Quando si parla di auto, materiali e componenti, i millennial sono green. Otto su dieci si aspettano infatti una maggiore trasparenza fin dalla produzione. Lo conferma lo studio Automotive Ecosystem Vision Study di Zebra Technologies.
Per i millenial trasparenza significa forte necessità di conoscere l'origine e il livello di sostenibilità dei materiali e dei componenti automobilistici. Ma anche richiesta di ricevere una visibilità end-to-end durante tutto il processo di produzione.
Un'esigenza, quella dei millennial, a cui le case automobilistiche sono pronte a rispondere. Infatti, nel corso del 2023, sette su dieci prevedono di aumentare la spesa tecnologica e sei su dieci quella per le infrastrutture di produzione.
Per i millennial l'auto del futuro è personalizzata
Un’altra tendenza emersa è la crescente attenzione da parte dei clienti per la personalizzazione, ovvero la possibilità di realizzare un veicolo secondo i propri gusti. Quasi quattro consumatori su cinque che affermano come le opzioni di personalizzazione influiscano sulla loro decisione di acquisto.
Anche otto fleet manager su dieci condividono le stesse esigenze di sostenibilità e personalizzazione. Tuttavia, sette su dieci ammettono che è difficile tenere il passo con le crescenti richieste di personalizzazione.
Di conseguenza, tre quarti delle case automobilistiche affermano che la priorità assoluta è la realizzazione di partnership strategiche con aziende tecnologiche per le loro prossime produzioni.
In automento la richiesta di veicoli elettrici
I risultati dello studio evidenziano anche una maggiore propensione verso l'acquisto di veicoli elettrici (EV) nel futuro. Oltre la metà dei consumatori che preferisce soluzioni hybrid-electric (HEV).
Tuttavia, l'aumento della domanda di veicoli elettrici comporta delle sfide. Il 68% dei decision maker in ambito automobilistico afferma di essere sottoposto a forti pressioni per la produzione di veicoli di nuova generazione (cioè elettrici); il 75% di essi, inoltre, è preoccupato dalla forte spinta per la fornitura di prodotti più ecologici, sostenibili e rispettosi dell'ambiente.
"La pressione per soddisfare le normative e le richieste di sostenibilità, unita a quella di produrre di più e più velocemente e alla necessità di fornire visibilità in tempo reale lungo tutta la supply chain è scoraggiante", ha dichiarato Stephan Pottel, Automotive Industry Lead di Zebra. "Nonostante ciò, con i giusti investimenti strategici in tecnologia, l'industria automobilistica è in grado di indirizzare – e persino superare – queste aspettative, oltre a rispondere meglio ai propri clienti".
Le sfide della catena di approvvigionamento
Ad oggi solo circa un terzo dei decision maker del settore nei prossimi cinque anni darà priorità alla connessione in tempo reale di sistemi di dati per consentire una visione olistica delle operazioni e aumentare la visibilità sulla produzione e sull'intera catena di approvvigionamento.
Circa un terzo dei produttori di componenti originali (Oem) ha dichiarato che i robot mobile autonomi (AMR), l'Rfid, i computer palmari rugged, gli scanner e la machine vision industriale saranno in grado di migliorare la gestione della supply chain; mentre circa un terzo dei fornitori indica le stampanti mobile di etichette con codici a barre/termici, i computer indossabili e la tecnologia di localizzazione.
Nel complesso, sette decision maker del settore automobilistico su dieci concordano sul fatto che la trasformazione digitale è una priorità strategica per la loro organizzazione. Nei prossimi cinque anni, prevedono di espandere l'utilizzo della tecnologia a tutti i settori, con il 47% che si focalizzerà sulla produzione additiva/stampa 3D e il 45% sulle soluzioni di pianificazione della supply chain.