Le nuove tecnologie rappresentano il cuore dell'evoluzione del manufacturing, dando impulso all'innovazione di processo e di prodotto. Operando in mercati avanzati e competitivi, le imprese Anie investono mediamente ogni anno il 4% del fatturato totale in R&S, un dato superiore alla media nazionale.
Tuttavia, ha ricordato Pietro Palella, vice presidente Federazione Anie per la Ricerca e l'Innovazione (nella foto) nel corso dell'XI Giornata della Ricerca di Anie, “la ricerca e l'innovazione non sono nell'agenda del sistema Italia perché si lavora sempre sull'emergenza, al contrario di quanto accade in Germania, Francia e nei Paesi nordici, dove la ricerca ha garantito dei vantaggi competitivi sul lungo periodo. La crisi europea ha tagliato tre milioni di posti di lavoro e ridotto del 10% i volumi produttivi. Dalla crisi si esce di conseguenza con un rilancio del manifatturiero. La Commissione europea ha perciò posto come obiettivo per il 2020 di ottenere il 20% del proprio fatturato dal settore manifatturiero”.
Secondo Confindustria, però, nel caso specifico del nostro Paese, è necessario e possibile fare di più. L'associazione degli imprenditori italiani ha infatti recentemente presentato un documento che anticipa di due anni l'obiettivo europeo del 20% del Pil proveniente dal manifatturiero, nel 2018 anziché nel 2020 (oggi è al 16%). Fra le priorità per ridare slancio alla crescita, vengono individuate il credito d'imposta automatico sugli investimenti in R&S e l'adozione di misure favorevoli agli investimenti in beni strumentali.
Tuttavia, ha ricordato Pietro Palella, vice presidente Federazione Anie per la Ricerca e l'Innovazione (nella foto) nel corso dell'XI Giornata della Ricerca di Anie, “la ricerca e l'innovazione non sono nell'agenda del sistema Italia perché si lavora sempre sull'emergenza, al contrario di quanto accade in Germania, Francia e nei Paesi nordici, dove la ricerca ha garantito dei vantaggi competitivi sul lungo periodo. La crisi europea ha tagliato tre milioni di posti di lavoro e ridotto del 10% i volumi produttivi. Dalla crisi si esce di conseguenza con un rilancio del manifatturiero. La Commissione europea ha perciò posto come obiettivo per il 2020 di ottenere il 20% del proprio fatturato dal settore manifatturiero”.
Secondo Confindustria, però, nel caso specifico del nostro Paese, è necessario e possibile fare di più. L'associazione degli imprenditori italiani ha infatti recentemente presentato un documento che anticipa di due anni l'obiettivo europeo del 20% del Pil proveniente dal manifatturiero, nel 2018 anziché nel 2020 (oggi è al 16%). Fra le priorità per ridare slancio alla crescita, vengono individuate il credito d'imposta automatico sugli investimenti in R&S e l'adozione di misure favorevoli agli investimenti in beni strumentali.
Le tecnologie protagoniste
La gamma di tecnologie interessate dall'evoluzione della fabbrica intelligente è sempre più ampia e trasversale e si caratterizza per un elevato grado di integrazione con lo spazio esterno. Basti pensare alle tecnologie di generazione diffusa, a quelle per il risparmio energetico, alla ridefinizione in ottica smart delle tecnologie per l'edificio. Un ruolo centrale nell'evoluzione della fabbrica intelligente, poi, è da sempre ricoperto dalle tecnologie per l'automazione.
Non vanno infine dimenticati il cloud computing, l'Internet of things e il telecontrollo. “L'obiettivo ultimo”, ha sottolineato Giambattista Gruosso del Politecnico di Milano, “è demandare al sistema le scelte grazie all'intelligenza embedded”.
La giornata della ricerca Anie si è articolata con la presentazione di case history aziendali per lo sviluppo della fabbrica intelligente. L'intervento di Fiamm si è concentrato sull'energy storage. Elmann si è orientata su una nuova idea di sistema d'impresa con la nascita di un'azienda focalizzata su R&D, Fcs System.
Micron Italia ha illustrato due progetti di Manifacturing R&D per ridurre i costi e rendere più efficiente la produzione nell'industria dei semiconduttori. Nidec-Asi ha invece studiato soluzioni per lo smart grid. Rockwell Automation ha affrontato la questione del miglioramento delle prestazioni produttive tramite l'analisi di Kpi rilevati direttamente dai sistemi di campo. Sew-Eurodrive ha proposto il suo sistema innovativo per l'alimentazione e la comunicazione nei sistemi Agv (Automatic Guided Vehicles). Infine Siemens ha illustrato la sua filosofia Opp (Optimzed Packaging Plant) per il settore del packaging.
Non vanno infine dimenticati il cloud computing, l'Internet of things e il telecontrollo. “L'obiettivo ultimo”, ha sottolineato Giambattista Gruosso del Politecnico di Milano, “è demandare al sistema le scelte grazie all'intelligenza embedded”.
La giornata della ricerca Anie si è articolata con la presentazione di case history aziendali per lo sviluppo della fabbrica intelligente. L'intervento di Fiamm si è concentrato sull'energy storage. Elmann si è orientata su una nuova idea di sistema d'impresa con la nascita di un'azienda focalizzata su R&D, Fcs System.
Micron Italia ha illustrato due progetti di Manifacturing R&D per ridurre i costi e rendere più efficiente la produzione nell'industria dei semiconduttori. Nidec-Asi ha invece studiato soluzioni per lo smart grid. Rockwell Automation ha affrontato la questione del miglioramento delle prestazioni produttive tramite l'analisi di Kpi rilevati direttamente dai sistemi di campo. Sew-Eurodrive ha proposto il suo sistema innovativo per l'alimentazione e la comunicazione nei sistemi Agv (Automatic Guided Vehicles). Infine Siemens ha illustrato la sua filosofia Opp (Optimzed Packaging Plant) per il settore del packaging.