le interazioni on line con la Pubblica Amministrazione al 19%, mentre le medie Ue viaggiano sul 40% e 44% rispettivamente.
"I tanti ritardi e digital divide italiani", ha concluso Angelucci, "indicano chiaramente che per attivare il circolo virtuoso della crescita non ci si può affidare a provvedimenti spot, ma occorre un impegno a tutto campo puntando su Agenda Digitale, Economia Digitale e Politica Industriale per il settore IT. La realizzazione dell'Agenda digitale va posta al centro del progetto di sviluppo del Paese al fine di creare le condizioni per la modernizzazione della Pa e delle sue transazioni con i cittadini e con le imprese. Avviare il processo di digitalizzazione è assolutamente urgente, ma per questo occorre rafforzare la governance attraverso l'assunzione diretta di responsabilità nelle mani della Presidenza del Consiglio e l'istituzione di un efficace coordinamento con le Regioni".
Per lo sviluppo dell´economia digitale, Assinform ritiene prioritarie due misure: istituzione del 'Bonus Cloud'