Archiviato un 2022 da incorniciare, Cim4.0 è ora pronto a intensificare il supporto alla transizione digitale e green delle pmi. È partita ufficialmente la fase 2 del competence center piemontese, grazie alla presentazione del piano strategico 2023-2025.
Il bilancio d’esercizio dell'anno scorso ha visto più che triplicato il valore dei servizi alle imprese e incrementato del 30% il valore della produzione complessiva. Di fatto un ottimo trampolino di lancio per il nuovo piano di crescita.
Presentati i nuovi servizi
La prima novità del piano 2023-2025 riguarda l’immediata apertura di uno sportello dedicato alle aziende che intendono avvicinarsi al 4.0 in base alla loro specificità di business attuale o futuro, al proprio settore o filiera produttiva e alla relativa dimensione o struttura organizzativa. Si tratta di un’operazione concreta che punta a ridurre sensibilmente i tempi di comprensione e analisi dei fabbisogni delle imprese, singole o in partnership, e di avvio delle proposte progettuali che fanno leva sui vantaggi offerti dalle tecnologie additive e digitali.
Inoltre è stata presentata una Carta dei Servizi completa e a misura di pmi. Piccole e medie imprese e startup potranno usufruire di una “corsia privilegiata”, anche dal punto di vista economico, aderendo ai servizi del centro di competenza con sede a Torino: upskilling e reskilling del capitale umano, supporto al trasferimento tecnologico, test before invest.
La parola a Enrico Pisino, ceo di Cim 4.0
"Oggi i competence center sono i principali soggetti attuatori del Mimit e direttamente coinvolti nel mettere a terra i piani definiti per la missione 4 del Pnrr", ha dichiarato Enrico Pisino, ceo di Cim4.0. "Piani che dovranno rispondere in modo coerente ai reali fabbisogni delle imprese, accompagnandole verso un’innovazione a trazione digitale e green".
"Occorre pertanto garantire un’offerta di servizi di qualità, personalizzabile e funzionale ad accrescere il loro tasso tecnologico e al tempo stesso promuovere un sostegno tempestivo alla domanda che alleggerisca alle imprese, soprattutto pmi, il peso degli investimenti”, ha concluso Pisino.