L’approvazione da parte del Mise delle norme sui Competence center è alle porte. La Viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova ha indicato il mese di aprile.
“Il nostro obiettivo è promuovere e facilitare il trasferimento tecnologico, l’innovazione e la creazione di competenze traendo il massimo vantaggio dalla cospicua mole di risorse, 30 milioni di euro (20 per il 2017 e 10 per il 2018) a disposizione dal Piano Nazionale Industria 4.0. La piena attuazione della norma sui Competence Center richiede l’approvazione di un Decreto del MiSE di concerto con il Mef. Abbiamo già inviato il testo al Mef e ritengo che per il mese di aprile si potrà dare attuazione alla misura, che sicuramente rappresenta un’importante opportunità per il sistema della ricerca”.
Bellanova lo ha affermato intervenendo al Politecnico di Bari alla presentazione del progetto ONE STOP SHOP per il potenziamento e la capacity building degli Uffici di Trasferimento Tecnologico (UTT) delle Università Italiane e degli enti pubblici di ricerca, cofinanziato dal Mise.
“Sviluppare e valorizzare capitale umano è uno dei principali fattori di crescita e di sviluppo del Paese”, ha proseguito la Viceministro, che ha poi visitato i laboratori coinvolti nel progetto, “perché il lavoro, e in particolar modo quello legato all’industria, pur riducendosi nella quantità assoluta rimane un pilastro fondamentale della nostra economia e più in generale delle economie moderne che guardano in modo competitivo al futuro. Questo significa, e per me assume particolare valore simbolico affermarlo in un luogo di eccellenza della Puglia e del Mezzogiorno, che gli investimenti formativi in attività a maggior valore aggiunto rappresentano una priorità imprescindibile."
L’Università di Bari, con i suoi oltre 50 corsi di laurea attrae circa 50.000 studenti non solo pugliesi, rappresenta uno dei fiori all’occhiello del Meridione.
"In questo momento," ha concluso Bellanova, "c’è un importante confronto al nostro interno sulle misure di incentivazione. Io ritengo che possano dare una concreta mano allo sviluppo delle imprese ma che debbano essere rivolte prioritariamente al sostegno delle idee e della conoscenza, che rappresentano la linfa vitale della nostra crescita economica, sociale e culturale per i prossimi anni. Un tema su cui il Governo non farà mancare interlocuzione e supporto”.