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Wilson.ai, la GenAI irrompe anche nel manifatturiero

L’industria si trova da sempre ad affrontare le nuove sfide portate dall’evoluzione tecnologica e, oggi, dopo l’onda della digitalizzazione ancora in corso, è il momento dell’intelligenza artificiale e della GenAI, l’intelligenza artificiale generativa.

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Nicoletta Buora

Con la sua rapida curva di sviluppo e di adozione su larga scala, la GenAI sta già rivoluzionando il mondo dell’Intelligenza Artificiale e con i suoi modelli di elaborazione delle informazioni così avanzati sta accelerando il processo di trasformazione dei dati di macchine e impianti in azioni - come promesso dall’industria 4.0 - superando numerose complessità.

Il mondo dei machine builder, i costruttori di macchine e quello delle aziende produttive utilizzatrici dei macchinari industriali necessitano di essere guidati verso i nuovi modelli di business, l’uno e verso l’implementazione di produzioni sempre più efficienti e sostenibili, l’altro.

È questo l’obiettivo di 40Factory, scale up piacentina all'avanguardia nel campo delle soluzioni industriali AI-IIoT che, con le sue innovative proposte quali MAT, la soluzione Industrial IoT white label e Wilson.ai, l'assistente virtuale basato su Generative AI, intende affiancare il mondo manifatturiero in questa nuova trasformazione. Fabio Vesperini, Head of Data Science, ci ha accompagnati nel mondo di 40Factory.

Le nuove sfide dell’industria secondo 40Factory

Con l'avvento dell'industria 4.0, le aziende hanno acquisito la capacità di raccogliere dati dalle proprie macchine. Trasformare questa mole di dati in azioni concrete per ottimizzare l'efficienza e mantenere la competitività costituisce una sfida aggiuntiva da affrontare.

Nel 2018 Camillo Ghelfi, attuale CEO, fonda 40Factory sviluppando una piattaforma IIoT con l’idea di aiutare i player del machinery ad affrontare una fase di cambiamento radicale nel loro business, dovendo affiancare alla tradizionale vendita e costruzione di macchine nuovi approcci e modelli di business.

Nell’arco di questi anni, grazie ad investimenti strategici e una rapidissima crescita del fatturato, l’azienda è cresciuta notevolmente e oggi, 40Factory conta una ventina di addetti, tutti giovanissimi. È presente su tutto il territorio italiano con più di 40 agenti e in Europa, con una sede commerciale in Germania e opera con molte realtà in differenti settori del machinery, dal Food&Beverage, alle macchine utensili, al tessile.

Dalla piattaforma IIoT MAT alla GenAI di Wilson.ai

Fabio Vesperini

40Factory è cresciuta insieme e attorno alla sua piattaforma di IIoT MAT, Machine Analytics Tool, che consente di acquisire in tempo reale i dati di produzione di macchine o di interi impianti industriali per ottenere, a partire da questi dati, un’analisi dettagliata di diversi aspetti che riguardano la produttività, il rendimento e i consumi, in modo da poter prendere decisioni per ottimizzare e massimizzare efficienza, produttività e sostenibilità dei sistemi di produzione.

“MAT è un sistema modulare e nasce come piattaforma white label offrendo la massima flessibilità di configurazione e personalizzazione”, ci spiega Fabio Vesperini. “Al monitoraggio in tempo reale dei dati, si possono aggiungere moduli per il monitoraggio di particolari componenti o per la modellizzazione di determinati processi produttivi che richiedono algoritmi di machine learning e data analysis dedicati, il tutto in base alle esigenze del cliente”.

La piattaforma è indirizzata ai costruttori di macchinari e impianti industriali, i quali possono anche usufruire di una serie di servizi aggiuntivi abilitati da questa tecnologia, inerenti, per esempio, al service, all’assistenza tecnica e fino alla formula “pay per use”, vale a dire l’utilizzo di impianti con contratti sulla base delle prestazioni, anziché sulla vendita dell’asset fisico corredato da relativo contatto di service.

“MAT continua a crescere insieme al nostro parco clienti, una community che contribuisce con le proprie richieste ad arricchire la piattaforma di nuove funzionalità, grazie alle esperienze dal campo, provenienti anche da contesti differenti”, continua Vesperini. “La più recente evoluzione di MAT è, però, l’integrazione della GenAI, con Wilson.ai”.

Cos’è è e cosa fa Wilson.ai

Wilson.ai è un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale generativa che continua ad evolversi, arricchendosi di nuove  funzionalità. “Wilson.ai nasce per fare assistenza tecnica, con l’obiettivo di sgravare il lavoro dei tecnici, soprattutto per interventi frequenti e ripetitivi”, ci dice Vesperini.

“I costruttori di macchinari e impianti producono molta documentazione a corredo delle loro macchine, come manualistica, guide e schemi, spesso di difficile consultazione, soprattutto quando l’intervento richiesto avviene in particolari contesti produttivi. Ecco che strumenti come Wilson.ai, basati su Large Language Model (LLM), una tecnologia AI avanzata incentrata sulla comprensione e analisi del testo, stanno cambiando radicalmente il modo di intervenire sugli impianti industriali, assistendo e sgravando i tecnici nelle loro attività manutentive.

Ma non solo. Wilson come tutti gli strumenti intelligenti continua ad apprendere e ad arricchirsi di conoscenze e competenze, imparando anche a risolvere problemi frequenti che si manifestano, per esempio, durante la messa in servizio dei macchinari o legati a determinanti guasti. In questo modo, queste competenze non rimangono solo appannaggio della conoscenza personale dei tecnici, ma è un po’ come se venissero digitalizzate, consolidando e accrescendo il know-how aziendale e mantenendolo all’interno dell’azienda.

Wilson.ai è facilmente fruibile da chiunque, comunicando in linguaggio naturale e in più lingue. I machine builder, spesso, installano i propri macchinari in giro per il mondo. Si pensi di poter risolvere problemi tecnici, semplicemente rivolgendosi a un assistente virtuale. Wilson.ai, grazie alla facilità di interazione, può essere utilizzato anche dall’utente della macchina.

Oltre l’assistenza tecnica con Wison.ai

Oltre all’ambito dell’assistenza tecnica, Wilson.ai può essere utilizzato anche in altri contesti. Per esempio, può assistere chiunque abbia la necessità di interrogare documenti di varia natura come contratti e procedure aziendali.

Tra le nuove funzionalità, troviamo l'estrazione automatica e la classificazione delle immagini, il text-to-speech & speech-to-text e l'integrazione in MAT, che consente un flusso di informazioni sempre aggiornato. Grazie alla potenza della GenAI, Wilson.ai è in grado di interrogare MAT e ottenere informazioni di valore.

In questo modo, Wilson.ai, oltre ad avere la capacità di fare analisi dei dati e correlazioni sulla base dei dati osservati, si trasforma in una sorta di utente esperto di MAT, in grado di rispondere alle richieste poste in linguaggio naturale, offrendo risposte sia in linguaggio naturale sia mostrando dashboard, tabelle e grafici, accelerando così l’utilizzo di MAT e rendendo contestualmente più fruibili le informazioni.

Dati sicuri all’interno delle aziende

La sicurezza e la proprietà dei dati forniti ai modelli di intelligenza artificiale generativa sono tematiche sulle quali c’è molta attenzione da parte delle imprese. Anche per 40Factory la sicurezza digitale dei dati ha la massima priorità. L’architettura delle sue soluzioni è progettata su tecnologie e infrastrutture intrinsecamente sicure, assicurando la totale separazione dei dati delle macchine e dei clienti, con un sistema di controllo degli accessi certificato e tracciabile.

40Factory, oltre a gestire e stoccare le informazioni e i documenti utilizzati per formare Wilson.ai allo stato dell’arte dei sistemi di sicurezza a livello cloud, offre anche la possibilità di mantenere la proprietà e lo stoccaggio dei dati in casa dei clienti.

“Attualmente stiamo utilizzato i modelli di Open AI disponibili in Azure”, spiega Vesperini. “Circa due anni fa siano stati selezionati da Open AI per avere accesso alle Api di questi modelli per sviluppare soluzioni di GenAI e uno dei requisiti importanti è che i dati che verranno scambiati e utilizzati per generare le risposte di soluzioni come Wilson.ai non saranno utilizzati per addestrare i modelli generici”.

Gli esperti di 40Factory stanno lavorando anche allo sviluppo di modelli di GenAI ad uso locale, vale a dire che possono lavorare con risorse computazionali più ridotte – senza avere la necessità di ricorrere al cloud - pur mantenendo le stesse capacità cognitive.

Questi modelli possono dunque essere utilizzati su server e pc locali in ottica di edge computing, arginando il perimetro del dato che rimane di proprietà, anche dal punto di vista fisico, dell’azienda cliente. L’evoluzione degli LLM sta andando proprio in questa direzione.

Wilson.ai in azione, due casi applicativi

MFL Group è un’azienda che produce macchinari per la realizzazione di cavi e funi. In una realtà come questa il processo produttivo è molto determinante anche perché i macchinari vengono sviluppati ad hoc per ogni tipo di produzione. In questo caso è molto utile avere a disposizione una raccolta del know-how aziendale per attingere a informazioni quando si presentano problemi, in particolare in quei casi di interventi ricorrenti che possono così essere risolti da un assistente virtuale come Wilson.ai, snellendo di molto il carico di lavoro del service.

Un’altra azienda che sta sperimentando wilson.ai internamente è Fincantieri, eccellenza italiana di uno dei più importanti complessi cantieristici a livello mondiale, che dà lavoro a circa 19.000 dipendenti, conta 20 stabilimenti in 4 continenti, ha relazioni commerciali con i maggiori operatori crocieristici, la Marina Militare e persino la Us Navy. La collaborazione partita lo scorso dicembre 2023 sta già portando grandi risultati.

Siamo solo all’inizio della nuova era della Generative AI.

Wilson.ai, la GenAI irrompe anche nel manifatturiero - Ultima modifica: 2024-07-30T16:30:24+02:00 da Nicoletta Buora