Industry 4.0, Big Data, Internet delle Cose, sono temi importanti per Rockwell Automation, che si sta impegnando per rendere disponibili ai propri clienti prodotti sempre più evoluti.
L’Industry 4.0, per la realizzazione della smart factory del futuro, per una maggiore adattabilità, efficienza delle risorse e massima integrazione con clienti e partner è tra gli obiettivi di Rockwell Automation. Questo è quanto è emerso dall’incontro, a Parma, con Hedwig Maes, CEO e responsabile delle attività in Europa, Middle East e Africa, Urs Marti, responsabile Sud EMEA e Fabrizio Scovenna, country director di Rockwell Automation. «Sin da ora i clienti vogliono impianti produttivi sempre più evoluti, in un’ottica di Industry 4.0», ha detto Maes. «Stiamo iniziando a realizzare la “connected enterprise”, per soddisfare le aziende che vogliono gestire meglio l’intera supply chain, in modo più efficiente e meno costoso. Oggi i sistemi di business e l’impianto manifatturiero sono sempre più correlati, l’automazione della macchina, la linea produttiva, l’automazione dell’intero impianto sono sempre più connessi. Nella “connected enterprise” sono sempre più coinvolte grandi quantità di dati, i cosiddetti Big Data: un elemento importante da gestire. Erp e sicurezza sono fondamentali, ma si devono analizzare al meglio i Big Data, per usare in modo efficace tali informazioni e trasformarle in decisioni vincenti. Si deve comprendere come i Big Data possano essere tradotti in elementi per controllare meglio le macchine, la linea produttiva, la produttività, prevedere l’evoluzione della produzione e quindi gestire meglio l’impresa. Nel mondo della “connected enterprise” i sistemi Erp, i sistemi di automazione e la gestione della sicurezza, sia delle macchine che delle informazioni, possono convergere in modo vincente». Un altro tema affrontato nell’incontro è stato l’Internet of Things (IoT), per cui anche Rockwell Automation sta dimostrando interesse. «Nello scorso novembre abbiamo partecipato alla conferenza sull’Internet of Things organizzata da Cisco, di cui siamo partner», ha spiegato Maes. «Crediamo in questa tematica, su cui vogliamo investire sempre più in futuro. La popolazione nel mondo sta crescendo, aumenteranno i bisogni in termini di energia, cibo, bevande e altri prodotti; di conseguenza, un mondo in cui le cose sono connesse può essere strategico per il settore manifatturiero. Sui componenti utili a valorizzare l’IoT, a livello di progettazione e ingegneria, abbiamo già un’idea». Oggi esistono già prodotti, come gli enterprise scanner, focalizzati sullo IoT. «Abbiamo applicazioni sotware strategiche per energy management, controllo avanzato, manutenzione, per aiutare le aziende ad analizzare la loro situazione in modo più efficiente, connettendo tutte le cose insieme in un network di sicurezza; l’Internet of Things porterà più efficienza», ha aggiunto Maes. «L’Internet of Things può essere un componente individuale o funzionare con altri componenti. Può essere abbinata ai concetti di mobility, wireless, sicurezza e aiutare ad analizzare le informazioni in tempo reale sui consumi di ogni tipo a vantaggio dei produttori e dei costruttori di macchine». Nell’ambito dell’attuale offerta di soluzioni per la Factory Automation l’azienda sta puntando su una innovativa combinazione di prodotti e servizi, per consentire agli utenti di ottenere sempre più vantaggi. «Abbiamo prodotti di qualità», ha detto Marti. «Molti di essi sono in evoluzione dal punto di vista della produttività, dell’integrazione, per essere utili in diverse situazioni, anche nei mercati emergenti. L’extended enterprise è un modello forte, che nella robotica, nella meccatronica si sta diffondendo. Nell’Industry 4.0 il cliente deve essere rapido, rispondere alle dinamiche del mercato. Il software di cui disponiamo oggi va in direzione dei Big Data. Ci saranno ulteriori evoluzioni che nel tempo saranno sempre più importanti. Tool già disponibili ora possono aiutare i produttori a sviluppare tecnologie di rilievo per il manufacturing». In Italia Rockwell Automation ha oltre 200 dipendenti. «Sul territorio italiano il mercato più dinamico è quello degli OEM, i costruttori di macchine; packaging e converting vanno piuttosto bene e tengono le loro posizioni di leadership mondiali», ha spiegato Scovenna. «il nostro obiettivo è quello di dare loro soluzioni efficaci, ma semplici per competere nell’arena globale. L’Industry 4.0 è e sarà un argomento da affrontare con proposte che rispondano sempre meglio alle crescenti aspettative ed esigenze dei nostri clienti».