Le auto del futuro non solo saranno connesse, ma saranno parte integrante del modello Cloud Computing, come è stato affermato all'ultimo Automotive Summit a Stuttgart da parte della società di varie società. Secondo queste gli smartphone saranno l’elemento centrale non solo per collegamento wireless ma anche come piattaforme applicative, e alcuni elementi di queste applicazioni, fruibili tramite unità di visualizzazione, unità di controllo e interfacce audio installate sulle auto, potranno risiedere “in the Cloud”. Questa idea futuristica ha già un’esemplificazione pratica: nella nuova Audi A8 il sistema di navigazione gestisce in modo intelligente le mappe memorizzate nell’hard disk del veicolo, con immagini scaricate da Google Earth. Secondo gli ingegneri vi sarà una varietà di differenti possibili condivisioni software tra l’auto e una piattaforma remota, tipicamente rappresentabile da uno smartphone in quanto in grado di accedere, wireless, a risorse esterne. Altro fronte sul quale ci si sta impegnando è quello della strumentazione virtuale, con un pannello “context-sensitive” che può essere variamente impostato per fornire indicazioni tra le più varie, oltre a quelle che siamo usualmente abituati ad avere in un’autovettura.