Tra le persone e l’innovazione esiste un rapporto complesso. Posto di fronte al cambiamento, l’essere umano reagisce in modo ambivalente. Da un lato emerge il timore di esserne sovrastato e di perdere il controllo. Dall’altro è spinto dalla curiosità oltre che dalla consapevolezza di dover accettare l’ineluttabilità del processo evolutivo.
Facendo leva sulla propria sfera cognitiva fatta di ragione e creatività, le persone si rivelano l’elemento chiave del processo di innovazione. Una volta superato l’iniziale smarrimento, accettato il cambiamento, sono infatti in grado di padroneggiare la tecnologia e tutto ciò che essa porta con sé, fino a rendere il tutto funzionale all’espressione del massimo valore.
A fronte delle grandi mutazioni che vive oggi il mondo industriale e dell’IT in generale, è naturale chiedersi in quale stadio si trovi l’essere umano. Soprattutto alla luce dell'attuale scenario di digitalizzazione. Spesso la digital transformation si presenta come un processo frammentato, non guidato da un master plan che ne esprima appieno il valore e che attribuisca alle persone il ruolo fondamentale che gli spetta di diritto. Questo ruolo è quello di grande regista, o meglio, di deus ex machina di questo processo evolutivo.
La fabbrica digitale: un mondo iperconnesso
Fino ad ora il trend è stato quello di mettere a disposizione sul mercato soluzioni per risolvere problemi puntuali con interventi localizzati. Ciò, tuttavia, non è in linea con la visione del modello olistico che sta alla base della fabbrica digitale. Ovvero l’ecosistema dell’iperconnettività che coinvolge tecnologie, persone e processi.
Guardando l’attuale realtà, possiamo parlare di una digital transformation compiuta? La risposta è no.
Con un’offerta completa di soluzioni e servizi digitali in ottica end-to-end, ampliata anche grazie all’acquisizione di EFA Automazione, il Gruppo Relatech è il player che può accompagnare le realtà imprenditoriali nel loro percorso verso un vero modello di digitalizzazione compiuta. Un modello orientato alla convergenza reale tra IT e OT fondata sull’interconnessione dei processi aziendali.
Per avere successo, l’iperconnettività deve infatti poter contare su un insieme perfettamente integrato, fatto di tecnologie, persone, competenze e processi. Solo così è possibile intraprendere quel cammino di innovazione che coinvolge l’impresa e il suo intero ecosistema.
Le persone al centro della digital transformation
Da una parte l’automazione e l’intelligenza artificiale contribuiscono alla digitalizzazione dei flussi di lavoro, ottimizzandoli e riducendo compiti manuali ripetitivi. Liberano così l’essere umano da attività a scarso valore aggiunto.
Dall’altra, la tendenza ad andare verso una società di servizi sempre più personalizzata nei rapporti azienda-cliente attribuisce alle persone un ruolo centrale nella catena del valore. Relatech crede fermamente che l'essere umano debba ricoprire il fondamentale ruolo di guida in questa nuova realtà basata sulla convergenza di fabbriche, dispositivi e tecnologie.
Ed è questo il vero cambiamento che serve alla persona. Quello di diventare protagonista di quella disruptive innovation, alla base della quale ci sono nuovi comportamenti e interazioni che rivoluzionano logiche non più attuali. Solo allora e con questa nuova persona al centro di tutto, la trasformazione digitale potrà dirsi compiuta.