Nei prossimi 10 anni il tasso di crescita medio dei ricavi nel metaverso sarà superiore al 40%. Lo pensa oltre il 40% delle aziende italiane. Tuttavia, sarà necessaria una regolamentazione più organica per far sì che possano coglierne appieno le opportunità.
È quanto emerge dal report “Web 3.0: Metaverso e NFT”, realizzato da EY, in collaborazione con il Centro di Ricerca in Strategic Change di Luiss Guido Carli. Il report è stato presentato oggi nel corso dell’evento “Web 3.0 opportunità e sfide di un contesto in rapida evoluzione”.
Metaverso e NFT: la normativa vigente va adeguata
“Gli innumerevoli ambiti di applicazione di Metaverso e NFT fanno sorgere la necessità di implementare nel prossimo futuro una corposa disciplina giuridica, per fornire certezza a tutte le situazioni giuridiche che si manifesteranno nei mondi virtuali", ha osservato Stefania Radoccia, Managing Partner dello studio legale e tributario di EY.
"Necessità evidenziata dal 64% dei manager intervistati che ritengono che i governi debbano fare di più relativamente alla regolamentazione del metaverso e che è dimostrata anche dalla cautela negli investimenti da parte dei ceo intervistati. Soltanto il 6% prevede di investire più del 50% del budget a loro disposizione per sperimentazioni nel metaverso”.
Un'impresa su tre è pronta a sperimentare e investire
Dalla survey emerge che circa il 30% delle aziende italiane ed estere ha già avviato o intende investire nella sperimentazione e adozione delle principali tecnologie emergenti, tra cui il metaverso. Il 25% intende farlo nel breve periodo.
In particolare, come sottolineato da Paolo Boccardelli, Direttore del Centro di Ricerca in Strategic Change “Franco Fontana” presso la Luiss University: “Per garantire una corretta esecuzione di una strategia del metaverso è necessario investire nello sviluppo di nuove competenze trasversali; in particolare nell’ambito Technology (blockchain, pagamenti elettronici, cybersecurity), Tax & Legal (legal, risk, compliance) e People & Business (Business Model Building)”.
Verso nuovi modelli di business con il Web 3.0
Dall’indagine è inoltre emerso il notevole potenziale del Web 3.0 nel modellare i futuri business model delle imprese. Questi nascono dalla creazione e la vendita di asset digitali e da collezione, case ed edifici digitali ed esperienze virtuali.
I principali ambiti di applicazione sui quali si intende investire sono la customer experience, che consiste nel garantire esperienze multisensoriali attraverso la creazione di luoghi virtuali completamente immersivi; la formazione 4.0 intesa come apprendimento e sviluppo delle competenze nel Metaverso; il metaverse marketing per aumentare la visibilità e rafforzare l’immagine del brand; e il new way of working, ovvero abilitare un nuovo modo di lavorare attraverso l’organizzazione di incontri virtuali nel Metaverso per una maggiore inclusività.
Non mancano però le critiche, perplessità e dubbi sul Web 3.0: la presenza di ingenti costi di investimento affiancati ad un’eventuale incertezza dei relativi ricavi; la poca chiarezza circa le reali potenzialità e opportunità associate; la necessità di investire nello sviluppo di nuove competenze e l’assenza di una normativa adeguata.
NFT, il campione si divide in due
Secondo il 48% del campione, gli NFT offrono un’importante opportunità di crescita dei ricavi. In particolare, sono stati individuati tre principali ambiti di applicazione: diritti d’autore, collezionismo e marketing. Al contrario, il 38% degli intervistati ritiene gli NFT un mercato troppo volatile e pertanto uno scarso valore aggiunto. Infine, il 14% dei top manager intervistati evidenzia che la scarsa conoscenza degli NFT li rende non appetibili per effettuare investimenti.
Giuseppe Perrone, EMEIA Blockchain leader di EY, ha aggiunto: “Abbiamo registrato una forte tendenza a investire in soluzioni basate su Metaverso e NFT. Il valore di mercato mondiale è di circa 400 miliardi di dollari, per cui lo sviluppo di skill e know how in tale ambito potrebbe risultare decisivo per la crescita nel breve-medio termine.
"Nello specifico, il 60% dei rispondenti intende investire nel metaverso per aumentare i propri profitti, sviluppare nuovi prodotti e raccogliere nuovi dati a supporto del miglioramento dell’attuale customer experience.”
L'impatto del metaverso sul mondo del lavoro
Infine, le nuove tecnologie e le loro applicazioni potranno avere impatti innegabili anche sul mondo del lavoro. Tra gli aspetti principali da approfondire si trova il concetto di luogo di lavoro con il superamento dei tradizionali vincoli di tempo, luogo e spazio;poi la formazione dei lavoratori; infine le possibili ricadute sulla normativa in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Le questioni derivanti dall’utilizzo di una nuova tecnologia necessitano di un approccio interdisciplinare. La sfida sarà di interpretare in chiave evolutiva le disposizioni già esistenti e creare regole generali. Introdurre norme calibrate su singole fattispecie rischiano di essere rapidamente superate dal progresso tecnologico.