All'inizio del mese di agosto è stato ufficialmente inaugurato il primo sistema italiano per la produzione di energia elettrica dal moto ondoso: il prototipo, ormeggiato a 800m dalla costa di Pantelleria, è il frutto del lavoro decennale sviluppato da Politecnico di Torino con il supporto di Enea e Iamc-Cnr e finanziato da Regione Piemonte e Regione Sicilia. Il progetto Wave for energy nasce dalla consapevolezza dell’enorme potenziale energetico del moto ondoso come fonte di energia rinnovabile, grazie alla continuità e alla distribuzione del mare sul globo. La potenza disponibile, normalmente riferita all’unità di lunghezza del fronte d’onda, varia dai 25 kW/m nell’Europa del sud (Isole Canarie), fino a 75 kW/m delle coste irlandesi e scozzesi. Anche nel Mar Mediterraneo la potenza disponibile è significativa ed è compresa tra 4 e 11 kW/m. Estraendo soltanto il 5% del potenziale tecnico di risorsa disponibile per l’Europa (320 GW), l’energia da moto ondoso potrebbe fornire elettricità a 12 milioni di case. La tecnologia è denominata ISWEC (Inertial Sea Wave Energy Converter), e dopo il primo concept sviluppato nel 2006, ne è seguita la validazione sperimentale su un sistema in scala 1:8, condotta nella vasca navale dell’Insean, per poi arrivare, nel febbraio del 2012, alla sua release finale in full scale. La centrale di energia è composta da un gruppo giroscopico alloggiato all’interno di un galleggiante ormeggiato sul fondale marino. L’interazione tra le onde del mare, lo scafo e il sistema giroscopico all’interno permette la generazione di energia elettrica da immettere in rete. Rispetto ad altri sistemi in fase di sviluppo in Europa, ISWEC si distingue per l’assenza di organi in moto relativo in acqua in quanto tutto il gruppo di conversione è alloggiato in un ambiente stagno all’interno del corpo galleggiante, per un impatto ambientale estremamente ridotto in quanto non richiede per il suo funzionamento vincoli fissi sul fondale, ma solo di un ormeggio. Il sistema ha un ingombro di 8x15m in pianta e un’altezza di 4,5m, un pescaggio di 3,2m, con emersione dalla superficie del mare per 1,3m. In una prima fase di esercizio, il sistema non sarà connesso alla rete elettrica dell’isola, ma dissiperà su un array di resistenze; successivamente si provvederà alla posa del cavidotto e alla connessione alla rete di distribuzione. Il sistema ISWEC consentirà di produrre energia elettrica a un costo più competitivo rispetto a quello necessario per produrre elettricità sull’isola di Pantelleria. Questa tecnologia si presenta quindi come un valido complemento al mix energetico delle isole minori che non sono connesse direttamente alla rete elettrica continentale.