Si è riunita a Roma la cabina di regia nazionale di Industria 4.0. Presenti i ministri Calenda, Padoan, Fedeli e Poletti.
All’ordine del giorno i risultati delle misure adottate per il 2017 e le linee guida per il 2018.
Il ministro per lo Sviluppo Economico, Calenda, ha evidenziato i risultati positivi a oggi raggiunti.
Infatti, nel primo semestre del 2017 si è registrato un incremento degli ordinativi sul mercato interno di beni strumentali pari al 9%, con picchi del +11,6% per macchinari.
Comincia la fase Impresa 4.0
Ora, a un anno dal lancio del piano nazionale, comincia la seconda fase denominata Impresa 4.0: dalla manifattura, il discorso si allarga ai servizi, alle competenze e al lavoro.
Nel 2018 verranno rifinanziate le principali misure previste nel primo anno, rivedendo le aliquote e i perimetri degli incentivi, compatibilmente con le risorse di finanza pubblica disponibili.
Concretamente, con la nuova legge di Bilancio verranno così prorogati per tutto il 2018 sia il superammortamento al 140% relativo ai beni strumentali ordinari che l’iperammortamento al 250% sui prodotti legati ai processi digitali.
Credito d’imposta per la formazione 4.0
Inoltre, Calenda ha parlato di misure nel 2018 specificamente studiate per la formazione 4.0.
Infatti, il capitolo Lavoro 4.0 istituisce un credito d’imposta (pari al 50%, con un tetto di 10 milioni di euro) rivolto alle aziende che aumenteranno gli investimenti in formazione.
Su questo versante il governo stanzierà 3-400 milioni in tre anni, portando a 1,5-1,8 miliardi il valore del pacchetto Impresa 4.0.
Il bonus si applicherà alle spese relative ai costi del personale che ha sostenuto corsi di formazione su almeno una tecnologia di Industria 4.0 in campi come vendita e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione.