Uno studio spiega che negli Stati Uniti, per esempio, lo sviluppo dell’Internet delle Cose potrebbe garantire un contributo alla crescita del Pil pari a due punti percentuali entro il 2030. Rosse anche le previsioni per Regno Unito e Francia, mentre in Italia pesano ancora i ritardi negli investimenti. A che punto siamo in Italia? nel nostro Paese sono otto milioni gli oggetti interconnessi tramite una scheda Sim, in crescita del 33% rispetto al 2013, per un giro d’affari di 1,15 miliardi di euro, +28% rispetto ad un anno prima. Una cifra alla quale vanno aggiunti altri 400 milioni di euro relativi a oggetti connessi mediante Wi-Fi, Bluetooth o altri tipi di collegamenti. Il 38% degli oggetti connessi in Italia è rappresentato dalle SmartCar (il 55% se si considerano solo gli oggetti interconnessi tramite scheda Sim). Importante anche la quota rappresentata da SmartHome o da oggetti per uso domestico (allarmi, videosorveglianza, impianti per il controllo energetico o per il riscaldamento), pari al 23% degli oggetti Iot totali.