Processi e prototipi nati per applicazioni tecniche e meccaniche possono trovare spazio nel settore artistico e aiutare chi si occupa di conservazione del patrimonio culturale nei processi di integrazione e replica di statue e rilievi. Questa è l'idea alla base dell'Unità Dimostrativa dal Progetto all'Oggetto: l'alta tecnologia nelle opere d'arte, allestita a MecSpe Tecnologie per l'innovazione, la fiera in programma a Parma dal 21 al 23 marzo, a cura del team di Unocad, fornitore di tecnologia informatica per la progettazione e la produzione meccanica.
“La nostra idea è di partire da una modella, trarne un modello 3D a tutto tondo e ricavarne dati matematici da processare per implementare le lavorazioni successive", spiega Ivano Ambrosini, titolare di Unocad. Per la scansione del prototipo, trattandosi di un modello articolato, il team di Unocad procederà inizialmente con una 'lettura dell'oggetto' tramite un 3D scanner ottico 'a frange di luce'.
Grazie a questa innovativa tecnologia che sfrutta una serie di frange di luce intermittente proiettate sulla figura umana, si otterrà una rilevazione dei dati più dettagliata e precisa. Le scansioni effettuate saranno poi elaborate mediante un software di modellazione virtuale che, utilizzando gli scatti fotografici realizzati da diverse angolazioni, andrà a completare le parti del modello che lo scanner non è riuscito a rilevare.
Si procederà poi con la costruzione del coerente modello matematico 3D che verrà trasferito agli altri partner coinvolti per l'impostazione delle lavorazioni successive (fabbricazione additiva oppure con robot di fresatura).
Quello del restauro è uno dei settori nei quali attrezzature tipicamente utilizzate in ambito meccanico possono trovare spazio; accanto ad esso figura, ad esempio, anche l'ambito medicale.