Importanti novità a Palazzo Piacentini: un addio, o un arrivederci - chi lo sa - al MiSE, il Ministero dello Sviluppo Economico istituito nel 2006, con il Governo Prodi II, al posto del precedente Ministero delle Attività Produttive.
Il nuovo dicastero di Palazzo Piacentini assumerà la denominazione di Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Dunque, si torna ufficialmente e formalmente a puntare i riflettori sul prodotto nazionale, evidenziando l’importanza delle imprese, collocate ora in primo piano.
È Adolfo Urso il nuovo Ministro, che sostituisce Giancarlo Giorgetti: torna dopo anni in un luogo a lui già noto. Dal 2001 al 2006, e dal 2009 al 2010, aveva infatti ricoperto la carica di vice Ministro delle Attività Produttive, con delega al Commercio Estero.
Si era occupato principalmente di internazionalizzazione delle imprese, supportando l’emanazione di una delle prime e più importanti norme in materia, la Legge 2005/56 “Misure per l’internazionalizzazione delle imprese”, famosa per aver istituito gli sportelli unici all’estero, con una maggior tutela del Made in Italy e una più efficace promozione del prodotto nazionale.
Il futuro prossimo del nuovo dicastero
Il nuovo Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha illustrato le proprie linee guida, che punteranno sulla difesa e sullo sviluppo delle filiere produttive italiane, sul sostegno agli investimenti tecnologici e sulla promozione delle eccellenze italiane nel mondo.
Nelle prossime settimane, quindi, ci sarà una riorganizzazione generale ma, da un punto di vista sostanziale, non cambierà ciò che già è in fieri: tutte le misure in essere e i Bandi attualmente emanati proseguiranno come già stabilito.
Gli sportelli operativi e quelli in apertura non subiranno modifiche e gli incentivi alle imprese saranno garantiti, in attesa delle prossime scelte governative e delle nuove agevolazioni in arrivo.