La scorsa settimana si è tenuto a Roma Cybertech Europe 2024, evento europeo dedicato alla cybersecurity che per due giorni ha trasformato la “Capitale del mondo” in Capitale della cybersecurity.
Cybertech Europe è, allo stesso tempo, una conferenza, che riunisce leader di pensiero, sia della sfera istituzionale che del mondo delle imprese, innovatori e appassionati di cybersecurity provenienti dall'Europa e dal mondo e una mostra, che consente ai visitatori di conoscere l’avanguardia delle soluzioni dedicate alla sicurezza informatica.
Tra i temi più caldi, l’AI per la cybersecurity, la sicurezza nel cloud, nelle infrastrutture critiche e nell’OT, ma anche la cybersecurity per uno sviluppo sostenibile e la cyber resilienza sempre più cruciale per supply chain e istituzioni pubbliche. L’evento, realizzato quest’anno in collaborazione con Leonardo si è anche rivelato punto di riferimento per fare networking e creare connessioni significative, per acquisire conoscenze e per un confronto globale sulle cyber minacce che stanno colpendo l’intera collettività.
L’Italia tra i Paesi più colpiti dai cyberattacchi
Il nostro Paese sta affrontando un numero elevato e crescente di attacchi informatici, come sottolineato dal direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) Bruno Frattasi intervenuto a Cybertech 2024. Tuttavia, si stanno evidenziando anche progressi sul fronte della cyber resilienza.
Lo scorso settembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dpcm per la ripartizione dei fondi necessari per l’attuazione della Strategia nazionale di cybersicurezza 2024-26. Nel triennio di riferimento, il provvedimento assegna circa 347 milioni di euro alle Amministrazioni individuate dal Piano di implementazione.
Assieme ai fondi del Pnrr e alle risorse proprie delle Amministrazioni sono il principale strumento per l’attuazione della Strategia nazionale di cybersicurezza 2022 – 2026 e l’innalzamento della resilienza cibernetica del nostro Paese.
L’AI per una cybersecurity che passa dalla difesa all’attacco
L’intelligenza artificiale è stata al centro dell’agenda di Cybertech Europe. Alessandro Fontana di Trend Micro Italia, nel suo intervento durante la sessione plenaria ha sottolineato quanto l’AI rappresenti il futuro e una grande opportunità per tutte le persone, ma è necessario proteggerla in maniera adeguata.
Trend Micro è in prima linea in questo settore e lavora già da anni per sviluppare tecnologie in grado di mettere al sicuro l’intelligenza artificiale, utilizzando l’intelligenza artificiale stessa.
Marco Lucchina di Cynet ha, invece, tratteggiato come l’Intelligenza artificiale ha cambiato le minacce stesse, indicando che la sfida per il futuro prossimo della cybersecurity sta nel coniugare le tecnologie esistenti con quelle di intelligenza artificiale. Gli attaccanti sono già stati in grado di farlo.
In questo scenario occorre superare il classico paradigma della cybersecurity come difesa e capire le potenzialità dell’AI. L'intelligenza artificiale già oggi è in grado di creare capacità di detection molto più avanzate, abilitando quel cambio paradigma per la cybersecurity improntato sull’attacco alle minacce di cybercrime.